L’Italia si impegna contro gli sprechi alimentari. Cibo commestibile che finisce nella spazzatura, “5 milioni di tonnellate l’anno”, osserva la Cia-Agricoltori, nel salutare la legge approvata dal Senato il 2 agosto. Numeri alti, anche se “dal 2008 ad oggi le cifre dello spreco si sono ridotte del 30%”.
Recuperare più prodotti e aumentare la donazione di eccedenze alimentari da destinare con priorità agli indigenti è uno degli obiettivi principali della legge per la limitazione degli sprechi alimentari. Importante anche il recupero dei prodotti farmaceutici per la solidarietà sociale nell’impianto legislativo che mira anche a valorizzare l’ambiente e ad una cultura contro lo spreco. La legge è stata presentata dal governo italiano all’Expo 2015 ed è “una traduzione in fatti dei principi della Carta di Milano”, ha commentato Maurizio Martina, ministro per le Politiche agricole, ricordando che all’Italia gli sprechi costano “12 miliardi”. Per ‘eccedenze alimentari’ si intendono quei prodotti che, fermo restando i requisiti di igiene e sicurezza, restano invenduti. Nella categoria dello ‘spreco alimentare’ rientrano i prodotti alimentari, agricoli e agro-alimentari, ancora commestibili, scartati per ragioni commerciali o perche’ vicini alla data di scadenza. Il ministero della Salute emanerà le linee guida per le mense scolastiche, aziendali, ospedaliere e sociali.
E se tutto sembra funzionare sulla carta, c’è ancora poca cultura contro lo spreco. Piu’ di un italiano su tre quando esce dal ristorante si porta via la ‘doggy bag’, ma il 22% ritiene invece che sia volgare o si vergogna a richiederla. Abitudini che emergono dall’indagine Coldiretti/Ixe’ sui comportamenti alimentari degli italiani nell’estate 2016. “Chiedere di portare a casa il cibo avanzato quando si va a mangiare fuori è un comportamento molto diffuso in altri Paesi a partire dagli Stati Uniti”, sostiene Coldiretti. Per promuovere la cultura anti-spreco alla fiera millenaria di Mantova, l’8 settembre, Coldiretti presenterà la ‘Agribag’, un sacchetto con cui portare a casa gli avanzi del pranzo o della cena fatta nell’agriturismo. “In media – osserva l’associazione – ogni italiano ha buttato nel bidone della spazzatura ben 76 chili di prodotti alimentari durante l’anno. Una situazione che sta migliorando tra le mura domestiche dove sei cittadini su dieci hanno diminuito o annullato gli sprechi” per una maggiore attenzione al cibo e alla dispensa. Tra altre iniziative, l’associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi), suggerisce consigli pratici per fare la spesa e lancia la ‘Marcia per la pace alimentare’, in programma a Gubbio il 3 settembre. In occasione delle Olimpiadi, in Brasile è stato aperto il “RefettoRio”, una struttura creata per servire i pasti gratuiti ai più bisognosi preparati dai grandi chef con le eccedenze alimentari del villaggio olimpico. Iniziativa contro lo spreco che è stata lanciata già l’anno scorso all’Expo di Milano, in quella occasione con il Refettorio Ambrosiano.
Giovanna Naccari @gionaccari