elezioni Sicilia

“Il risultato di Alternativa popolare in Sicilia è stato deludente oltre ogni previsione, frutto di numerosi errori di valutazione politica e di comunicazione da parte di tutto il gruppo dirigente del Partito. Dobbiamo prenderne atto”. Lo dichiara Simona Vicari, sentarice di Ap, riguardo alle elezioni regionali siciliane. “Abbiamo presentato – continua – liste pulite ma abbiamo candidato anche ex componenti del governo Crocetta, uno dei peggiori governi della storia della Sicilia che avremmo invece fatto meglio a non sostenere fino alla fine. Aesso è ora di svolgere una riflessione seria sulla strada da percorrere nel prossimo futuro per non incorrere nei medesimi errori del passato più recente nel rispetto prioritario delle oltre 80mila persone che in Sicilia hanno scelto domenica scorsa i nostri candidati”.

“Il risultato siciliano e’ negativo. La candidatura a presidente di Micari, persona degna e rispettabilissima, ha risentito della previsione di sconfitta che ha generato una sorta di ballottaggio in una gara che pure e’ a turno unico”. Lo ha detto il presidente di Alternativa Popolare Angelino Alfano, che ha continuato: “Si e’ prodotto una sorta di ‘voto utile’ a favore dei candidati considerati in testa”. Ha aggiunto Alfano: “La coalizione di liste a suo sostegno ha avuto comunque un risultato dignitoso” e ha concluso: “Ma anche se non abbiamo ottenuto i risultati sperati, non abbiamo rimpianti perche’ abbiamo fatto la scelta giusta. Da oggi, avremo modo di consolidarci laddove abbiamo dimostrato di avere consenso e di organizzarci per colmare i vuoti che queste elezioni hanno evidenziato”.

“Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha comunicato ufficialmente e con parole inequivocabili l’impossibilità, per motivi di carattere istituzionale, di candidarsi alla Regione siciliana il 25 giugno scorso. Non si può certamente addebitare a Grasso il fatto che, al di là dell’ardita ipotesi di far dimettere la seconda carica dello Stato per competere all’elezione del Governatore della Sicilia, per lunghe settimane non si sia delineato alcun piano alternativo”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal portavoce del presidente del Senato, Pietro Grasso. “Imputare a Grasso il risultato che si va profilando per il Pd, peraltro in linea con tutte le ultime competizioni amministrative e referendarie – si legge ancora nel comunicato – è quindi una patetica scusa, utile solo ad impedire altre e più approfondite riflessioni, di carattere politico e non personalistico, in merito al bilancio della fase attuale e alle prospettive di quelle future”.

“La candidatura di Claudio Fava e della lista cento passi ha dato voce a un pezzo rilevante della società siciliana che altrimenti sarebbe rimasta senza rappresentanza”.
Lo dichiara il coordinatore nazionale di Articolo Uno – Mdp Roberto Speranza. “Per questo – prosegue – siamo soddisfatti di un risultato che ci dà una forza significativa per poter condurre le nostre battaglie a partire dai temi del lavoro, della sanità e della scuola pubblica. Ci preoccupa molto l’alto anstensionismo e la probabile vittoria delle destre. Siamo dinanzi ad una sconfitta clamorosa del Pd e delle sue politiche nazionali e regionali. Senza un radicale cambiamento e senza una nuova consapevolezza degli errori fatti negli ultimi anni dal gruppo dirigente renziano ciò che è accaduto in Sicilia e nel municipio di Ostia sarà destinato a ripetersi a livello nazionale”. “Nei prossimi giorni continueremo a lavorare per radicare il nostro progetto e perché possa affermarsi quella profonda discontinuità di linea politica e programmatica che è l’unica premessa possibile per proporre un’alternativa credibile alle destre”, conclude.

“Ostia e la Sicilia confermano che la Lega con Matteo Salvini è un movimento nazionale e mandano lo sfratto esecutivo al governo Renzi-Alfano”. Lo ha scritto su Twitter la vicepresidente dei deputati della Lega-Noi con Salvini, Barbara Saltamartini. “Bene così. A Ostia – ha dichiarato Francesco Zicchieri coordinatore regionale e romano di Noi con Salvini- Noi con Salvini ha quasi raddoppiato i consensi ad Ostia. Segno che i cittadini del X Municipio vogliono realmente voltare pagina e lasciarsi alle spalle una politica fatta di parole e fumo. Siamo orgogliosi del nostro voto pulito e continueremo ad ascoltare, a girare tra la gente nelle piazze e tra i mercati per proporre risposte concrete. Il sostegno di tanti cittadini ci dà la forza di essere sempre più al loro fianco. Ora tutti uniti al ballottaggio”.

“Sono soddisfatto ed orgoglioso di aver sostenuto un candidato come Micari. Io tifo per un cambiamento forte del sistema. Ma ancora una volta queste elezioni dimostrano che se ci si presenta uniti si vince”. Lo ha dichiarato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ai microfoni di Rai Radio 1, nello speciale dedicato alle elezioni siciliane.

“Le elezioni in Sicilia sono emblematiche per due motivi: innanzitutto certificano in modo definitivo quanto l’alleanza FI, FdI e Lega funzioni e sia l’unica in grado di competere con l’arroganza e il qualunquismo mascherati da antipolitica; in secondo luogo dimostrano quanti danni abbiano fatto anni di malgoverno di centrosinistra e quanto la gente si sia allontanata dalla politica: noi vogliamo che i siciliani e gli italiani tornino a credere che le cose possono davvero cambiare”. Lo afferma in una nota Lucio Malan, senatore di Forza Italia

“Le ultime tornate amministrative ci dimostrano che il centrodestra deve prendere consapevolezza dei propri mezzi”. E’ il commento di Giovanni Toti, governatore della Liguria, ai microfoni di Rai Radio 1 nello speciale dedicato alle elezioni siciliane. “Nessuno da solo e’ competitivo – continuato il presidente ligure – Il sogno renziano di un partito indipendente non e’ verosimile. Centrodestra e M5s saranno i competitor per i mesi a venire”.

“Dopo l’incredibile esclusione della nostra list dalla tornata elettorale non possiamo che astenerci di fronte al teatrino dei miserabili candidati alla Presidenza della Regione”. Lo ha fatto sapere CasaPound Sicilia con una nota. “Non ci convincono da un lato una sinistra stracciona che ha governato negli ultimi anni con i risultati che tutti conoscono, dall’altro il M5S che comicamente prova ad amministrare Roma, figurarsi cosa combinerebbero in Sicilia”, aggiungono.

“Col 60% degli elettori che ancora non sanno se andare a votare, la partita e’ molto aperta. Con quanto potrei vincere? Col 30%”. Cosi’ Claudio Fava, candidato della sinistra alle elezioni siciliane, oggi al programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.
Micari ha detto che lei e’ un po’ come Bertinotti, perche’ vuole far perdere la sinistra. “Lui dice cose strane, l’unica cosa che dice e’ di non votarmi: un programma un po’ troppo fragile no? “Tutti i ministri del Pd vengono qui solo tre minuti, fanno la campagna elettorale piu’ breve della Storia repubblicana, e dicono una cosa sola: non votate Fava. Lo ha detto anche Fassino, ma forse quello e’ un buon auspicio, visto che non ne ha indovinata una negli ultimi quindici anni”. E l’intervento di Renzi? “Il suo e’ durato 109 secondi”. Se fara’ meglio di Micari, la leadership di Renzi a livello nazionale avra’ dei contraccolpi? “Questo sicuramente si’, assolutamente. Se non sentissero l’odore della sconfitta d’altra parte non mi spiegherei perche’ vengono tutti in Sicilia a dire la stessa cosa: non votate Fava”.
Quindi lei prendera’ piu’ voti di Micari? “Prendero’ molti piu’ voti io”. Quanti? “Spero 250mila”. Se lei non vince, il male minore e’ Cancelleri o Musumeci? “All’inizio della campagna elettorale avrei detto Cancelleri ora sono perplesso: ho conosciuto un bravo ragazzo che dietro la parola onesta’ raccoglie poche idee e molta retorica, e’ uno che parla di mafia come si puo’ fare nei libri di testo della scuola elementare”. Addirittura? “Si, e non mi fido di uno che scopre solo ora che nelle sue liste c’era un condannato dove aver fatto professione di onesta’ nelle liste degli altri”.