Vannino Chiti

Per Vannino Chiti “Il Partito Democratico non ha saputo pensarsi come forza politica collegata alla società, in grado di promuovere partecipazione, creatività, innovazione culturale. La vocazione al governo è necessaria ma non a prezzo di smarrire se stessi, un’identità collettiva che sostenga, con la coerenza delle scelte, la speranza di una società più giusta e più uguale”. Lo scrive il senatore nel suo nuovo libro “La democrazia nel futuro. Le nuove sfide globali, il caso ‘Italia’ e il ruolo del centrosinistra” che verrà presentato venerdì 23 marzo a Milano, alle 18.00, alla Casa della Cultura. “”Né la presenza nelle istituzioni – aggiunge Chiti – può essere l’unica dimensione della vita di un partito; la leadership la sola ragione di coesione; la fedeltà, anziché la lealtà, una virtù dei gruppi dirigenti e il criterio per il loro avanzamento nelle responsabilità. Si tratta di definire, nel centrosinistra italiano, quale ruolo ci si disegni e quale contributo si intenda dare nella realizzazione di una democrazia globale”. Queste alcune delle osservazioni del senatore.

“Il nostro compito e’ quello di tenere uniti quattro aspetti che rifondano una cultura politica: costruire una democrazia federale europea; riformare gli Stati nazionali, rafforzando la partecipazione dei cittadini e dando nuove forme di autonomia a Regioni e Comuni, per avvicinare verso il basso il processo decisionale, senza far venire meno la coesione nazionale; mettere al centro della nostra integrazione la sussidiarieta’”. Lo ha detto Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche Ue del Senato, a Vienna, nel suo intervento all’8ª conferenza ‘Convertire la sussidiarieta’ in azione’.
“È un’impostazione fondamentale”, ha aggiunto Chiti. “A livello istituzionale, non si puo’ seguire la strada di un supercentralismo. È da affermare non solo nel rapporto tra le istituzioni, ma nella cultura quotidiana. La sussidiarieta’ va valorizzata anche nella dimensione ‘orizzontale’. Dobbiamo uscire dalla logica che vede associazionismo, volontariato come sostitutivi dell’assenza dello Stato. Saper valorizzare l’impresa sociale rappresenta un collante tra i cittadini che fa progredire anche la democrazia sovranazionale. L’articolo 5 del Trattato sull’Ue fornisce una definizione della sussidiarieta’ che tiene conto delle autonomie locali e regionali. La cooperazione tra la nostra commissione e la Conferenza delle Assemblee legislative regionali e’ diventata proficua in questa legislatura. Mi riferisco soprattutto alla partecipazione delle Assemblee regionali nella verifica del principio di sussidiarieta’. A maggio una delegazione comune, insieme a europarlamentari italiani e rappresentanti delle commissioni Affari Europei di 20 parlamenti, ha visitato l’hotspot di Pozzallo per contribuire a creare una maggiore presa di coscienza sulle migrazioni. Inoltre e’ stato approvato dall’Assemblea generale della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali europee il progetto ‘Minori stranieri non accompagnati’. La partecipazione dei cittadini e delle loro associazioni e’ fondamentale in questo tempo anche per rafforzare e far essere vincente la democrazia contro populismi e forze reazionarie”.

“Non passa giorno che non registri gli attacchi volgari e offensivi di Salvini. Ora tocca di nuovo al Papa. La destra italiana si oppone alla scelta di dare la cittadinanza ai bimbi nati e residenti nel nostro paese. Gli emigranti italiani negli Stati Uniti, in Australia, America Latina l’ottennero, ma la memoria storica purtroppo non appartiene alle destre nostrane”. Cosi’ in una nota il senatore del Pd Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche dell’Unione Europea. “Del resto- aggiunge- i reazionari non fanno politica con le idee e gli argomenti, ma solo con gli insulti. Appare ogni giorno piu’ evidente l’anomalia della destra italiana: a differenza dei partiti popolari europei, Berlusconi e Forza Italia non sono alternativi, ma alleati dei lepen-populisti. E questo sarebbe il domani di civilta’ e progresso che saprebbero dare al nostro paese”.

“L’articolo 56 della nostra Costituzione stabilisce che ‘la ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni…si effettua dividendo il numero degli abitanti della Repubblica, quale risulta dall’ultimo censimento generale della popolazione…distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione…’. È quindi del tutto evidente l’incostituzionalità di una legge elettorale che preveda di utilizzare il censimento dei primi anni ’90: unica giustificazione, la norma transitoria per andare a elezioni anticipate”. Lo dichiara Vannino Chiti (Pd). “Non si prendano dunque in giro i cittadini -aggiunge il senatore- facendo improbabili smentite. Voglio ricordarlo a tutti noi in quanto parlamentari: siamo per primi tenuti al rispetto della Costituzione. Nessuna ragion politica può farci venir meno a questo dovere. Voglio anche ribadire l’invito a noi del Pd a non consegnarci in modo permanente alle larghe intese. Impegniamoci con coerenza a costruire, non a parole ma nei fatti, il centrosinistra”. “Battiamoci -prosegue- per convincere altre forze politiche a introdurre ragionevoli correttivi che favoriscano la governabilità: o tornando alla proposta con il 50% di collegi maggioritari e 50% di proporzionale, introducendo il voto disgiunto su due schede, o accogliendo quella di Walter Tocci, 100% di collegi, chi supera il 40% vince il seggio, per il resto distribuzione proporzionale. Infine una precisazione anche se ovvia: le mie battaglie continuo a condurle nel Partito democratico. Tra l’altro, su leggi costituzionali ed elettorali, esiste non la disciplina di gruppo ma la libertà di coscienza”, conclude Chiti.

“La mia riflessione di ieri per costruire una nuova alleanza di centrosinistra, su programmi di governo rinnovati, ha suscitato diverse repliche e differenti valutazioni. E’ normale ed e’ bene discuterne a fondo, coinvolgendo iscritti ed elettori del Pd: si tratta di una questione politica fondamentale. Trovo tuttavia sorprendente una posizione di dirigenti del Pd, secondo cui bisogna avere rapporti con tutto il centrosinistra, Mdp compreso, nei Comuni e forse nelle Regioni: no pregiudizialmente invece a livello nazionale. Come dire: alleiamoci dove al Pd fa comodo”. Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti. “Ritengo anche che l’obiettivo di dire si’ a Pisapia e no a tutti gli altri – aggiunge Chiti – sulla base non di intese sui programmi di governo ma di scelte pregiudiziali, porti ad un nulla di fatto. Sia cioe’ la conseguenza di un’interpretazione della vocazione maggioritaria del Pd che diviene un’arrogante presunzione di autosufficienza. Temo che queste impostazioni produrranno non solo un danno futuro, ma ci facciano correre molti rischi gia’ nelle prossime elezioni amministrative”.

Il senatore dem Vannino Chiti, si augura che “Matteo Renzi accetti i confronti pubblici nelle tv proposti dagli altri candidati alla segreteria del Pd”. Chiti sostiene la candidatura di Andrea Orlando alle primarie per la segreteria. “Non e’ una concessione a Orlando e Emiliano – dichiara – ma un dovere verso il nostro partito, un’attenzione rispettosa per quanti guardano a noi”. Aggiunge il senatore: “La partecipazione dei cittadini alle primarie non segnera’ soltanto il grado di salute del Pd, ma e’ una condizione per affrontare con successo gli impegni che ci aspettano”.

“Bisogna ricostruire le zone colpite dal terremoto in armonia con le Regioni, le amministrazioni comunali e le popolazioni. Prendiamo un impegno, sanciamo un patto tra istituzioni e cittadini italiani: affrontiamo una volta per tutte la messa in sicurezza del territorio. Non si puo’ fare in un giorno, bisogna avere una visione di medio-lungo periodo. E’ necessario un accordo tra governo e Regioni della durata di un paio di legislature, a prescindere da quale parte politica abbia la maggioranza. Servono risorse, organizzazione, trasparenza, efficienza. Le principali emergenze sono il consolidamento antisismico degli immobili pubblici e privati e quello del territorio, martoriato dal dissesto idrogeologico”. Lo scrive nel suo blog il senatore del Pd Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche dell’Unione Europea. “Adesso e’ doveroso gestire al meglio la fase dell’emergenza: gli italiani si stanno dimostrando ancora una volta persone solidali. Proliferano iniziative di raccolta fondi, donazioni di sangue. La Protezione Civile e’ in campo con l’efficienza ormai acquisita: con i Vigili del fuoco, i settori specializzati dei Carabinieri e dell’Esercito, con i volontari che rappresentano una ricchezza preziosa del nostro Paese, per i valori di una solidarieta’ praticata con coerenza, concretezza, continuita’”.