Unesco

“Italia è prima al mondo per le eccellenze dell’Agroalimentare con il sostegno decisivo della Sicilia che contribuisce con le specialità alimentari della dieta mediterranea e con l’alberello di Pantelleria, la particolare forma di coltivazione dei vigneti sull’isola pantesca. Il merito é quello di aver saputo coniugare innovazione e tradizione con una forte presenza nel commercio on line e sui social”. È così infatti che va all’Italia, scrive Il Giornale di Sicilia (citando i dati del rapporto su cibo e cultura presentato in occasione della conferenza a New York sul futuro della dieta mediterranea promossa dalla rappresentanza d’Italia presso le Nazioni Unite), il primato mondiale dei riconoscimenti Unesco nel settore dell’agroalimentare: con 5 sui 68 totali assegnati a livello globale, il nostro Paese si posiziona al primo posto nella classifica. A seguire il Marocco con 4 riconoscimenti Unesco, 3 a Turchia e Azerbaigian, 2 a Belgio, Francia, Spagna, Tunisia, Giappone, Corea e Messico. I rimanenti sono 1 a testa nei vari altri Paesi.

“In un momento delicato per l’Unesco la nomina a Segretario Generale dell’ex ministro della Cultura francese Audrey Azoulay, fortemente sostenuta dall’Italia, pone le basi per un rilancio dell’azione dell’Unesco a tutela del patrimonio culturale e alla valorizzazione della cultura come strumento di dialogo”. Lo ha detto il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini. “Con Audrey – ha aggiunto – abbiamo lavorato assieme, rafforzando ancora di piu’ il legame Italia e Francia sul comune terreno della Cultura, e ora sono certo sara’ punto di equilibrio e forza per l’Unesco nel suo nuovo prestigioso ruolo”.

“Salgono a 53 i siti italiani iscritti nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Dopo il riconoscimento attribuito ieri a un insieme di dieci antiche faggete italiane per una superficie complessiva di 2127 ettari nel contesto del sito ambientale transazionale delle Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d’Europa, la 41° sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, a Cracovia, ha iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco il 53° sito italiano. Si tratta delle “Opere di difesa veneziane tra il XVI ed il XVII secolo: Stato di Terra – Stato di mare occidentale”, un sito seriale transnazionale presentato nel 2016 dall’Italia insieme con Croazia e Montenegro all’Unesco a Parigi”. Lo comunica il Mibact che spiega: “Il sito raccoglie un insieme straordinario dei più rappresentativi sistemi difensivi alla moderna realizzati dalla Repubblica di Venezia, progettati dopo la scoperta della polvere da sparo e dislocati lungo lo Stato di Terra e lo Stato di Mare. Per decisione del Comitato del Patrimonio Mondiale, entrano a far parte del sito Unesco le opere di difesa presenti a Bergamo, Palmanova, Peschiera del Garda per l’Italia, Zara e Sebenico per la Croazia, Cattaro per il Montenegro”. Per Dario Franceschini, ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo: “Questo importante risultato conferma il forte e pluriennale impegno dell’Italia nell’attuazione della Convenzione del Patrimonio Mondiale Unesco. Un’opera preziosa che consente al nostro Paese di mantenere il primato del numero di siti iscritti alla Lista e di esercitare un notevole ruolo nella diplomazia culturale nel contesto internazionale”.

Il ministero degli Esteri israeliano ha definito “inappropriati” i commenti del vice ministro Kara sul terremoto e che ha colpito l’Italia il 26 ottobre e ha detto che “non riflettono i forti legami che Israele e l’Italia condividono”. Kara “si scusa per le sue dichiarazioni” e il primo ministro Benjamin Netanyahu lo incontrera’ per chiarimenti. A riferire delle scuse, che giungono alla vigilia del viaggio del capo dello Stato, Sergio Mattarella, in Medioriente, è ‘The times of Israel’ che cita una nota del ministero degli Esteri del governo di Israele. La notizia si riferisce alle dichiarazioni shock di Kara che aveva definito il terremoto nel centro Italia “una punizione per l’astensione dell’Italia sulla risoluzione Unesco”. (l’Italia si è astenuta sulla risoluzione che nega il legame di Israele con la Spianata delle Moschee).