Salvini

Sempre più netta e conflittuale la posizione del leader della Lega contro l’Islam, senza quelle differenziazioni che sarebbero necessarie e che fanno il gioco di chi ha interesse a che si faccia di tutta l’erba un fascio. E cosi Salvini, dalle colonne de La Stampa, vuol mettere fuorilegge l’Islam “perche’ ha un’idea della vita vecchia, arrogante e pericolosa. L’Islam non e’ una religione. E’ uno stile di vita incompatibile con il nostro. L’immigrazione incontrollata dei musulmani e’ il vero, grande pericolo per le nostre liberta’. Aveva ragione il cardinale Biffi quando diceva che, se vogliamo integrarli davvero, meglio far entrare solo immigrati cristiani”. Dichiarazioni che non mancheranno di provocare reazioni e polemiche. Ma forse, al di la’ dei suoi convincimenti, è proprio quello l’obiettivo di Salvini, che cerca di rimarcare le differenze tra l’identità del suo partito e le altre forze del centrodestra alle prese con vari problemi di linea politica.

“Siccome quel genio del premier ha detto ‘se perdo, me ne vado a casa’, allora voto No con due mani”. Lo dice a Qn il leader della Lega Matteo Salvini a proposito del referendum aggiungendo che “e’ vergognoso che Renzi non abbia ancora fissato una data”, “per me, comunque, lo puo’ fare anche a Capodanno, tanto vincono i No”. In questo caso, sottolinea, “si va alle urne con il sistema elettorale che c’e’: Renzi e’ il terzo presidente del Consiglio abusivo dopo Letta e Monti. Non e’ ipotizzabile un quarto governo non eletto; altrimenti, portiamo gli italiani a Roma e non li facciamo piu’ uscire da casa finche’ non si va a votare”. A Stefano Parisi che propone un’assemblea costituente per chiudere il capitolo riforme Salvini risponde che prima si vota dopo il referendum e, “se si vuole, contemporaneamente si eleggono anche i costituenti che cambiano in maniera seria la Costituzione, senza pero’ Verdini, Alfano, Cicchitto e tutti gli altri”. “Il mio obiettivo”, dice Salvini, “e’ vincere per cambiare, non eleggere tanti deputati e non contare un accidenti”. “Vado con Forza Italia e Fratelli d’Italia. Chi, come Alfano, governa con Renzi non governera’ con me”. “Parisi non e’ un problema. Intanto, e’ una roba interna a Forza Italia. E poi abbiamo giocato e perso insieme la battaglia per il comune di Milano. Quella battaglia la rifarei: in consiglio, per dire, sediamo vicini. Pero’ un conto e’ gestire una citta’, un conto avere un’idea di Paese. Il mio rapporto con lui puo’ essere positivo, ma non puo’ pensare di imbarcare anche chi ha cambiato casacca nella coalizione”.

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, acerrimo avversario politico della Lega e di Salvini, commenta le parole del leader leghista Matteo Salvini sulla presidente della Camera Laura Boldrini “Sono parole che non mi sorprendono. Credo che quando parli dimostri tutti i libri che hai letto e i film che hai visto. Quando parla Salvini si capisce che nessun paese del mondo ambisca ad avere un leader come Salvini, lui è il leader della bambole gonfiabili”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nel corso della trasmissione radiofonica “Radio Anch’io”. Il ministro degli Interni si riferisce alle parole del leader leghista all’indirizzo della presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini.

Il turpiloquio di alcuni politici sia un motivo piu’ che sufficiente per non votare ne’ loro né il partito cui appartengono. Non si tratta di una battaglia che deve essere condotta sul fronte delle appartenenze politiche ma in nome del rispetto dei fondamentali della civiltà democratica e della dignita’ della persona. Dare della ‘bambola gonfiabile’ al presidente della Camera é inaccettabile, anche e soprattutto per chi, come il sottoscritto, non stima né apprezza l’azione di Laura Boldrini. Le parole di Matteo Salvini sono da condannare in modo assoluto. Lo stesso si può dire per il linguaggio offensivo del senatore del M5S Michele Giarrusso che ha invitato al suicidio il collega giornalista Davide Camarrone colpevole di avere legittimamente criticato Luigi Di Maio per la sua infelice uscita sulla lobby dei malati di cancro. Si é già raggiunta la deriva linguistica propria del populismo e della sua demagogia. Non importa chi pronunci queste parole cariche di odio e di insulti: venga emarginato dalla decenza politica. Non c’é tempo da perdere. Ne va della pace sociale, della libera espressione del proprio pensiero, e del rispetto tra le persone. Serve una conventio ad excludendum tra tutti i partiti, a danno dei facinorosi del linguaggio politico.

“Ministro Alfano, faccia una cosa giusta: dimissioni. Non per l’assunzione del fratello alle Poste o per quello che avrebbe fatto il padre, ma per la sua totale incapacita’ di difendere i confini e la nostra sicurezza, i cittadini italiani e le stesse Forze dell’Ordine. #angelinoacasa”. Cosi’ il leader della Lega Nord Matteo Salvini su Facebook. Sulla stessa lunghezza d’onda il M5S ‘Alfano si dimetta oggi stesso. Poste Italiane SpA sta per Poste Società Italiane per Alfano? Le intercettazioni telefoniche inchiodano letteralmente il ministro degli Interni del Governo Renzi. Tra il padre che invia 80 curriculum alle Poste e l’assunzione del fratello del ministro nella stessa società, dovrebbe rassegnare oggi stesso le dimissioni”. Lo dichiarano i capigruppo M5S di Camera e Senato, Laura Castelli e Stefano Lucidi. “Tra l’altro – continuano – il caso dell’assunzione del fratello di Alfano fu denunciato nel 2013 dal Movimento 5 Stelle in una interrogazione a prima firma Andrea Coletti, che non ha mai avuto risposta” continuano Castelli e Lucidi. “Chiediamo le immediate dimissioni del ministro degli Interni, se vuole per chiederle siamo pronti ad inviare una raccomandata senza ricevuta di ritorno tramite “Poste Società per Alfano”…”.

Giorgia Meloni e Matteo Salvini a Parma per il cantiere del nuovo centrodestra. “Noi dobbiamo immaginare un modello nostro. Manca una forza politica che difenda l’interesse degli italiani e penso che lo debba fare il centrodestra, che è nel suo Dna. Non funziona più il gioco quando ci si trova a fiancheggiare il governo Renzi, di un burattino che non rappresenta gli interessi del popolo italiano”. Così la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, arrivando al convegno ‘Il cantiere: il Paese che vogliamo’ organizzato dalla Lega Nord, a Parma. Ribatte Matteo Salvini ‘Il centrodestra deve guardare avanti e non guardare indietro. Mi rifiuto di offrire agli italiani il dibattito stucchevole sulle primarie, sulla leadership, su Mastella, su Fini, su Casini. Guardiamo avanti”.

Si susseguono le reazioni contro la frase di Salvini, condannata in modo bipartisan da esponenti del centrodestra e del centrosinistra.  Cosi si era espresso il leader della Lega su facebook “Una ragazza e’ stata sequestrata e violentata per una notte in un casolare della Valdichiana (Arezzo) da tre immigrati nordafricani. Tre ‘risorse’ boldriniane da castrare, chimicamente. Forse dovevo nascondere la notizia, senno’ mi dicono ‘sciacallo'”. Ettore Rosato, presidente dei deputati Pd replica cosi a Salvini “L’episodio di violenza contro una ragazza in Valdichiana e’ gravissimo. Ci auguriamo che le forze dell’ordine assicurino i responsabili alla giustizia al piu’ presto e che la pena sia adeguata, come le recenti norme consentono. Ma nemmeno questo giustifica la speculazione di Salvini contro la Presidene Boldrini. Niente di nuovo purtroppo. Non puo’ essere leader chi, offendendo anche le istituzioni, continua a sfruttare fatti gravi per propaganda violenta, populista e razzista”.

Tra la Lega e i grillini non un’alleanza organica e strutturata ma una convergenza sull’obiettivo comune di Roma. C’è’ chi lo ha definito un asse populista, sebbene ‘informale”. Ne parla il segretario del Carroccio Matteo Salvini che, in un’intervista a ‘La Repubblica’ sui ballottaggi cita “una convergenza che sta in un obiettivo comune, ma nulla di concordato”. Si tratta, spiega, più che di un’alleanza “una possibilità di cambiare. Se l’obiettivo è avere amministrazioni diverse rispetto a quelle del Pd che hanno governato male, penso sia logico che noi votiamo i loro candidati e viceversa”. “Ci uniscono onestà, pulizia e trasparenza, le tematiche ambientali, le critiche all’Europa e il no all’euro. Ma la loro posizione sull’immigrazione -specifica- è confusa, a essere generosi”.

Di sicuro c’è solo una fotografia che li ritrae insieme. Sembra una photo opportunity, di quelle che hanno un significato in se’, a prescindere dal valore e dai contenuti specifici e della ragione dell’incontro. Salvini ha fatto di tutto per rendere nota la stretta di mano con il magnate americano, candidato dei Repubblicani alla Casa Bianca. Ma Trump ora precisa che la realtà è un’altra, che lui non voleva incontrarlo. Salvini da parte sua replica che si conoscono eccome, che l’incontro era prefissato e che vi sarebbero delle mail a dimostrarlo. A chi credere? Di sicuro uno dei due dice il falso. Forse Trump non ha più alcuna convenienza politica nell’associare il suo nome ad uno dei leader populistici d’Europa, o forse l’interesse è più di Salvini ad accreditarsi come sostenitore di un candidato alla presidenza USA, al di là di un incontro occasionale. In ogni caso, deve far riflettere come, la nostra epoca, in cui l’apparenza prevale sull’essenza delle cose, la politica non faccia eccezione. Anzi.

 

‘Napolitano e Renzi sono responsabili del genocidio degli italiani. Sono loro i razzisti contro di noi. Scherzano con il fuoco. Avere in Italia milioni di persone impaurite e precarie, con lavori che durano una settimana a quattro euro all’ora e con migliaia di immigrati pronti a prendere il posto degli italiani che alzano la testa sostanzialmente è un genocidio. Un genocidio di chi vive in questa Penisola. Responsabili sono i Renzi, gli Alfano, le Boldrini, i Napolitano, le Fornero”. Mentre “dell’esistenza di Mattarella non si accorge nessuno”. E ancora il leader leghista “Con Giorgio Napolitano non è una questione personale. Io ce l’ho con quelli che stanno portando avanti una sostituzione etnica e di popoli. Con quelli che coccolano i clandestini e affamano gli italiani. E Napolitano è uno di questi”. Così come “l’Unione europea è il disegno per annientare i popoli che abitano l’Europa. Quindi cancellare francesi, austriaci, tedeschi, italiani. Tutto nel nome del denaro. Siamo in mano a un branco di massoni, venduti e affamatori. Il problema è che se tirano troppo la corda, la corda poi si spezza. E la gente si sta incazzando tanto. Io sto cercando di contenerla e organizzarla in maniera democratica, ma se scherzano col fuoco poi si scottano”. “Gli immigrati sono usati. Io non me la prendo con i disgraziati che sbarcano, me la prendo con queli che li usano’.