Silvio Berlusconi

Si è spento all’età di 86 anni Silvio Berlusconi, un grande imprenditore italiano, inventore del centrodestra nel Paese. Personaggio amato e odiato, di grande creatività e simpatia, anticipatore di tendenze e grande uomo del fare. Silvio Berlusconi ha caratterizzato un’epoca, testimoniando intraprendenza, slancio, coraggio, forza. Immobiliarista, costruttore, imprenditore tv, grande comunicatore, seduttore incallito, politico oltre gli schemi e sopra le righe, nemico della sinistra e del comunismo, di principi liberali e liberisti. Ma Silvio Berlusconi é stato anche il bersaglio di certa sinistra con tutto quello che le é sempre girato attorno. Il Cavaliere, come é stato sempre soprannominato, ha rappresentato nel bene e nel male l’italianità, la sua umanità, la sua generosità. E’ inimmaginabile pensarlo in un paese che non fosse il nostro, e che lo ha amato e vilipeso, apprezzato e osteggiato. In perfetto stile italico. Guelfi e ghibellini, berlusconiani o antiberlusconiani, appunto. Emerge comunque la consapevolezza che con la sua dipartita si chiuda un’epoca. E questo succede solo con le grande personalità.

Il voto ai Cinque stelle? “Una malattia” che ha colpito gli italiani, mandandoli “fuori di testa”, tanto da consegnare il governo a gente “incapace”, che “non ha studiato” e a cui non si dovrebbe affidare nemmeno “un bar o un’edicola”. Ieri sera, durante gli auguri con i senatori di Forza Italia, Silvio Berlusconi torna a ‘bacchettare’ gli italiani, rei di essersi fidati del partito di Luigi Di Maio. Di fronte ai senatori riuniti in sala Koch, Berlusconi dice: “Gli italiani, diciamolo chiaro, sono andati un po’ tanto fuori di testa, ma la storia ci insegna che i popoli molto spesso si ubriacano di certi personaggi. I peggiori dittatori non sono venuti fuori da un colpo di stato ma da un voto popolare: da Hitler a quello di Cuba, a tutti gli altri. Questa malattia di opinione degli italiani e’ qualcosa che ci deve sommamente preoccupare, anche se le cose francamente stanno cambiando”.

“Serve un grande piano per il sud, soprattutto per le infrastrutture. Sono stato in Sicilia e ho trovato un disastro, e’ una regione in agonia. Ci vuole un piano Marshall apposta per la Sicilia. Il ponte sullo Stretto e’ la prima cosa da fare. Fosse per noi l’aveva gia’ fatto. Quando e’ arrivata la sinistra al Governo, con il ministro Di Pietro, per non fare in modo che passasse alla storia come il ponte di Silvio, hanno pagato un mare di penali alle imprese con cui avevamo fatto gli appalti”. E’ quanto ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un’intervista registrata sabato sera a Telelombardia che la mandera’ in onda stamani.

“Renzi è stato straordinario nel resuscitare politicamente Berlusconi. Penso che ormai neanche più il leader di Forza Italia credeva di doversi ricandidare, poi è arrivato questo genio della politica che si chiama Matteo Renzi che è stato capace di far tornare in pista Berlusconi, con il rischio che il centrodestra arrivi a sfiorare la maggioranza assoluta”. Questo il commento ironico del sindaco di Napoli Luigi de Magistris nel corso di un’intervista a Mattina 9, in onda sull’emittente Canale 9 – 7 Gold.“Il dato che emerge già oggi – ha concluso il Sindaco – è che il Rosatellum non funziona e che il 4 marzo non avremo una maggioranza stabile”. (immagine trasmissione televisiva Ballarò, nella foto Luigi De Magistris)

Silvio Berlusconi non ha usato mezzi termini: il M5S é una setta. 10notizie lo spiega da tanto tempo e quindi questa affermazione non suscita alcuna sorpresa. Il movimento di Grillo e Casaleggio non garantisce alcuna democrazia al suo interno se non una di tipo formale che serve a mascherare la supremazia indiscussa dei vertici. In seconda analisi, il movimento e i suoi rappresentanti non osano nemmeno mettere in discussione le posizioni dei capi e chi lo ha fatto ne é stato estromesso. La guida carismatica di Beppe Grillo e di Casaleggio senior prima e quella del figlio Davide in un secondo tempo, rivela che le dinamiche, la segretezza, l’assenza di dissenso e l’uniformità di pensiero che viene richiesta a quanti aderiscono al movimento ne fanno proprio una setta nei confronti della quale non si mettere in discussione nulla. Altra caratteristica delle sette é quella di additare tutti coloro che non ne fanno parte come dei nemici. Extra ecclesiam nulla salus, verrebbe da dire. La purezza é garantita solo a chi fa parte della setta, a quanti fanno parte del M5S. Tutti gli altri sono nemici che tramano e complottano contro la missione sacra del movimento. Per il M5S ci sono complotti dovunque, e tutti a loro danno. Ci sarebbe da riderne e invece c’é da esserne preoccupati.

Roberto Maroni riconosce a Silvio Berlusconi “la capacità straordinaria di far discutere, lanciare messaggi efficaci e fare notizia”. Lo ha detto il governatore della Lombardia al Giornale, ricordando che nel 2006, “impegnandosi nell’ultimo mese di campagna elettorale, quasi riuscì a far vincere il centrodestra che era molto indietro. Adesso è partito tre o quattro mesi prima con la stessa energia, lucidità e creatività. Mi fa pensare che le prossime elezioni saranno un grande successo”.

Oggi mercoledi’ 22 novembre la Corte europea per i diritti umani ascoltera’ le ragioni del ricorso presentato da S‎ilvio Berlusconi contro il bando dalla vita pubblica che lo ha finora tenuto fuori dal Parlamento italiano e che gli impedisce di presentarsi alle prossime elezioni politiche: l’81enne leader della coalizione di centro-destra punta ad una sentenza a lui favorevole per candidarsi nuovamente alla guida dell’Italia dopo il voto della prossima primavera. Se cio’ avvenisse, si tratterebbe del completamento di un clamoroso ritorno del magnate dei media al centro della vita politica italiana; tuttavia, secondo il quotidiano britannico “The Guardian”, e’ improbabile che la Corte europea decida in tempo prima dell’apertura delle urne.

La vittoria del centrodestra in Sicilia rafforza le ragioni dell’alleanza. E’ improprio affrontare l’analisi del risultato parlando di un cambiamento dei rapporti di forza interni. “La questione – dice il presidente dei Fi, Silvio Berlusconi in un’intervista al ‘Messaggero’ – non va affrontata in questo modo, a mio parere. Quello che conta sono i rapporti di forza fra le coalizioni, non all’ interno della coalizione. A differenza della sinistra, noi con le altre forze del centro-destra siamo alleati, non concorrenti. Abbiamo l’ obbiettivo comune di vincere, per far ripartire l’ Italia, siamo concentrati su questo, il resto è del tutto secondario”. “Il centro-sinistra diviso – ha proseguito Berlusconi – rappresenta il fallimento del progetto sul quale è nato il Pd, e riflette la crisi dei partiti di sinistra in tutta Europa. La sinistra non ha ricette per la modernità, vive delle vecchie logiche stataliste, burocratiche e assistenziali già fallite nel secolo scorso. Il futuro è nelle nostre idee liberali, nella concretezza dei nostri programmi, nella nostra esperienza, nella nostra competenza, nella nostra capacità di realizzare i nostri programmi”. “La Lega – ha assicurato il leader di Fi – è una forza di governo. Ha toni diversi dai nostri, ma una cultura di governo responsabile. Il nostro prossimo governo di centro-destra sarà certamente capace di contare in Europa per difendere gli interessi italiani e per cambiare profondamente la costruzione europea. Vogliamo che l’ Italia sia protagonista di un’ Europa dei popoli, basata su valori condivisi, e capace di una politica estera e di difesa comune. Su questi traguardi non c’ è nessun problema di accordo con la Lega”.

Quando “ero presidente del Consiglio e collaborando con la Regione Sicilia abbiamo esteso la rete autostradale siciliana, abbiamo investito risorse in misura superiore a quella di qualsiasi altro governo, abbiamo firmato gli accordi per la costruzione del Ponte sullo Stretto per avvicinare la Sicilia all’Europa: una iniziativa gettata al vento, con gravi danni economici, dai successivi governi di sinistra. In quegli anni, ancora, abbiamo arrestato la quasi totalità dei più pericolosi latitanti di mafia”. Lo ha detto il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in una intervista al Giornale di Sicilia.

“Puntualmente e come sempre da oltre 20 anni, a ridosso di una competizione elettorale a pochi mesi dalle elezioni nazionali e proprio nel giorno in cui il Presidente Berlusconi sarà in Sicilia, a mezzo stampa senza che in alcun modo siano stati previamente avvisati il diretto interessato o i suoi legali, è stata pubblicata, con grande risalto, la notizia di una nuova indagine nei suoi confronti”. Lo dichiara l’avvocato Niccolò Ghedini.”E, come di consueto, mai si potrà sapere chi ha propalato la notizia, ovviamente coperta da segreto, ai giornalisti – prosegue – E questa sì che è un’indagine che non dovrebbe comportare particolari complessità per individuare il o i responsabili. Sarà interessante verificare se il ministro Orlando vorrà contribuire, mediante i mezzi ispettivi di cui dispone, a far luce sul grave episodio, anche tenuto conto che, a tenore delle stesse fonti giornalistiche il nome del Presidente Berlusconi nel registro degli indagati sarebbe stato addirittura segretato dalla Procura di Firenze”.