Palermo

E’ spirato stamattina a Palermo un eroe palermitano. Si chiamava Biagio Conte. Era un missionario laico di 59 anni, spogliatosi di tutti i suoi averi per dedicarsi agli uomini e alle donne dimenticati da tutti, ai poveri, agli emarginati. Nel 1993 aveva fondato la Missione Speranza e Carità, luogo dove tutte queste persone avevano trovato un rifugio, ascolto, attenzioni, speranza e carità.
Da tempo era gravemente malato; attorno a lui si sono stretti fino all’ultimo i volontari e gli ospiti della comunità che aveva creato. Una vita spesa per gli ultimi quella di Biagio Conte, tra battaglie e lotte per la sua causa, per dotare la struttura di servizi e accoglienza. Lo piangono i forgotten men, i diseredati, i senza lavoro, i senza futuro a cui aveva restituito uno scopo di vita, una prospettiva, una carezza. C’é solo un modo per onorarne la memoria: dare seguito e continuità alla sua azione, al suo impegno, alle sue energie, alle sue invocazioni. Tutto il resto sarà solo passerella e ipocrisia. Speriamo bene. Grazie ‘Fratello Biagio’. Grazie da Palermo e dai suoi poveri che non ti dimenticheranno.

Per tutte le violenze consumate su di lei, per le umiliazioni che ha subito, per quel suo corpo che avete sfruttato, per l’intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete tenuta, per quella bocca che le avete tappato, per la sua libertà che le avete negato, per le ali che le avete tarpato. Per tutto questo, in piedi, Signori, in piedi davanti a una Donna”. E’ alle parole di William Shakespeare che si sono affidate quest’anno Cgil, Cisl e Uil Palermo in occasione della giornata internazionale dedicata al contrasto della violenza sulle donne. Impegnati nella lettura della poesia tre uomini dei tre sindacati confederali con il viso segnato da un rossetto rosso, simbolo delle campagne sul fenomeno. I coordinamenti Donne di Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato per venerdì un’iniziativa in piazza Pretoria a Palermo, alle ore 9 per incontrare cittadini e cittadine e, nel corso della mattina, l’assessore alle Politiche sociali, Rosalia Pennino alla quale consegneranno un documento unitario sul tema delle pari opportunità e del contrasto alla violenza. ”Spetta a tutti noi dire Stop ad ogni forma di violenza, sostenere le vittime ma soprattutto creare una rete di sostegno alle donne che subiscono violenze. Ed occorre farlo ogni giorno, e non solo il 25 novembre, lavorando sulla prevenzione, sull’informazione, la formazione e sull’Sicilia e Palermo. Nel nostro Paese, dall’inizio dell’anno, ci sono stati 76 femminicidi, sette in Sicilia . L’80 per cento delle vittime sono connazionali e hanno un’età compresa tra i 41 e 50 anni. Ad uccidere sono stati prevalentemente i mariti, i compagni ei conviventi.
‘Bisogna tenere alta l’attenzione, tutelare ed informare le donne sugli strumenti che hanno a disposizione per difendersi – continuano le coordinatrici Pari Opportunità, Enza Pisa (Cgil Palermo), Delia Altavilla ( CISL Palermo Trapani) e Vilma Maria Costa (Uil Sicilia) -. Nella giornata internazionale della donna non possiamo e non dobbiamo dimenticare le troppe donne ancora oggi vittime di pesanti discriminazioni e violenze”. E Pisa, Altavilla e Costa spiegano: ”Due le richieste che avanzeremo all’assessora. Prima di tutto la realizzazione di un comitato permanente al Comune per le violenze di genere e il proseguimento dell’operatività degli sportelli aperti nelle sedi delle organizzazioni sindacali e in quelle di tutte le associazioni datoriali che hanno aderito al progetto Fimmini e/è lavoro” .Sarà, inoltre, firmato nel corso della giornata un protocollo d’intesa tra Federfarma, sindacati e associazioni civiche e datoriali che prevede l’inserimento, in tutti gli scontrini delle farmacie di Palermo, del numero antiviolenza e stalking 1522. ”L’inserimento del numero – conclude Pisa, Altavilla e Costa – tende a rendere più facile l’intercettazione dei segnali di violenza e abuso sulle donne dando loro lo strumento per denunciare immediatamente il loro stato di pericolo e, così, la possibilità di essere salvata”. Obiettivo del coordinamento Donne di Cgil, Cisl e Uil sarà anche quella di chiedere l’istituzione presso tutti i Comuni dell’area metropolitana di Palermo delle commissioni di pari opportunità per la presenza del sindacato sul territorio.

Papa Francesco ha risposto ad una lettera inviatagli nei giorni scorsi dai giovani fondatori della testata giornalistica palermitana “Il Mediterraneo 24.it”, che si occupa di temi legati al sociale e agli ultimi.”Mi rallegra il lavoro che fate. Continuate così, andate avanti. Il mondo ha bisogno di sognatori che siano capaci di fare concreti i loro sogni. Prego per voi, per favore fatelo per me”, ha scritto nella sua lettera di risposta il Pontefice.I fondatori della realtà palermitana avevano inviato nei giorni scorsi una lettera a Papa Francesco, per fargli conoscere il proprio impegno nel mondo del sociale. “Il Mediterraneo Scarl” nasce grazie alla vittoria del contest “New Technology for Welfare Lab”, promosso dalla Caritas di Palermo con alcuni uffici della diocesi (Pastorale giovanile e Pastorale sociale e del Lavoro) in collaborazione con il Progetto Policoro. A promuoverla, sono cinque giovani palermitani e del Mali: Bandiougou Diawara, Filippo Passantino, Giuseppe Madonia, Lilia Ricca e Lisa Sanfilippo. Si tratta di giornalisti, webmaster e un giovane mediatore culturale, giunto in Sicilia dall’Africa, che cura le relazioni con le organizzazioni non profit del territorio. Con loro collabora un team di giornalisti e non solo: Maria Stefania Causa, Stefano Edward, Angela Fiaccabrino, Benedetto Frontini, Gaia Garofalo, Alice Marchese, Azzurra Milia, Giorgio Pace, Alessia Rotolo, Yuri Testaverde.IlMediterraneo24.it cerca di colmare con il proprio impegno un vuoto nell’editoria siciliana, unendo le professionalità e scommettendo sulla comunicazione sociale. I promotori dell’impresa sociale e del giornale online hanno scelto di essere vicini alla propria terra e agli ultimi, dando valore, attraverso l’informazione, a tutte quelle persone che quotidianamente, e spesso anche con grandi sacrifici, non lasciano nessuno indietro.

La creazione di un elenco di professionisti psicologi per affiancare l’attività della polizia giudiziaria o per fornire supporto alla magistratura attraverso le attività di consulenza previste dalla legge. È l’obiettivo del protocollo d’intesa triennale firmato dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Palermo, Massimo Russo, e la presidente dell’Ordine degli psicologi della Sicilia, Gaetana D’Agostino. Il protocollo, come si legge nel primo articolo, ha lo scopo di “promuovere rapporti di reciproca collaborazione al fine di migliorare l’attività di raccolta delle ‘sommarie informazioni testimoniali’, attraverso l’individuazione e disponibilità di esperti che utilizzano tecniche, modelli teorici ed operativi dell’ambito psico-forense, in continuo aggiornamento e scientificamente riconosciuti e accreditati”. In quest’ottica, l’Ordine degli psicologi della Sicilia si impegna a garantire, oltre alla lista degli esperti, un ulteriore elenco di psicologi, che per mancanza di esperienza non raggiungono ancora il cut-off necessario indicato dal Consiglio dell’Ordine, che potranno affiancare gli esperti per un periodo di sei mesi al fine di acquisire le specifiche competenze. “Sostenere con attenzione e competenze specifiche il delicato lavoro portato avanti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni – afferma D’Agostino – ci è sembrata essere una risposta necessaria da parte della nostra categoria professionale affinchè la collaborazione ragionata tra psicologi e Procura possa garantire sempre più un’azione qualificata in relazione ai bisogni della giustizia e dei cittadini”. “Un utile protocollo – sottolinea Russo – che valorizza al meglio le competenze e la professionalità dei tanti psicologi impegnati nella complessa attività di tutela e sostegno dei minori e delle persone vulnerabili coinvolti in vicende giudiziarie”.

Un fenomeno ben conosciuto ma che ora viene perseguito nel migliore dei modi. E’ quello dell’ingresso di droga e telefonini all’interno del carcere Ucciardone di Palermo. Il nucleo investigativo regionale Sicilia della polizia penitenziaria, con il coordinamento di Roma, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Palermo, nei confronti di cinque persone, tra cui un agente di polizia penitenziaria già sospeso dal servizio, accusate di corruzione e commercio di sostanze stupefacenti. Fra gli arrestati anche due detenuti. Secondo quanto emerso dalle indagini, condotte insieme agli uomini del Reparto della Casa di Reclusione Ucciardone ‘Calogero Di Bona’, l’agente in servizio presso l’istituto palermitano avrebbe accettato somme di denaro per introdurre uno smartphone e due miniphone all’interno del carcere. I tre cellulari erano destinati a un detenuto condannato dalla Corte di Appello di Palermo per l’omicidio di Andrea Cusimano nell’agosto del 2017. L’agente ‘infedele’ avrebbe ricevuto la somma di 500 euro. La consegna dei telefonini è stata però fermata dall’intervento della polizia penitenziaria che sequestrato i dispositivi. Intercettazioni telefoniche e ambientali hanno anche permesso di acquisire prove sulla vendita di droga all’interno del carcere. Uno degli arrestati avrebbe trattato telefonicamente con un detenuto nel carcere di Augusta la vendita a complici in libertà di una partita di circa 5 chilogrammi di sostanza stupefacente. Droga e telefonini venivano lanciati all’interno del carcere da alcuni complici che si trovavano sulle strade circostanti. Le attività di intercettazione hanno anche svelato l’esistenza di un vero e proprio commercio di miniphone e di sim-card all’interno dell’Ucciardone, con l’esistenza di tariffari sia per l’introduzione tra le mura del carcere sia per la loro successiva rivendita ad altri detenuti. Uno dei detenuti indagati avrebbe promesso all’agente infedele la somma di 1.500 euro per l’introduzione di telefonini in carcere; l’altro avrebbe offerto ad un altro agente una somma di denaro per lo stesso scopo.

Lunedì 17 febbraio a Palermo, presso l’ OMCeO PALERMO di via Padre Rosario da Partanna 22, dalle ore 8:30, si aprirà il convegno “HIGHWAY DIABETES IL PAZIENTE AL CENTRO?”. Si tratta di un progetto che, attraversando 6 regioni, fa ora tappa in Sicilia. Obiettivo dell’Incontro, un confronto tra Istituzioni e massimi esperti del settore su modelli innovativi di cura, senza differenze regionali, nell’accesso all’innovazione, che consentano una migliore aderenza terapeutica per la persona con diabete, un esempio paradigmatico di patologia cronica a gestione complessa (oltre 3.2 milioni di pazienti dichiarano di esserne affetti in Italia, ma con stime che parlano di circa 5 milioni, con un costo per il SSN stimato intorno ai 9 miliardi, una spesa pro capite per paziente più che doppia verso un pari età non malato è causa di 73 decessi al giorno in Italia), per la quale i percorsi di cura debbono essere rivisti. Secondo dati EFPIA solamente le complicanze dovute alla scarsa aderenza alla terapia rappresentano un costo pari al 14% del totale della spesa sanitaria dei Governi Europei, circa 125 miliardi di euro all’anno. In Italia la % di aderenza per i farmaci antidiabetici del 63%(OsMed 2015) e questo comporta il raddoppio nel numero di ricoveri ospedalieri e dei costi del trattamento del diabete per il SSN, un aumento di circa 6 giorni ogni anno di assenza dal lavoro e un aumento del 30% della mortalità per tutte le cause (dati SID). Tra i fattori che impattano fortemente sull’aderenza terapeutica vi è il tema delle differenze regionali nell’accesso a farmaci, presidi e servizi per il diabete. In questi ultimi 10 anni infatti, le innovazione farmacologiche e tecnologiche hanno fornito strumenti che sono in grado di cambiare l’evoluzione della malattia, restituendo una qualità di vita decisamente superiore. Questo rende necessario un cambio di prospettiva, secondo una visione olistica piuttosto che per silos di spesa, sulla realizzazione, sul monitoraggio e sulla successiva valutazione dei percorsi di cura.

L’assemblea dei soci della GESAP (Citta’ metropolita di Palermo, Comune di Palermo, Camera di commercio di Palermo ed Enna, Comune di Cinisi, Sicindustria, Unione provinciale Agricoltori, Federazione regionale Agricoltori), la societa’ di gestione dell’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo, ha designato i nuovi componenti del Consiglio di amministrazione della societa’. In quota Citta’ Metropolitana di Palermo sono stati indicati Giovanni Scalia e Cleo Li Calzi; per il Comune di Palermo Francesco Randazzo e Domenico Cacciatore, mentre per la Camera di commercio Alessandro Albanese, presidente dell’ente camerale. Successivamente, nella prima seduta del nuovo Consiglio di amministrazione e’ stato nominato presidente Francesco Randazzo al posto di Tullio Giuffre’. Giovanni Scalia e’ stato confermato amministratore delegato. Il vicepresidente, espressione della Camera di Commercio, e’ Alessandro Albanese. Riconferma anche per il consigliere Cleo li Calzi, con delega all’innovazione e pari opportunita’, e il giovane avvocato Domenico Cacciatore. “Viene garantita la continuita’ di un cammino di crescita e sviluppo – afferma il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – di quella che rimane un’azienda di eccellenza a partecipazione pubblica, a servizio dell’intera Sicilia, al servizio della promozione turistica e della cultura dell’accoglienza”.

La Sicilia è sempre più strategica per Alitalia, che nei tre mesi estivi ha fatto volare circa un milione di passeggeri sulle rotte da e per la più grande isola italiana. Lo rende noto la Compagnia aerea, sottolineando in una nota che ai tradizionali voli che collegano Catania e Palermo con Roma e Milano Linate, si sono aggiunte quest’estate le linee nazionali per Bologna, Verona e Venezia, internazionali per Mosca e San Pietroburgo e l’ampliamento del network con i collegamenti domestici verso gli aeroporti siciliani di Comiso, Trapani, Lampedusa e Pantelleria. “A conferma del ruolo rilevante che la SICILIA ricopre nel disegno delle rotte – prosegue la nota -, attualmente Alitalia garantisce una mobilita’ per la comunità siciliana verso gli aeroporti di Roma, con connessioni verso destinazioni nazionali e internazionali di tutto il network della Compagnia, e Milano. Ben 256 sono i voli settimanali Alitalia da e per Catania e 196 quelli da e per Palermo. Nelle quattro direzioni – Catania-Roma, Catania-Milano, Palermo-Roma, Palermo-Milano – i biglietti sono in vendita a partire da 39 euro a tratta, tasse incluse”. “Storicamente – conclude la nota – Alitalia ha sempre puntato sui voli da e per la Sicilia, fin dalla sua fondazione. Il primo volo della compagnia, il 5 maggio 1947, fu proprio un Torino – Roma – Catania, operato con aereo Fiat G-12, con diciotto passeggeri a bordo”.

Palermo bianca. Nevica sulle alte quote

Il traffico crocieristico in Italia va incontro ad una netta ripresa e dalla Sicilia per il settore crociere c’è l’impegno a qualificare i porti all’altezza della domanda di crociere. La notizia arriva dal “Seatrade Cruise Global”, che si è concluso giovedì in Florida. La Cemar Agency Network di Genova ha diffuso le previsioni, con il presidente Sergio Senesi che in particolare si è soffermato sull’aumento del traffico crocieristico nei porti dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Palermo, Trapani e Porto Empedocle: “Le previsioni di Cemar per il 2018 – ha detto il presidente dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti – ci danno grande soddisfazione. Indicano, infatti, 570.000 passeggeri nei nostri tre scali, di cui 534 mila solo a Palermo con un aumento di oltre il 16% rispetto allo scorso anno – quando i crocieristi sbarcati in città erano stati 459.229 – e quindi ben oltre la percentuale complessiva italiana che si assesta al +7,30%. Il nostro lavoro, avviato sei mesi fa con un’operazione di riqualificazione e pianificazione, ha corso tanto, fino ad arrivare alla fase di progettazione, partendo, non dimentichiamolo, da una situazione davvero sconfortante”. Ha continuato Monti: “Questi dati sono un incoraggiamento alle azioni portate avanti, all’impegno profuso, e un’iniezione di entusiasmo per proseguire la nostra marcia verso l’obiettivo di rendere i porti all’altezza dei rispettivi territori. Iniziando dalla prossima demolizione dei silos e dall’adeguamento del molo Vittorio Veneto a Palermo, fino alla realizzazione di un piccolo terminal a Trapani e alla riqualificazione della stazione marittima”.