Sabato a Palazzo Venezia, via Benedetto Croce 19, ore 18.00, Yanis Varoufakis, cofondatore del movimento europeo DiEM25, sarà con Luigi de Magistris, presidente del movimento demA, Benoit Hamon, già candidato alle presidenziali francesi, e forze progressiste da Germania, Polonia, Danimarca, Grecia e Portogallo per costruire la prima lista transnazionale per le elezioni europee. “Per la prima volta si lavorerà a costruire una vera lista transnazionale, che presenterà un’unica lista di candidati con un unico programma in tutto il continente alle elezioni europee del 2019” sostiene Yanis Varoufakis. “Liberare l’Europa dalle politiche liberiste ed oligarchiche è un obiettivo politico necessario per garantire i diritti e soddisfare i bisogni del popolo europeo. – specifica Luigi de Magistris – Per un’Europa della giustizia sociale, della solidarietà e dell’uguaglianza”. “In tutta Europa i principali beneficiari delle scellerate politiche dell’establishment e della spettacolare incapacità della sinistra di articolare un programma politico credibile sono le forze nazionaliste o xenofobe. C’è urgenza di un nuovo progetto politico europeo e nazionale, serio e dirompente. I risultati delle elezioni italiane chiamano un nuovo inizio. Occorre una strategia coordinata a livello europeo, nazionale e municipale, che sia capace di affrontare le grandi crisi del nostro tempo: dal cambiamento climatico alle migrazioni, dall’evasione fiscale delle multinazionali al ricatto del debito, dall’emergenza del lavoro alla povertà crescente. Senza dimenticare l’urgenza di una profonda democratizzazione dell’Unione Europea”, si legge in una nota . “Dopo i risultati elettorali è chiara la necessità di una nuova forza progressista, aperta e anti-sistema capace di offrire un’alternativa credibile in Italia e in Europa”, aggiunge Lorenzo Marsili, co-fondatore italiano di DiEM25. Nessuna risposta a questi problemi può arrivare dall’attuale establishment europeo e nazionale. Né potrà arrivare dai nuovi populismi e nazionalismi che dilagano in tutto il continente e che sono il risultato diretto delle politiche nefaste di questi anni. Il 10 marzo si parte per aprire un terzo spazio e costruire una nuova alternativa politica.