Napoli

“Contro il Barcellona vogliamo la rivincita di Berlino”. Il presidente di Exor, John Elkann, intervenuto all’evento Panorama d’Italia, a Torino, ha parlato anche della Juventus, a partire dalla doppia sfida di Champions con il Barcellona. Ieri, contro il Napoli, si e’ vista una grande Juve, coraggiosa”. Bianconeri sempre in corsa per campionato, Coppa Italia e Champions ma per il presidente di Exor e’ “Inutile parlare ora di triplete. E’ bene parlare di risultati soltanto una volta ottenuti. Questa e’ una grande squadra, l’anno scorso ha vinto il quinto scudetto di fila e cio’ non accadeva dagli anni ’30. Un risultato incredibile frutto anche delle grandi capacita’ di mio cugino Andrea e di tutto il gruppo dirigente. Hanno creato una fantastica squadra e i risultati si vedono sul campo”. Ma frutto anche del lavoro di Allegri in panchina. Il tecnico non ha ancora rinnovato il contratto, ma dribblando la domanda, Elkann ha aggiunto: “Si parla sempre di futuro ma a noi interessa il presente. In questo senso Allegri e’ assolutamente ingaggiato e ha delle bellissime sfide davanti”. Poi un messaggio alla nazionale italiana: “In bocca al lupo al Ct Ventura, faccia attenzione ai molti giocatori della Juve e quando li ha in Nazionale li preservi”.

Rai1: Napoli-Juventus, la sfida continua Dopo il campionato, la Coppa Italia Roma, 4 apr. (askanews) – Di nuovo Napoli-Juventus. Dopo il pareggio in campionato di sabato scorso finito 1-1, i bianconeri sono di nuovo al San Paolo mercoledì 5 aprile per il ritorno della semifinale della Coppa Italia 2016/17 e proveranno a difendere il vantaggio acquisito allo Stadium contro un Napoli che cercherà di ribaltare il 3-1 dell’andata. Alla Juventus basterà evitare di perdere con due gol di scarto per assicurarsi la qualificazione alla finale e la squadra che si qualifica nel confronto del San Paolo sfiderà nell’ultimo atto la Roma o la Lazio. Il calcio d’inizio è previsto per le 20.45. Sarà possibile seguire il match su Rai1, ma la partita sarà visibile anche in streaming sul portale web Rai, raggiungibile all’indirizzo web raiplay.it.

“Napoli sta garantendo servizi e diritti, esclusivamente con le nostre forze, nonostante gli tsunami, i tentativi subdoli, gli ostacoli, i commissariamenti, le risposte che non arrivano e le ossessioni regionali. ‘Mo’ basta”. Lo dichiara il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, commentando l’approvazione del bilancio 2017 “tra non poche difficoltà” e richiamando il Governo a intervenire “sul pignoramento legato al commissariamento post terremoto del 1980 e alla richiesta di un temperamento del piano di riequilibrio”. De Magistris ribadisce che “non abbiamo mai chiesto leggi speciali e non ne vogliamo, chiediamo solo che non ci sia un’ingiustizia manifesta e conclamata e inaccettabile nei confronti della città di Napoli. Vedo che tutti si agitano quando c’è Torino, interviene Delrio, interviene la Boschi. Per Milano e Roma hanno subito prorogato il bilancio delle Città metropolitane al 30 giugno, noi lo abbiamo approvato il 31 gennaio. Le battaglie vanno fatte per tutti, altrimenti viene meno la ragione dell’Anci, sede di tutti i sindaci e non delle correnti o delle primarie. Noi staremo in Anci se garantisce parità di trattamento per tutti, altrimenti dovremo fare una riflessione”. Su questo, sostiene de Magistris, si gioca “la prova del 9 dei rapporti con il Governo e all’interno dell’Anci. Non sopporto più le ingiustizie, metteremo in campo una mobilitazione popolare e politica. Ci auguriamo che il Governo risponda su Cr8 e altri temi e che l’Anci si faccia garante che il Comune di Napoli e gli altri Comuni discriminati non vivano una situazione di disagio rispetto alle città che, vuoi per ragioni politiche economiche o geografiche, appaiono essere sempre più all’attenzione rispetto ad altre. Non è un lamento, è una rivendicazione di diritti. Abbiamo superato lo scoglio – conclude de Magistris – adesso vogliamo che siano riconosciuti i diritti della città di Napoli”.

“Con l’arrivo dei Cinquestelle al governo scudetto al Napoli? Sarebbe bellissimo, una grande coincidenza, sarebbe stupendo”. Lo dice Roberto Fico, deputato M5S e presidente della Commissione di Vigilanza Rai, ospite del programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora, condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. Azzarderebbe un paragone calcistico Pd-Juve e Napoli-Cinquestelle? “Si, e’ un paragone che si puo’ fare”.

Il 27 marzo 2017 ricorre la 55esima edizione della Giornata mondiale del teatro, un appuntamento che Rai Cultura celebra confermando l’impegno a sostegno del teatro in televisione e dedicando da lunedì 20 marzo tre prime serate alla scena napoletana, una delle tradizioni teatrali più illustri del nostro paese. Un incontro di eredità novecentesche – come quella di Eduardo De Filippo – e una inesauribile innovazione linguistica e scenica all’insegna della sperimentazione. Il ciclo “Napoli in scena”, si apre lunedì 20 marzo alle 21.15 su Rai5 con il documentario in due parti “La nuova scena napoletana”, firmato da Angelo Curti e Felice Cappa con la regia di Margherita Lamagna, che racconta gli anni del “dopo Eduardo” ed esplora i luoghi e i protagonisti del teatro napoletano tra passato e futuro.
Lunedì 27 marzo, nel giorno della Giornata mondiale del teatro, il ciclo propone uno dei più grandi capolavori di Eduardo De Filippo, “Sabato, domenica e lunedì”, con la regia televisiva, realizzata nel 2004, del premio Oscar Paolo Sorrentino e l’interpretazione (e la regia teatrale) di Toni Servillo, affiancato da Anna Bonaiuto. A seguire alle 23.30, una breve divagazione extra moenia per rimarcare il carattere internazionale della ricorrenza teatrale: il documentario in prima visione “Nuovo teatro in Kosovo”, dedicato al teatro in “stato di guerra” ed in particolare al giovane drammaturgo già internazionalmente apprezzato, Neziraj, che nelle sue opere affronta le contraddizioni di un Paese segnato dalle divisioni politiche e religiose.  Il ciclo dedicato a Napoli si conclude il 3 aprile con un doppio appuntamento dedicato alla drammaturgia partenopea contemporanea e alle contaminazioni che ne vivificano la produzione: “Statue unite” di Eduardo Tartaglia e “Chiove”, adattamento curato da Enrico Iananiello di “Plou” del catalano Pau Mirò.

”Sono pronto a ricevere nel mio paese il leader della Lega Nord. Pur avendo opinioni diverse sul modello di accoglienza e su altri valori, rispetto la liberta’ e la democrazia, e’ giusto che Salvini esprima le sue idee”. Lo ha detto all’Ansa Raffaele Scarinzi, il sindaco di Vitulano (Benevento), all’indomani degli incidenti di Napoli dove si è svolto un corteo contro il leader della Lega Nord. Il primo cittadino e’ noto per avere emesso un’ordinanza contro un ulteriore invio di immigrati nella sua comunita’. In quella occasione Salvini ha manifestato la sua solidarieta’.

“Salvini stia sereno, l’opposizione a Napoli e in Campania c’e’, gode di ottima salute e incalza a dovere Luigi de Magistris e Vincenzo De Luca, con azioni concrete e non con espedienti mediatici per portare a casa qualche consenso. Semmai, siamo noi che possiamo dargli qualche suggerimento su come fare opposizione vera a Milano”. Cosi’ Armando Cesaro, presidente del gruppo di Forza Italia del Consiglio regionale, per il quale “e’ davvero incomprensibile che certe affermazioni provengano da chi sia alle elezioni regionali che alle comunali non e’ riuscito neppure a mettere in piedi una lista, tant’e’ che abbiamo dovuto noi di ospitare alcuni esponenti del suo movimento”. “Sono giorni che Napoli e’ in balia delle proteste dei centri sociali – aggiunge Cesaro – e del botta e risposta con il leader leghista. Una citta’ paralizzata da chi cerca i ‘cinque minuti’ di celebrita’”. “Salvini e’ venuto a Napoli esclusivamente per cercare visibilita’. La politica non si fa con gli slogan e neppure con i populismi” conclude Cesaro.

“Salvini a Napoli? La citta’ si sta difendendo da un’evidente provocazione. Non ce l’ho personalmente con il leader della Lega Nord, ma lui rappresenta una politica profondamente razzista e antimeridionale che in questi anni ha fatto di tutto per farci morire politicamente ed economicamente, per non parlare dei cori su Vesuvio e colera”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris in un’intervista rilasciata a Mattina 9, programma in onda sull’emittente Canale 9. “Lo schieramento non e’ Salvini contro i centri sociali ma Salvini contro la citta’ di Napoli, basti pensare anche alla bellissima canzone scritta da tantissimi artisti che uscira’ in occasione del corteo: la gente del Sud e’ unita per dimostrare che qua c’e’ amore e non violenza. In questo contesto – ha concluso de Magistris -, il Sindaco e’ con il popolo napoletano tutto, quotidianamente offeso dall’azione di Salvini che e’ contro i napoletani e i meridionali”.

Napoli batte Milan nel secondo anticipo della 21ma giornata di Serie A, giocato al Meazza. Dopo la prima mezz’ora quasi perfetta ci si poteva attendere una goleada, invece è servita un’altra ora di sofferenza al Napoli per battere con il risultato di 2-1 il Milan e conquistando cosi tre punti pesanti per la corsa alla Champions League e per continuare a inseguire la Juventus. Grazie alle prodezze di Insigne e Callejon, assistiti alla perfezione da Mertens, la squadra di Sarri infila il decimo risultato utile consecutivo, mentre quella di Montella (5 punti nelle ultime 5 gare) torna con i piedi per terra dopo un mese di euforia fra Supercoppa italiana e partite rimontate: questa volta è condannata da troppi errori (soprattutto in difesa) e incapace di ribaltare il risultato dopo il gol di Kucka. Questo successo è l’epilogo di una settimana perfetta per il Napoli, che sfrutta l’effetto Maradona ed sempre più in fiducia verso la sfida di Champions contro il Real Madrid. Il Milan era l’ostacolo più complicato del mese e Sarri lo ha superato grazie soprattutto a un avvio devastante, in cui la sua squadra ha dominato il gioco, per la gioia dei numerosi tifosi azzurri in un San Siro pieno ma non del tutto.

“Il sindaco De Magistris si rivolge a me in un lungo post su Facebook, ma come sempre non dice nulla sul merito delle questioni, è per questo che è un populista, definizione politica nella quale credo che tutto sommato si riconosca”. Così su Facebook lo scrittore Roberto Saviano, replicando al sindaco di Napoli Luigi de Magistris. “Napoli 4 gennaio 2017: due sparatorie in pieno centro e una bambina di 10 anni ferita in un luogo affollatissimo della città. Ma il sindaco è infastidito dalla realtà, a lui non interessa la realtà, a lui interessa l’idea, quell’idea falsa di una città in rinascita: problema non sono le vittime innocenti del fuoco della camorra, problema è che poi Saviano ne parlerà. Il contesto nel quale nascono e crescono le organizzazioni criminali, fatto di assenza delle regole e lassismo, da quando lui è sindaco non solo non è mutato, ma ha preso una piega addirittura più grottesca: ora la camorra in città è minorenne e il disagio si è esteso alle fasce anagraficamente più deboli – aggiunge Saviano – . Ma di tutto ciò lui non ama parlare e detesta che lo facciano altri: pare che la città sia ridotta al salotto di casa sua, a polvere da nascondere sotto al divano. Basta pensare alla superficialità (per non dire al fastidio) con cui il sindaco parla di periferie annegate nel degrado: al sindaco fa schifo Soccavo, fa schifo Pianura, si vergogna del rione Conocal, se ne frega del rione Traiano. Il sindaco è del Vomero, gli piacciono le cose ordinate, pulite. E così succede che sulla gestione del patrimonio immobiliare comunale, nelle periferie controllate dalla camorra, difficilmente spenda una parola, nonostante inchieste giornalistiche serissime inchiodino l’amministrazione comunale a responsabilità enormi. E chissà che su questa, come su altre vicende, anche la Procura della Repubblica prima o poi non intervenga – prosegue Saviano -. ma che importa, dirà il sindaco: la realtà di Napoli sono le strade affollate e non i killer pronti a sparare nel mucchio, magari per un regolamento di conti, per poche centinaia di euro. E il problema non sono i killer, per carità, ma Saviano che poi ne parlerà. Distoglierei lo sguardo da Napoli se le organizzazioni criminali smettessero di tenere sotto giogo l’intera città, che è tutta una periferia, tranne qualche quartiere collinare ricco dei reinvestimenti della camorra. Mi piace meno il commento sulla mia pericolosità, quello è da webete: De Magistris, lei è un ex magistrato, dovrebbe sapere che la scorta si dà per proteggere e non per mandare a morire – aggiunge Saviano – . A Falcone gente ingenua e priva di riferimenti diceva che gli attentati se li organizzava da solo, almeno lei non ha detto che la situazione in cui vivo me la sono inventata io, è già qualcosa. Ma lei ha bisogno di me, ha bisogno di contrapporsi a qualcuno: lei ha bisogno delle contrapposizioni perché senza quelle dovrebbe affrontare la realtà dei tanti soprusi che la sua amministrazione tollera. Ma non è l’unico: quando criticavo Berlusconi ero da strozzare, con Renzi sono diventato un gufo, se parlo di infiltrazioni mafiose al Nord diffamo. Lei mi definisce uno “zelluso” (traduzione italiana: calvo) anemozionale e la cosa, in fondo, mi fa anche sorridere. Quel che è certo, sindaco De Magistris, è che quando le mistificazioni della sua amministrazione verranno al pettine, a pugnalarla saranno i tanti lacchè, più o meno pagati, dei quali si circonda per edulcorare la realtà, unico modo per evitare di affrontarla”, conclude Saviano.