Coldiretti

Gli italiani che quest’anno andranno in vacanza saranno circa 32 milioni, come lo scorso anno, ma le famiglie spenderanno complessivamente circa 16,4 miliardi di euro, +2,5% rispetto al 2015. E’ la previsione del Codacons, nell’indagine realizzata sulle abitudini delle famiglie per la villeggiatura. L’Italia resta il Paese più amato per concedersi una pausa lavorativa, e vi resterà il 75% dei connazionali. Per il Codacons, sulla scelta “pesa quest’anno piu’ che mai l’effetto terrorismo, ossia la paura di attentati in paesi stranieri”. Al primo posto tra le regioni italiane troviamo la Puglia, meta individuata dal 18% delle famiglie. Seguono Sicilia (15%), Toscana (12%) e Liguria (10%). Due italiani su tre sceglieranno il mare, ma solo il 50% dei vacanzieri ha già scelto la destinazione. Secondo uno studio di Confesercenti condotto sul turismo, intanto, si spenderanno 33 miliardi di euro, tre in piu’ del 2015. Per la scelta del viaggio la metà degli italiani utilizza o ha utilizzato Internet, mentre il 7% cerca affari last minute. Il 14% si affida ai viaggi organizzati da agenzie di viaggio e tour operator. Tra le strutture, sono preferiti alberghi e pensioni (36%), seguiti da case in affitto (25%). Il mezzo di trasporto più utilizzato resta l’automobile (62%); in crescita l’utilizzo di aerei (26%).

Coldiretti, consumatori vogliono sicurezza qualita’ prodotto – “Un risultato storico per allevatori e consumatori, che nella meta’ dei casi sono disposti a pagare il vero Made in Italy alimentare fino al 20% in piu'”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare il via libera all’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del latte e derivati annunciato dal premier Matteo Renzi e dal ministro delle politiche agricole Maurizio Martina in occasione della Giornata nazionale del latte a Milano, in vista del Milk World Day celebrato dalla Fao in tutto il mondo. “Ma c’e’ addirittura un 12% – osserva Moncalvo – che e’ pronto a spendere ancora di piu’ pur di avere la garanzia dell’origine nazionale”. “Un risultato che risponde alle esigenze di trasparenza degli italiani che, secondo la consultazione pubblica online del Ministero dell’agricoltura, in piu’ di 9 casi su 10 considerano molto importante che l’etichetta riporti il Paese d’origine del latte fresco (95%) e dei prodotti lattiero-caseari quali yogurt e formaggi (90,84%), mentre per oltre il 76% lo e’ per il latte a lunga conservazione”. “Un risultato che – continua Moncalvo – arriva a undici anni esatti dall’introduzione dell’obbligo di indicare l’origine per il latte fresco, fortemente voluto dalla Coldiretti anche per sostenere i consumi di un alimento fondamentale nella dieta degli italiani. Con l’etichettatura di origine si dice finalmente basta all’inganno del falso Made in Italy. Tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia sono stranieri, mentre la meta’ delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero”. Un milione e 700 mila mucche da latte presenti in Italia “possono finalmente mettere la firma sulla propria produzione di latte, formaggi e yogurt che – osserva Coldiretti – e’ garantita a livelli di sicurezza e qualita’ superiore grazie al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari piu’ estesa d’Europa”.