Richetti

“Sulle questioni piu’ delicate, piu’ difficilmente realizzabili, stanno annacquando un po’ i contenuti della proposta. Si parla di aliquote fisse invece che la flat tax, e mi chiedo, rispetto alla situazione attuale, cosa cambi sulla fiscalita’. Si parla di un reddito di cittadinanza che non si realizza fino a quando non c’e’ la riforma per i centri per l’impiego. Mi pare che gradualmente ci sia la consapevolezza che tutto cio’ che si era promesso costituisce indebitamento importante e quindi si alleggerisce, e cio’ che puo’ diventare bandiera viene messo come contenuto principale. È una feroce operazione di potere, questo e’ evidente”. Lo ha detto a Sky TG24 Mattina il responsabile della comunicazione del Pd Matteo Richetti, in merito all’accordo di governo tra M5S e Lega. Rispondendo alla domanda se il Pd abbia fatto bene a interrompere il dialogo con il M5S per la formazione di un nuovo esecutivo, Richetti ha spiegato: “La discussione di questi giorni sembra sempre piu’ una discussione tra aziende che devono costruire un piano industriale e non una discussione tra forze politiche che devono condividere un’alleanza su valori e proposte. Anche questo e’ un elemento che allontana la nostra parabola politica, che spero sia di ripresa al piu’ presto, da quello che stiamo vedendo”.

“Io faccio il tifo per la democrazia. Sempre. Anche quando fa vincere gli avversari. È per questo che, anche se non stiamo parlando del mio partito, il tramonto del confronto dentro al movimento 5 stelle e’ una brutta, pessima notizia. Cinque (dico 5) giorni di serrata campagna elettorale. Non ci si presenta con un programma ma solo con la faccia e il nome del candidato. Voto tizio o caio: ma per fare cosa? Con quali proposte. Voto on line senza sapere chi vota? In quanti? Trasparenza? Ed ora la ciliegina: il candidato e’ uno solo: senza programma, senza squadra, senza niente. C’erano due possibilita’: o loro cambiavano la politica o la politica cambiava loro. In peggio. Decisamente in peggio”. Cosi’ Matteo Richetti, portavoce nazionale del Pd, in un post su Facebook.

“Il dato della disoccupazione sotto l’11 per cento e’ di particolare importanza. Siamo consapevoli che le statiche non risolvono le cose, ma responsabilita’ e serieta’ ci portano sulla giusta strada. La politica deve stare sulle cose concrete”. Lo ha detto il portavoce della segreteria Pd Matteo Richetti, a margine di un’iniziativa dedicata alla ‘generazione Millennials’. Il governo Gentiloni si é impegnato sul fronte della crescita e della lotta alla disoccupazione. Le forze di opposizione contestano queste cifre soprattutto sul piano dei contratti che sarebbero a tempo determinato.