Palermo

I luoghi in cui ha vissuto e si è rifugiata Santa Rosalia diventano un percorso turistico religioso. Si chiama “Itinerarium Rosaliae” ed è stato finanziato dall’assessorato regionale all’Agricoltura. Si muove lungo oltre 180 km di sentieri, praticabili a piedi, in bici o a cavallo, e attraversa 3 riserve naturali (Ficuzza, Serre della Pizzuta, Monte Pellegrino), il Parco dei Monti Sicani e 14 Comuni, collegando il Santuario di Santa Rosalia di Monte Pellegrino e l’Eremo di Santo Stefano di Quisquina. Pellegrini e turisti potranno orientarsi lungo il sentiero attraverso una ‘app’ che fornirà anche dettagli sui punti ricettivi e sugli eventi promossi nel territorio. E’ stato realizzato anche un video, in italiano e in inglese, che racconta il cammino della Santa. Il filmato, descrive il valore religioso, monumentale e naturalistico dell’ “Ininerarium Rosaliae”.

La mostra “Tormenti e incanti” dedicata al pittore Antonio Ligabue resterà aperta fino a domenica 18 settembre a palazzo Reale, sede dell’Assemblea regionale siciliana. Il presidente e il direttore generale della Fondazione Federico II, Giovanni Ardizzone e Francesco Forgione, hanno deciso di prolungare la permanenza delle opere nella Sala Duca di Montalto visto il successo con cui è stata accolta l’esposizione. Sono 195mila le persone che dal giorno dell’inaugurazione, il 19 marzo, hanno visitato la mostra promossa in collaborazione con la Fondazione Museo Antonio Ligabue di Gualtieri. “I dati – afferma il presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II, Giovanni Ardizzone – ci danno ragione e confermano un vero e proprio boom, con un aumento di visitatori soprattutto ad agosto. Si conferma così vincente la formula del biglietto unico tra Palazzo Reale e offerta culturale in un luogo che da un anno è stato anche dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità”. Per informazioni e costi si può consultare il sito web della Fondazione Federico II (www.federicosecondo.org<http://www.federicosecondo.org>), quello dedicato alla mostra (www.ligabueapalermo.it) o la pagina Facebook (antonioligabueapalermo.it).

Palermo oggi ricorda Libero Grassi, l’imprenditore ucciso da Cosa Nostra per essersi ribellato al pizzo. Mattinata dedicata alle celebrazioni. Alle 7.45, in via Alfieri si è tenuta una cerimonia a cui ha partecipato anche il presidente del Senato Pietro Grasso, insieme e ad altre autorità politiche e militari. A metà mattina si è svolta la cerimonia di intitolazione del giardino di piazza Caboto alla vedova Pina Maisano, scomparsa lo scorso giugno. In serata Rai1 trasmetterà la docufiction sull’imprenditore ‘Io sono Libero’ che sarà proiettata anche alla Biblioteca comunale di Casa Professa.

“Mi rivolgo anche a tutte le autorita’ che governano questo territorio. L’autorita’ c’e’ per far crescere, avere autorita’ significa far crescere gli altri. Impegniamoci, impegnatevi con tutto voi stessi per Palermo. Perche’ a Palermo si senta la giornaliera vicinanza dello Stato, perche’ nel quotidiano si sperimenti la positivita’ di una presenza che garantisca il diritto, che difenda la giustizia, che soccorra il debole, che stronchi gli intrecci perversi tra amministrazione pubblica e malavita, tra politica e mafia, tra potere e corruzione. La fede in Gesu’ e l’esercizio corrotto del potere sono incompatibili. E tutta la nostra Citta’, ma soprattutto noi come Chiesa dobbiamo prenderne atto in maniera forte, e convertirci”. Cosi l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, nel discorso alla citta’ in occasione del Festino di Santa Rosalia.

Un morto e un ferito a Borgo Nuovo, quartiere popolare di Palermo. Secondo una prima ricostruzione, durante una lite condominiale un uomo, Francesco Lo Monaco, ha ucciso con un colpo di pistola Vincenzo Barbagallo, 68 anni, e ha ferito gravemente il figlio dell’uomo, Domenico, di 48 anni.
Cosi come rilevato dai carabinieri, intervenuti sul posto, la lite sarebbe scoppiata intorno alle 13, per banali questioni condominiali. Sembra infatti che la scintilla che ha provocato la tragedia sia stato il gocciolare dei vestiti stesi al piano di sopra, cosa che avrebbe dato fastidio a Lo Monaco. I rapporti tra le due famiglie erano molto tesi da tanto tempo. Oggi, dopo l’ennesima lamentela, la tragedia: Lo Monaco è intervenuto e ha sparato a sangue freddo due colpi, che avrebbero ucciso Barbagallo e ferito il figlio. I militari sono riusciti a recuperare l’arma che avrebbe sparato i colpi, fermando Lo Monaco e trasportandolo, insieme al fratello, che si trovava già in regime dei domiciliari, al comando provinciale dei carabinieri. L’uomo avrebbe tentato di disfarsi della pistola quando ha sentito i carabinieri arrivare in casa, ma non avrebbe fatto in tempo. Sull’omicidio indagano i militari, in collaborazione con la polizia.

Palermo: oggi sit in in piazza della Memoria. Mondo della cultura, università e politica si sono uniti nel sottoscrivere un appello affinché Luca Casarini possa scontare la sua pena ai servizi sociali piuttosto che agli arresti domiciliari come stabilito dal tribunale di sorveglianza. Casarini è stato condannato a 3 mesi per aver occupato nel 2003 un’immobile sfitto da anni, attuando un progetto di autorecupero. “Riteniamo che la condanna a tre mesi di detenzione domiciliare, col divieto assoluto di comunicare con l’esterno, negando la possibilità di commutare la pena nell’affidamento ai servizi sociali, sia del tutto sproporzionata”, si legge nell’appello che sta circolando sui social. “Così come riteniamo inaccettabile l’allusione che la Questura di Palermo fa ad un possibile legame tra il suo attivismo politico e la criminalità, organizzata e non, sapendo che in questa città criminalità organizzata significa Mafia”. Oggi in piazza della Memoria, presso il tribunale di Palermo, si terrà un sit in promosso da familiari, compagni e amici di Casarini.