Roma

Il tribunale di Roma ha condannato Salvatore Buzzi a 19 anni di reclusione al termine del processo a mafia capitale, 20 anni per Massimo Carminati, 11 per Luca Gramazio, ex capogruppo del Pdl in Comune. A 19 imputati del processo a mafia capitale cade l’accusa di associazione mafiosa, tra cui i presunti capi Carminati e Buzzi. Per l’ex capo dell’assemblea Capitolina Mirko Coratti (Pd) 6 anni di reclusione. Luca Odevaine, ex responsabile del tavolo per i migranti, è stato condannato a 6 anni e 6 mesi. Undici anni per il presunto braccio destro di Carminati, Ricardo Brugia, 10 per l’ex Ad di Ama Franco Panzironi. L’ex minisindaco del municipio di Ostia, Andrea Tassone è stato condannato a 5 anni.
Tre assoluzioni: si tratta di Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero, per i quali la Procura aveva chiesto 16 anni di carcere, e l’ex dg di Ama Giovanni Fiscon, per il quale erano stati chiesti 5 anni. Rispetto alle richieste della Procura che aveva proposto per tutti gli imputati 5 secoli di carcere, i giudici della decima Corte presieduta da Rosanna Ianniello hanno inflitto oltre 250 anni di carcere. I giudici hanno detto che “la mafia a Roma non esiste, come andiamo dicendo da 30 mesi” ha detto l’avvocato di Massimo Carminati, Giosuè Naso.

Lunedi 26 giugno il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, aprirà a Roma lo Women’s Forum sul ruolo delle donne per rivitalizzare un’Europa di pace e prosperità in occasione dei sessant’anni dalla firma dei Trattati di Roma. L’evento si terrà a Villa Medici e proseguirà martedì 27. Sarà un’occasione di dibattito sul ruolo chiave delle donne per rilanciare l’Unione europea. Tra i temi trattati, il loro ruolo nel mondo delle imprese e dell’economia, nell’accesso ai finanziamenti, nella sfida ai cambiamenti climatici, e per lo scambio culturale ed una società aperta e tollerante. L’unità nella diversità, il dialogo, l’apertura, la tutela dei diritti, la solidarietà, sono parte integrante dell’identità europea. Su questi valori, con al centro la dignità e la libertà della persona, è stata costruita la nostra Unione. I cittadini si aspettano un’Europa unita, capace di promuovere questi valori nel mondo e dare risposte su immigrazione, sicurezza, disoccupazione, cambiamenti climatici. Per rilanciare questa Europa è fondamentale il ruolo delle donne. A Roma ci saranno oltre 200 opinion leader della politica, dell’economia, della cultura, della scienza e dei media provenienti da tutta Europa e dai Paesi del Mediterraneo. Donne come le Presidenti della Repubblica di Malta e dell’Estonia, Marie-Louise Coleiro Preca e Kersti Kaljulaid, la presidente della Rai Monica Maggioni, ma anche personalità come il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il vicepresidente della Bei Ambroise Fayolle, l’Ad di Banca Intesa Carlo Messina e di Edison Marc Benayoun, il presidente Emea, di Alphabet e di Google, Carlo d’Asaro Biondo, e il presidente dell’Enea, Federico Testa.

“E comunque i video di Francesco Totti, del suo saluto, del passaggio della fascia di capitano emozionano anche uno come me che non e’ e non sara’ mai romanista. Immagino adesso i soliti commenti: ‘ah, con tutti i problemi che ha l’Italia, questo parla di Totti’. Critichi pure chi vuole criticare ma la magia dello sport e’ la condivisione delle emozioni, non solo i risultati”. Lo dice Matteo Renzi con un post su Facebook. “E nel calcio le bandiere sono sempre meno ma segnano la storia: ricordo ancora- aggiunge Renzi- le mie lacrime di bambino per Giancarlo Antognoni. Totti e’ stato una grande bandiera e le emozioni di ieri all’Olimpico sono straordinarie. Sono emozioni giallorosse, e’ ovvio. Ma non si offendano i romanisti: sono emozioni che hanno anche i colori di un’intera generazione, la nostra. Il calcio e’ bello anche per questo. Onore a Francesco Totti, viva le bandiere del calcio”.

Alex Del Piero e la gestione di Francesco Totti. L’ex numero 10 della Juventus, ora commentatore tv, ne ha parlato al programma ‘Un Giorno da Pecora’, su Rai Radio1. Il 28 maggio verra’ a vedere Roma-Genoa all’Olimpico, per quella che sara’ probabilmente l’ultima partita di Francesco Totti? “Si’, sono in ballo per tornare in Italia, ma forse dovendo lavorare e’ probabile che la segua da Milano. Sono venuto a Roma per la partita con la Juventus e ho salutato Francesco”. Chi e’ stato piu’ forte tra lei e Totti? “Io divido i calciatori in fasce. Lui e’ nella prima fascia – ha detto Del Piero a Radio1 – tra i campioni che ti regalano emozioni”. Le e’ spiaciuto il modo in cui Totti e’ stato ‘trattato’ da Luciano Spalletti? “Mi dispiace che questa storia abbia avuto vari momenti tristi, pero’ cosi’ e’ andata. La verita’ la sanno Totti, Spalletti, la societa’, e solo loro possono rispondere a certe domande”. Alex Del Piero farebbe giocare Totti nell’ultima partita di campionato tra Roma e Genoa, anche se fosse decisiva per la Roma? “Certo – ha affermato Del Piero a Un Giorno da Pecora – ovviamente si'”. Poi del Piero ha anche parlato della ‘sua’ Juve in finale Champions: “Faccio sempre il tifo per la Juve, il mio cuore e’ bianconero e per la finale di Champions League spero in una vittoria. Lo spero col cuore ma anche con la testa, perche’ la Juve oggi ha uno stato di forma ed una consapevolezza tale da poter battere il Real Madrid, ha le sue stesse chance”. Se dovesse consigliare un giocatore da comprare alla Juventus? “Dopo aver fatto una grande campagna acquisti con degli stranieri mi auguro che la Juve possa continuare con gli italiani, come ha sempre fatto”. Quali sono gli italiani che vorrebbe comprare? “Ci sono tanti giovani forti – conclude l’ex numero 10 bianconero – come Belotti o Insigne, ma non credo che ne’ Torino ne’ Napoli glieli venderebbero…”.

“Bisogna fare molta attenzione, perche’ una politica che ha la pretesa e l’arroganza di portare i rifiuti di Roma in altri comuni puo’ far scattare una rivolta di chi e’ contrario”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, intervenendo ad un convegno alla Camera di Commercio di Roma.

“Io sono molto contento della iniziativa, a prescindere da chi pulisca. Grazie alla nostra iniziativa in due o tre giorni siamo riusciti a ottenere la mobilitazione straordinaria dell’Ama e questo è un fatto molto positivo”. Lo ha detto Roberto Giachetti (Pd) su Facebook, partecipando all’iniziativa delle Magliette gialle davanti a una scuola di Monte Spaccato, a Roma. “Ora vediamo quanto ci sarà costata questa mobilitazione straordinaria dell’Ama. Il problema è che si dovrebbe garantire quotidianamente la pulizia della città, e non soltanto quando si mobilita il Partito democratico. Abbiamo pensato che annunceremo tutte le settimane i luoghi dove le magliette gialle andremo a pulire – continua – così magari riusciremo a ottenere di ripulire tanti posti che non sono stati coperti dalla mobilitazione straordinaria di Ama”. “Io sono contento, ho girato molti posti e visto molti cittadini che si impegnano. Speriamo che al nostro contributo si aggiunga quello della politica – da parte di questa amministrazione – sulla gestione dei rifiuti con proposte adeguate per ottenere risultati che finora non abbiamo visto” conclude Giachetti.

“Per risolvere il problema dei rifiuti dobbiamo risolvere il problema della politica, che sui rifiuti ci ha vissuto per cinquant’anni. Discariche e inceneritori sono la manna della politica di oggi, e noi abbiamo interrotto questo corto circuito”. Così Beppe Grillo sul suo blog.”La produzione dei rifiuti va ridotta, e lo faremo. Ma esistono già delle tecnologie che possono aiutarci – prosegue – A Barcellona c’è uno dei più grandi separatori di immondizia, non brucia niente, separa le materie prime dalle secondarie e poi vende alluminio, carta, vetro, plastica. L’immondizia diventa una risorsa”.

La criticita’ in cui versa la gestione dei rifiuti a Roma richiede meno proclami e piu’ risposte immediate. Serve un Piano Rifiuti concreto ed affidabile. Devono essere individuate le cause e definite le soluzioni, tracciando un percorso serio e monitorabile e definendo le misure da adottare nel quadro della sostenibilita’ ambientale, economica e sanitaria e tenendo conto degli impegni che ci attendono, si legge in una nota del Wwf. “Con questo spirito lo scorso ottobre il Wwf Lazio aveva presentato un documento con il quale si stimavano le potenzialita’ e le opportunita’ derivante da una corretta gestione dei rifiuti a Roma verso un’economia circolare – dichiara Andrea Filpa Delegato Wwf Italia per il Lazio – e a tale scopo si consigliava una ristrutturazione dell’Ama per farla divenire uno strumento capace di guidare una simile svolta. Nel quadro romano, infatti, manca un soggetto a cui assegnare un simile compito”. L’Ama non e’ attualmente in grado di adempiere agli impegni oggi attribuiti. Insufficienza e inefficienza di mezzi, indisponibilita’ di impianti, qualificazione del personale, coordinamento con le altre strutture di governo del territorio sono solo alcune delle cause della sua scarsa resa. E’ difficile immaginare che Ama, in assenza di sostanziali mutamenti – possa assolvere a compiti ambiziosi come quello di traghettare Roma verso l’economia circolare. La situazione, peraltro, e’ aggravata dal fatto che il comparto economico connesso alla gestione dei rifiuti e’ strutturato solo per procedere all’incenerimento e/o allo smaltimento in discarica dei rifiuti. In questo deserto infrastrutturale, pur apprezzando la buona volonta’ della nuova amministrazione, il Wwf Lazio non ritiene sufficiente il piano adottato dal comune, perche’ non riesce ad incidere sui fattori che oggi frenano un simile sviluppo. Mancano azioni capaci di cambiare il modello economico, di promuovere iniziative alternative all’incenerimento e alla discarica, di sostenere la formazione di nuovi profili professionali e quindi di iniziative innovative. Il caso di Pomezia conferma questo quadro. Non basta fare la raccolta differenziata, se poi il materiale non trova uno sbocco. Il Wwf Lazio, pertanto, auspica che la Regione e la Capitale dialoghino ed uniscano le proprie forze per: – armonizzare i piani e programmi gestionali, puntando su impianti di riciclo, recupero e compostaggio, che risultano carenti nel territorio; – non sprecare ulteriori risorse in nuovi impianti di incenerimento, in quanto esiste gia’ sufficiente capacita’ impiantistica rispetto agli impegni previsti dalla legge; – promuovere la ricerca, spin off e la formazione di nuovi profili professionali sulla prevenzione e gestione dei rifiuti; – riordinare le tasse, tariffe, gli incentivi e i disincentivi sui rifiuti al fine di rendere sempre meno economico lo smaltimento e l’incenerimento; – di aprire un focus sui rifiuti da costruzione e demolizione al fine di combattere lo smaltimento illecito, nonche’ sulla frazione organica garantendo sbocchi al compost e sulle plastiche, in particolare per contrastare il fenomeno della sua diffusione nei mari.

Dal ministero dell’Ambiente c’è preoccupazione per i rifiuti che invadono Roma, mentre il Comune e la regione Lazio continuano a discutere sulla realizzazione degli impianti di smaltimento. “Rischiamo di andare in emergenza. Questo e’ un problema reale”, lo ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ieri, intervistato dal Tg2 Rai. “Ad oggi neanche un sacchetto dei rifiuti viene smaltito nel comune di Roma, intollerabile, puo’ essere una situazione di emergenza, non la normalita’”. Per il sindaco Virginia Raggi esiste la soluzione: “La Regione Lazio sblocchi tutte le richieste di autorizzazione fatte da più di 10 mesi”, ha detto Raggi durante la trasmissione ‘Porta a Porta’ in onda su Raiuno. “La Rida ambiente di Aprilia, società di smaltimento dei rifiuti – ha spiegato – con una lettera di oggi (ieri, ndr) dice che a distanza di circa 10 mesi la regione Lazio non ha ancora autorizzato l’apertura di un nuovo impianto”. Pronta la risposta del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ieri ha dichiarato al Tg2: “Roma Capitale ci dica quali impianti servono, dove li vuole fare, e noi ovviamente aiuteremo e faremo di tutto perche’ queste procedure vadano avanti piu’ rapidamente possibile”.

Grandi ascolti ieri sera per il derby romano di Coppa Italia trasmesso in prima serata su Rai1: la partita Roma-Lazio con 5 milioni 845 mila telespettatori pari ad uno share 21.8% è risultata il programma il più visto del prime time. Bene su Rai2 “Made in Sud”, 7.8% di share e 1 milione 644 mila spettatori, e #cartabianca che ha segnato su Rai3 il 4.4% di share con 1 milione 006 mila telespettatori. Continua su Rai1 il successo de “L’eredità” nell’access prime time con il 26.7% di share e 4 milioni 735 mila spettatori. Sempre bene sia “Rai dire nius” su Rai2 con 2 milioni 111 mila spettatori (7.7%) che “Gazebo social news” su Rai3 con 1 milione 500 telespettatori (6.3%). Molto seguita come al solito l’informazione Rai. Il Tg1 delle 20 è stato visto da 5 milioni 612 mila persone pari al 25.18%. Il Tg2 delle 13 ha raccolto 2 milioni 399 mila spettatori e uno share del 17.53%. Il Tg3 delle 14 ha raggiunto il 12.17% di share e 1 milione 757 mila spettatori. Le edizioni regionali della Tgr delle 14 sono state seguite da 2 milioni 639 mila telespettatori pari ad uno share del 17.41%. Netta vittoria delle reti Rai in prima serata con 10 milioni 775 mila spettatori e uno share del 40.22%. Rai vince anche il confronto nell’intera giornata con il 36.82% di share pari a 3 milioni 632 mila spettatori.