elezioni

“Non esiste nessun accordo possibile tra Pd, così come lo concepiamo io, Emiliano, Orlando e tanti altri, ed il centrodestra. E non è un tabù dialogare coi Cinquestelle”. Lo ha detto Francesco Boccia, candidato Pd in Puglia, al programma di Radio1 Un Giorno da Pecora. “Non ci può essere nessun accordo, né col centrodestra né con Fi ed è chiaro che non ci sta tutto il Pd”, ha continuato Boccia. Meglio un’alleanza coi i pentastellati che con Fi? “Non ho dubbi che si farebbero gli interessi del Paese, più di quanto non si pensi ad una grande melassa, quella destra-sinistra, che in questo momento storico può solo far male all’Italia”, ha risposto Boccia.

“Io non ho capito chi sono i miei avversari. Renzi una volta dice di essere lui e un’altra che e’ Gentiloni; Salvini dice che sara’ lui, Berlusconi dice che e’ lui, ma non puo’ candidarsi. Appena sono pronti, io sono disponibile”. Lo ha detto Luigi Di Maio a Di Martedi’, trasmissione di Giovanni Floris su La7, rispondendo alla domanda su un possibile confronto Tv con gli altri leader in vista delle politiche.

“Renzi è stato straordinario nel resuscitare politicamente Berlusconi. Penso che ormai neanche più il leader di Forza Italia credeva di doversi ricandidare, poi è arrivato questo genio della politica che si chiama Matteo Renzi che è stato capace di far tornare in pista Berlusconi, con il rischio che il centrodestra arrivi a sfiorare la maggioranza assoluta”. Questo il commento ironico del sindaco di Napoli Luigi de Magistris nel corso di un’intervista a Mattina 9, in onda sull’emittente Canale 9 – 7 Gold.“Il dato che emerge già oggi – ha concluso il Sindaco – è che il Rosatellum non funziona e che il 4 marzo non avremo una maggioranza stabile”. (immagine trasmissione televisiva Ballarò, nella foto Luigi De Magistris)

“La politica e’ etica. Io spero che sia cosi’. Lo diciamo sempre. Ogni volta vengono fatte un sacco di promesse. Qui non voglio dimenticare le cose belle e positive che ci sono e che vengono fatte. Il dovere sempre di distinguere per non confondere. Dobbiamo alzare la voce, quando in molti seguono prudente silenzio, perche’ in molti contesti si ripetono le stesse storie e gli stessi meccanismi”. Cosi’ il presidente dell’associazione Libera, don Luigi Ciotti a margine dell’audizione in corso nella sede del Consiglio regionale, da parte della Commissione antimafia, rispondendo ai cronisti che gli hanno chiesto un commento sulla possibile presenza di impresentabili in occasione della campagna elettorale.

”E’ ancora troppo presto per fare delle previsioni. Si tratta di un target distante dalla politica che dovrà essere conquistato dai partiti. Tutto dipende dal livello di emotività che avrà la campagna elettorale, questo inciderà non poco sull’andare o meno a votare. I giovanissimi devono avere un sogno, devono riconoscersi in un progetto, in una emozione che possa dare valore al loro voto. Se la campagna sarà fredda ci sarà un allontanamento”. Lo dice Antonio Noto, direttore della Ipr Marketing, in merito al voto dei giovanissimi in vista dell’appuntamento elettorale del 4 marzo. Per Noto non è ”scontato” che il Movimento Cinque Stelle sia la scelta automatica dei nuovi elettori. ”Finora la storia è stata questa – afferma il direttore della Ipr Marketing all’Adnkronos – Se in media siamo a un 30%, tra i giovanissimi si arriva anche al 40-45%. Ma dopo cinque anni anche i Cinque Stelle non sono più una novità e anche loro dovranno riconquistarsi i consensi. Rispetto ai leader politici la partita è ancora più aperta. ”Non ci sono leader particolarmente graditi a questo target distante, ripetiamolo, dalla politica. Si tratta comunque di un segmento elettorale aperto alla novità, vedremo se la politica avrà i mezzi e i modi per conquistarlo”. Di certo la comunicazione si giocherà sui social network ma, avverte il direttore della Ipr Marketing, ”non basta semplicemente parlare sui social network per arrivare ai giovani. I social sono un canale di comunicazione, poi bisogna vedere come si interviene, qual è la credibilità. Finora il M5S è riuscito attraverso i social a creare una sorta di comunità, in cui le persone potevano riconoscersi”.

Il Partito democratico “ha tante carte da giocare, abbiamo messo in campo serie di competenza dimostrando che l’Italia ce la può fare”. Così il ministro per le Infrastrutture, Graziano Delrio, intervistato a Circo Massimo su Radio Capital. “Gli italiani capiranno e spero che lo faccia quella maggioranza di italiani disillusa che non va a votare”. Renzi ce la può fare? “Sì, il Pd fa una proposta più seria”, ha aggiunto Delrio.

“Mi auguro che nella prossima legislatura questo discorso dell’autonomia venga ripreso in mano dal Parlamento per la totalita’ delle Regioni. Non basta aprire un tavolo sull’articolo 116 della Costituzione, occorre che autonomia e regionalismo differenziato siano al centro del programma politico subito”. Lo ha detto il consigliere politico di Forza Italia e governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, nel suo intervento alla ‘contro-Leopolda’ organizzata da Forza Italia a Milano, ‘Idee Italia. La voce del Paese’. Quella del regionalismo infatti “non e’ solo una riforma istituzionale ma anche che riguarda la politica”. Anche la Liguria punta ad avere piu’ autonomia su determinate materie: “Vorrei seguire l’iter piu’ efficace e piu’ veloce possibile cioe’ quello previsto dalla legge – ha spiegato il governatore ligure -. Con una risoluzione in consiglio regionale che ponga i temi dell’autonomia a cui siamo interessati, che per quanto riguarda la Liguria sono soprattutto la logistica, la portualita’, le grandi infrastrutture, i permessi legati all’urbanistica, all’ambiente, e dopodiche’ chiederemo al governo o di poterci inserire nel tavolo gia’ aperto con Lombardia ed Emilia oppure, se questo non fosse possibile, di aprire un tavolo specifico”.

Nella media di tutti i sondaggi nazionali il centrodestra è tra il 35 e il 37%, in crescita costante. Già oggi siamo la coalizione che dopo le elezioni avrà potenzialmente la maggioranza relativa in Parlamento. E con questi numeri noi avremo l’incarico di governo dopo la prossima tornata elettorale. Sarebbe premier incaricato il leader del partito più votato all’interno del centrodestra. Sempre guardando i sondaggi, il Partito democratico è in caduta libera e il Movimento 5 Stelle è al palo”. Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, durante una conferenza stampa a margine dell’Assemblea politica organizzativa di Forza Italia Veneto, a Padova. “In Veneto Forza Italia è tra il 15 e il 20%, la Lega è sempre forte, e quindi abbiamo la possibilità di fare cappotto nei collegi e di conquistare oltre il 50% dei seggi nella parte proporzionale. Siamo tra le regioni leader nel nostro Paese e il centrodestra in questa regione è fortissimo – sottolinea Brunetta -. Forza Italia è in salute, oggi abbiamo riunito qui a Padova i nostri dirigenti locali e siamo molto fiduciosi per il futuro. Abbiamo un patrimonio straordinario nei territori che non ha nessuno, abbiamo la storia alle nostre spalle e un grande entusiasmo per tornare a vincere in Italia. Pari dignità con la Lega, grande intelligenza da parte nostra e da parte dei nostri alleati. Vogliamo ottenere il massimo. Con gli amici leghisti c’è un ottimo rapporto e siamo pronti a tornare insieme a loro al governo del Paese”.

“Fate vedere questo video a tutti! Fatelo vedere a chi derideva me e Luigi Di Maio per aver chiesto l’intervento dell’Osce per monitorare le operazioni di voto in Sicilia. 50 euro a voto. Una vera e propria compravendita di voti. A beneficiarne e’ un candidato del centro destra che (ovviamente) sostiene di essere estraneo alla vicenda. A denunciarlo sono le immagini e le testimonianze di un servizio mandato in onda dal programma televisivo Le Iene. Mi auguro che le autorita’ competenti facciano al piu’ presto chiarezza. E che chi ha ‘goduto’ di questi reati si passi una mano sulla coscienza”.. E’ quanto scrive l’ex candidato del M5s alla presidenza della Regione siciliana, Giancarlo Cancelleri, nel Blog di Beppe Grillo. “Il risultato di queste elezioni – aggiunge – e’ stato tristemente contaminato da simili pratiche.. Chi crede nel voto libero non puo’ accettare che il futuro del proprio paese sia ostaggio di queste schifezze. E questa, probabilmente, e’ solo la punta dell’iceberg…”. “Per la cronaca: dal video sembrerebbe che i voti comprati vadano alla lista di Forza Italia e a Nello Musumeci come Presidente”, conclude Cancelleri.

Piero Fassino, ex sindaco di Torino, ai microfoni di ‘6 su Radio 1′ ha parlato delle consultazioni avviate per l’unità del centrosinistra, secondo il mandato affidatogli in vista delle prossime elezioni politiche. Riguardo all’incontro con Prodi ha detto: “Apprezza e condivide lo sforzo che sto facendo, mi ha incoraggiato ad andare avanti e abbiamo ovviamente ragionato su come dare sostanza e consolidare questo tentativo”. Entro il fine settimana Fassino incontrerà Giuliano Pisapia. Sul candidato premier Fassino spiega: “La legge elettorale non prevede di annunciare il Presidente del Consiglio prima del voto. Ogni partito andra’ al voto con i propri leader e il Pd ci va con Matteo Renzi, dopo di che, sulla base dell’esito del voto, si decidera’ la formazione del governo e anche il Presidente del Consiglio”.