Cose di Sicilia

Arrivano i ‘drug screen salivari’ per la Polizia Municipale di Palermo. Il Corpo della Polizia Municipale di via Dogali sara’ cosi’ il primo in Sicilia a dotarsi dei lettori cromatografici, in grado di rilevare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti. Il lotto prevede tre lettori portatili, seicento drug screen salivari, forniti in diversi scaglioni, e sessanta kit di custodia per la raccolta del materiale analizzato. Gli agenti dotati di lettori, avranno cosi’ la possibilita’ di compiere in strada in pochi minuti dei test salivari, grazie al dispositivo portatile che e’ dotato di software per la gestione integrata dei dati, lettura cromatografica a fluorescenza e lettura QR code. Inoltre, sara’ possibile gestire l’elaborazione dei dati, utilizzando connettivita’ wifi, bluetooth, usb per pc portatili e la stampa delle certificazioni mediante la stampante portatile da cintura. I “drug screen salivari” saranno dati in dotazione alla sezione di Infortunistica stradale ed al servizio di polizia stradale per i controlli previsti in casi di guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti.

Chiesto il giudizio immediato per il “Comitato d’Affari” di Alcamo, in grado di influenzare la politica e la finanza comunale. La richiesta, firmata dai sostituti della Procura di Trapani Marco Verzera e Rossana Penna, e’ stata depositata nella cancelleria del Gip, dopo aver interrogato il principale indagato dell’operazione “Dirty Affairs”: Pasquale Perricone, di 61 anni, imprenditore edile e vicesindaco nella passata amministrazione di Alcamo. L’uomo e’ considerato un “dominus assoluto” della vita politica ed economica di Alcamo ed in totale l’inchiesta riguarda sette persone, tra cui la compagna Marianna Cottone reclusa nel carcere Petrusa di Agrigento, che e’ stata ascoltata stamane dai pm. Al centro delle contestazioni l’organizzazione di corsi di formazione fantasma e la realizzazione del porto di Castellammare del Golfo. L’accusa e’ di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, reati contro la pubblica amministrazione, corruzione e bancarotta fraudolenta. Perricone durante l’interrogatorio (svolto al carcere San Giuliano di Trapani) ha ammesso di aver organizzato dei falsi corsi di formazione “alterando le firme dei registri” ed ha “escluso” una sua gestione occulta di due cooperative impegnate nei lavori del porto di Castellammare del Golfo. Nell’indagine erano emersi i nomi di altre 32 persone la cui posizione e’ stata stralciata e secretata.

“Mi candido a fare il sindaco di Palermo”. Così il leader del Movimento de I Coraggiosi Fabrizio Ferrandelli durante una conferenza stampa a Sala delle Lapidi, a Palermo. “Da 50 anni a ogni competizione elettorale sento parlare degli stessi temi, traffico e rifiuti. Adesso ci provo io a fare il sindaco, ci proviamo insieme, con l’obiettivo di fare di Palermo la capitale etico-morale della Sicilia. Io sarò il sindaco di tutti i palermitani”. “La mia non è un candidatura che ha appartenenza politica’

La raccolta e la gestione dei rifiuti in Sicilia avviene con “La presenza di un sistema di illegalità diffuso e radicato che costituisce uno dei veri ostacoli ad un’autentica risoluzione delle problematiche esistenti ormai da decenni”. E’ quanto si legge nella relazione territoriale della commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, approvata oggi. Lo studio della commissione, presieduta da Alessandro Bratti, 400 pagine, è stato presentato da Stella Bianchi (Pd) e Renata Polverini (FI). “Prima ancora che l’ambiente, ad essere inquinato è l’intero sistema di gestione dei rifiuti nella Regione, come confermato anche da importanti indagini giudiziarie per corruzione effettuate dalla procura della Repubblica di Palermo”, sono le conclusioni. Il nodo centrale indicato dalla commissione Ecomafie è la costruzione degli inceneritori prevista a partire dal 2002. Una decisione che “ha compromesso lo sviluppo della raccolta differenziata”, mentre “la costituzione dei 27 Ato ha esautorato i comuni delle proprie competenze altresì provocando una gravissima crisi finanziaria conseguente alla deficitaria e non trasparente gestione di queste società che, è bene riaffermarlo, sono stati uno strumento in mano alla politica per il controllo del consenso”. L’attività di indagine parlamentare è durata quasi un anno.

Voltare pagina e rivoluzionare il sistema di gestione dei rifiuti in Sicilia. A chiederlo è Antonio Venturino (Pse), vicepresidente vicario dell’Assemblea regionale siciliana, che interviene sull’emergenza legata alla raccolta e alle discariche che da giorni vive la Sicilia.
“Bisogna mettere fine una volta per tutte agli Ato, che già da tre anni sono in liquidazione – afferma il deputato – e alle nuove Srr titolari del servizio senza poteri e strumenti per gestirli, e voltare pagina una volta per tutte, partendo anche dalla riscossione della Tari oggi pagata solo dalla metà dei siciliani”.
Sottolinea il componente del Consiglio di Presidenza dell’Ars: “Città e strade siciliane come una vergognosa discarica, fondi inutilizzati e soluzioni che sembrano lontane. Cittadini e amministratori locali assillati. Il governo regionale, che ha importanti responsabilità su questa emergenza senza fine, istituisce l’ufficio per la differenziata cercando come fa, ormai da tempo, di buttare fumo negli occhi ai siciliani”.
E continua: “Poco è stato fatto, perciò condivido gli attacchi al governo quando si parla di mancanza di strategia”.
Aggiunge Venturino: “Le risposte passano da leggi chiare, omogenee e giuste e non già dai comportamenti schizofrenici del governo Crocetta che prima parlava di termovalorizzatori e oggi decide di puntare sulla differenziata, spiegando che servono gli impianti di biostabilizzazione per ridurre i rifiuti”.
E mentre si discute, “il sottosegretario Davide Faraone ritiene che la soluzione sia quella di commissariare tutto e tutti, mentre Crocetta avrebbe dovuto affrontare la questione fin da subito dialogando più con i cittadini siciliani che con gli “stakeholder” della gestione dei rifiuti in Sicilia”, invece di lasciare “mano libera alla burocrazia regionale dove tutto resta impantanato”.
Venturino racconta un esempio di inerzia della burocrazia e cita l’ampliamento della discarica di contrada Costa di Gigia, nel comune di Augusta, la cui capacità di conferimento autorizzata è terminata il 30 giugno 2014. “Una vicenda afferma il parlamentare – che si trascina dal 2011 e che vede la società ‘Greenambiente’ attendere oggi una sentenza del Cga con il rischio che la Regione debba pagare i danni due volte a causa dell’inerzia della pubblica amministrazione”.
Spiegano intanto dalla scocietà ‘Linea Ambiente’: “Avevamo chiesto alla fine del 2011, conformemente alla pianificazione regionale, l’ampliamento della discarica di Costa Gigia per un volume di smaltimento di rifiuti urbani di circa 600 mila metri cubi per garantire il fabbisogno di smaltimento nel comprensorio siracusano, prima dell’entrata a regime dell’impiantistica pubblica già finanziata che gli Ato Siracusa 1-2 dovevano realizzare al fine di poter smaltire in discarica rifiuti inorganici”.
La Sicilia vive una continua emergenza perché conferisce gran parte dei rifiuti direttamente in discarica, essendo indietro con la raccolta differenziata.
“Se la programmazione del 2011 fosse stata perseguita – continuano da ‘Linea Ambiente’ – se fosse iniziata la raccolta differenziata da parte dei Comuni e si fossero realizzati gli impianti pubblici finanziati, probabilmente la Regione non sarebbe in questa situazione”. Conclude Venturino: “Mi auguro che tutti questi problemi siano stati legati agli iter burocratici farraginosi e non ad altro, con la divisione di responsabilità di due assessorati, Territorio ed Energia. Oggi però serve un Piano strategico condiviso con impianti e tecnologie all’avanguardia. Se il presidente Crocetta vuol tornare ad essere il presidente dei siciliani deve cominciare a dare risposte immediate non soltanto sui rifiuti, ma anche su infrastrutture, trasporti, turismo e snellimento delle procedure burocratiche”.

“Ho letto su Repubblica Palermo di oggi, l’editoriale di Pippo Russo, persona semplice ed equilibrata che ho sempre stimato. Esorto anche lui, come ho gia’ fatto con tutti i miei amici e sto facendo con quanta piu’ gente possibile, ad adottare a distanza uno dei tanti bambini dell’orfanotrofio di Mubanza, al confine fra il Burundi e il Ruanda, dove attualmente mi trovo”. Cosi’ l’ex presidente della Regione Siciliana, Toto’ Cuffaro, dall’Africa dove si trova come volontario, commenta quanto pubblicato oggi dal quotidiano.

“Una candela per Emmanuel. #NoRacism”. E’ il titolo della manifestazione con cui lunedì alle 18, in piazza Verdi a Palermo, cittadini, associazioni, movimenti e istituzioni renderanno omaggio alla memoria di Emmanuel Chidi Namdi, il richiedente asilo nigeriano di 36 anni ucciso a sprangate, a Fermo nelle Marche, da un aggressore ultrà della squadra locale. A promuovere il sit-in con le candele accese, come “metafora della vita che sopravvive all’odio”, la Consulta delle culture del Comune di Palermo, la Cisl e l’Anolf, l’associazione cislina ‘Oltre le frontiere’. L’iniziativa, affermano gli organizzatori, è aperta a tutti.

Avrà inizio domani, venerdì 8 luglio, Lampedus’amore, la due giorni di intrattenimento, solidarietà e sport dedicata alla giornalista Cristiana Matano, scomparsa prematuramente lo scorso anno. La cerimonia d’apertura è prevista alle 20,45 a Piazza Castello alla presenza di Pietro Grasso, presidente del Senato e di Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa. Momento centrale dell’evento sarà la consegna del Premio giornalistico internazionale ‘Cristiana Matano’, indetto dall’associazione onlus ‘Occhiblu’ di Palermo, a giornalisti e autori di articoli su Lampedusa e il territorio. Sabato la manifestazione si aprirà con il convegno ‘La Carta di Roma, comunicazione e migranti: l’esempio di Lampedusa, terra di bellezze e crocevia dei popoli’, che si terrà alle 10 nella sala conferenze dell’aeroporto di Lampedusa. Alle 19, al campo Salina, si svolgerà l’incontro di calcio ‘Lampedusa – Resto del mondo’, con la partecipazione di ragazzi dell’isola, migranti ospiti del centro, attori, giornalisti, musicisti, sportivi e politici. In piazza Castello alle 22 saranno consegnati i premi ‘Cristiana Matano’. Le serate saranno ricche di spettacoli, musica e monologhi. In programma, tra gli eventi, ‘Lampedusa beach’, testo teatrale e regia di Lina Prosa con l’attrice franco-algerina Nadia Kibout e il concerto ‘Sud, i ritmi afro-mediterranei’, con Edoardo Bennato, Jerusa Barros, Daria Biancardi, Tony Canto, Antoine Michel e Raffaella Daino Pivirama.

Demanio regionale in ‘saldo’. Sono accusati di avere venduto un vasto appezzamento di terreno di proprieta’ della Regione siciliana, situato a Furnari, per meno di 4.000 euro a fronte di un valore effettivo stimato in circa 350.000 euro. Sei le ordinanze cautelari eseguite dai carabinieri di Messina: per quattro, compreso un architetto del Genio Civile della citta’ dello stretto, sono scattati gli arresti domiciliari, mentre due funzionari del Dipartimento Bilancio e Tesoro della Regione sono stati sospesi per 6 mesi dall’esercizio dei pubblici uffici. I sei rispondono di falso ideologico e abuso d’ufficio.

La Corte dei Conti osserva un aumento del 24,12 per cento delle entrate accertate della Regione siciliana, passate da 17, 2 miliardi del 2014 ai 21,9 miliardi di euro. In particolare, si è registrato l’aumento delle entrate correnti accertate, pari all’11,6 per cento, passate da 15,4 miliardi a 17,2 miliardi, ma anche un aumento delle entrate accertate in conto capitale, pari al 99,7 per cento, passate da 1,2 miliardi di euro a 2,5 miliardi di euro. Sono soltanto alcuni dei dati resi noti oggi, durante il giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Regione siciliana, dal Procuratore generale d’appello, Diana Calaciura Traina. Il totale complessivo dei residui attivi al 31 dicembre 2014 era pari a 14,3 miliardi di euro, mentre alla fine del 2015 si è attestato a 4,1 miliardi di euro.