Matteo Renzi non é tipo da recitare ruoli secondari. Sarà perché ha fatto il premier o perchè il suo Pd ha raggiunto, in una congiuntura politica particolarmente felice, il 40% dei consensi, ma oggi l’ex sindaco di Firenze non vuole più sostenere un governo, come quello di Giuseppe Conte, che non ha anima e respiro e che non sembra tagliato per il raggiungimento di traguardi importanti, né sul piano delle riforme né su quello di un rilancio dell’azione di governo. Le minacce che Italia Viva ha pronunciato all’indirizzo del governo non appaiono solo un tentativo di alzare il tiro per ottenere maggiori spazi. Hanno piuttosto tutta l’aria di essere una manovra per smarcarsi fuori tempo massimo dalle responsabilità di una coalizione di governo che non ha mai volato alto e che registra al proprio interno contraddizioni insanabili. Del resto, la convivenza di Renzi con il M5S era ed é qualcosa di innaturale. Certo, la formazione politica Italia Viva é data tra il 3 e il 4%, ma siamo sicuri che una sua permanenza in questo governo non la indebolirebbe ulteriormente?