indagato

Avviso di chiusura delle indagini preliminari per il sindaco di Cerda (Palermo), Salvatore Geraci, deputato regionale eletto con Sud chiama Nord e transitato nella Lega, componente della Commissione regionale antimafia. E’ lui stesso a comunicarlo: “Risulto essere indagato per abuso d’ufficio e minaccia aggravata”. Secondo l’accusa avrebbe cercato di far passare la processione davanti alla casa del boss Vincenzo Civiletto, e sarebbe arrivato a minacciare il comandante dei vigili urbani che lo ha impedito. Risponde il primo cittadino: “C’é stato un tentativo di ‘mascariamento’ da parte di chi mi ha denunciato, ma non vi sono capi d’accusa relativi a un qualche coinvolgimento con la mafia, voto di scambio e mazzette. Sono sereno, fiducioso perché ho sempre agito nel bene. Credo nella giustizia e nel lavoro della magistratura”.

Ammonta a circa 100 milioni di euro il valore delle aziende, dei conti e degli immobili sequestrati perche’ considerati profitto o strumento di reato al parlamentare messinese Francantonio Genovese, alla moglie Chiara Schiro’, al figlio Luigi neo eletto deputato all’Ars, alla figlia Rosalia e al nipote Marco Lampuri. Si tratta del sequestro preventivo piu’ grosso mai effettuato dalla Procura di Messina, ora guidata da Maurizio De Lucia. Il decreto e’ stato notificato a Genovese e ai suoi familiari e accompagnato da un’informazione di garanzia per i reati di riciclaggio e sottrazione indebita. Oltre ai soldi presenti sul conto di una societa’ panamense, aperto in una banca di Montecarlo, e i conti correnti di Unicredit e di una banca messinese, sono stati sequestrati una villa, appartamenti a Roma e Taormina e quote di due societa’, la L&A e la Gepa, trasferite da Francantonio Genovese al figlio.

C’è anche il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, tra gli indagati nell’ambito di una inchiesta della Procura di Termini Imerese sulla gestione del servizio di raccolta rifiuti nel comune in provincia di Palermo. Per il primo cittadino, eletto nelle liste del Movimento 5 Stelle, il giudice ha stabilito l’obbligo di firma. Il provvedimento è stato notificato stamani dai carabinieri. L’inchiesta coinvolgerebbe anche l’assessore all’Ambiente di Bagheria, Fabio Atanasio, nonché funzionari dell’amministrazione bagherese. “Finalmente l’onestà tanto sbandierata dai cinque stelle sta prendendo campo a Bagheria – ha commentato il senatore di Art 1-Mdp Francesco Campanella -. Due anni fa proprio sul sistema degli appalti diretti per i rifiuti ho presentato un’interrogazione parlamentare e un esposto in Procura della Repubblica di Palermo. Qualcosa si smuove a Bagheria. Troppo spesso il sindaco Cinque si è sentito inattaccabile e l’onestà l’ha esercitata a suo modo, diciamo adattandola ai propri interessi”.

Concorso in traffico di influenze. E’ il reato contestato a Tiziano Renzi, padre dell’ex presidente del consiglio Matteo, indagato dalla procura di Roma nell’inchiesta sugli appalti in Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione. I carabinieri gli hanno notificato nel comune di residenza, a Scandicci, in Toscana, un invito a comparire convocandolo a piazzale Clodio per l’interrogatorio. Il reato di traffico di influenze, contestato a Tiziano Renzi in concorso con altri, e’ stato introdotto nel codice penale nel 2012. Mira a colpire anche il mediatore di un accordo corruttivo al fine di prevenire la corruzione stessa. “Ammetto la mia ignoranza ma prima di stamattina – ha commentato Tiziano Renzi – neanche conoscevo l’esistenza del reato di traffico di influenze che comunque non ho commesso essendo la mia condotta assolutamente trasparente come i magistrati – cui va tutto il mio rispetto – potranno verificare”. Il procedimento all’attenzione dei pm e’ uno stralcio dell’inchiesta avviata a Napoli e inviata a Roma per competenza territoriale. Nell’inchiesta risultano indagati anche il ministro Luca Lotti, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette e il comandante della Legione Toscana dei carabinieri, il generale Emanuele Saltalamacchia. Nei loro confronti la Procura contesta i reati di rivelazione del segreto d’ufficio e favoreggiamento. “Ci è stato notificato l’invito a presentarsi senza descrizione del fatto. Non si riesce a immaginare cosa possa essere. Prenderemo contatto con i pubblici ministeri per farci dare delle indicazioni un pochino più specifiche e all’esito sicuramente saremo a rispondere all’interrogatorio. Date non ce ne sono”. Così l’avvocato Federico Bagattini, interpellato in merito all’indagine in cui risulta coinvolto il suo assistito Tiziano Renzi.