Voglia di un Napoli nuovo, che dia più spazio a chi è in panchina per cambiare marcia. E’ questo l’orientamento dei tifosi che non mollano nonostante lo stop in casa col Sassuolo e sono pronti a rilanciare domenica contro il Chievo, riempiendo il San Paolo. La prevendita veleggia e si prevedono oltre 40.000 spettatori per la sfida contro i veronesi, per un San Paolo che non vuole cedere di fronte al nuovo allungo della Juventus, schizzata a +4 sugli azzurri. A preoccupare i tifosi è soprattutto l’attacco spuntato degli azzurri: la macchina del gol si è inceppata e nelle ultime tre partite (due pari e una vittoria) sono arrivati solo due gol, quello di Albiol al Genoa e l’autogol di Rogerio contro il Sassuolo. A secco da un po’ il “tridente dei piccoli”, Insigne-Mertens-Callejon, la pressione è alta su Arek Milik che nel finale della gara contro gli emiliani ha dimostrato di essere tornato pericolosissimo nell’area avversaria. La sua traversa in rovesciata poteva far sognare i tifosi che ora lo vogliono vedere di più in campo. Due le strade per fare spazio al polacco: rinunciare a Mertens prima punta o cambiare modulo, passando al 4-2-3-1. Due soluzioni che Sarri difficilmente adotterà a inizio gara, a meno che non pensi che serva una scossa profonda al suo Napoli. In particolare, il cambio di modulo potrebbe essere favorito dal giudice sportivo che ha fatto scattare la qualifica per Jorginho che era diffidato ed è stato ammonito a Sassuolo. Sarri potrebbe puntare a un Napoli super offensivo, con Allan e Hamsik a centrocampo, oppure affidare le chiavi della linea mediana a Diawara che quest’anno è stato molto poco considerato dal tecnico azzurro che gli ha concesso solo spezzoni finali di gara in campionato. Domenica sarà out per squalifica anche Raul Albiol, che Sarri sostituirà con Chiriches, sperando che Koulibaly ritrovi la concentrazione dopo la difficile serata di Sassuolo. Ma più che l’ombra del Chievo, sul San Paolo incombe l’ipotesi di una vendita, viste le difficoltà finanziare del Comune di Napoli: “Sono contrario a una cessione dello stadio San Paolo – ha commentato oggi il sindaco de Magistris a Canale 9 – ma se arrivasse un’offerta valida la prenderemmo in considerazione e probabilmente farei un referendum consultivo in città: se la maggioranza dei napoletani dovesse essere favorevole alla cessione ad un prezzo dignitoso potrei anche pensarci. Personalmente credo che lo stadio vada riqualificato e ristrutturato così come già stiamo facendo e che una struttura come il San Paolo non valga meno di 50 milioni di euro. Se dovesse venire De Laurentiis o qualcun altro con una cifra congrua non la riterremmo una follia, non è certo il Maschio Angioino o Castel dell’Ovo per i quali direi certamente di no”.