Nel settore degli appalti pubblici, il gruppo di Salvatore Buzzi “ha avuto la capacità di inquinare durevolmente e pesantemente, con metodi corruttivi diffusi, le scelte politiche e l’azione della pubblica amministrazione : ciò dimostra la pericolosità dell’associazione nel suo complesso ed anche quella dei singoli partecipi i quali, dotati di diversificate qualità professionali, le hanno fatte consapevolmente convergere verso la realizzazione dei loro propositi criminali”. È quanto sottolineano nelle 3200 pagine di motivazioni della sentenza i giudici della decima sezione penale riguardo al processo cosiddetto ‘Mafia Capitale’.