Lo si sapeva già: con il consolidarsi della bella stagione gli sbarchi sarebbero ripresi a pieno ritmo, e con essi le morti dei migranti, per effetto dell’inabbissamento di barconi e pescherecci riempiti fino all’inverosimile, perché ogni uomo, donna o bambino sono – per i trafficanti – migliaia di dollari. L’Unione europea finalmente si sveglia anche se non c’é da illudersi. Ieri altre quattromila persone sono state soccorse in mare, ma sono centinaia i dispersi e circa cento i morti. Immane lo sforzo della Guardia Costiera italiana che si occupa in modo efficace del coordinamento dei soccorsi. Le stime dicono che potrebbero essere 200 mila gli arrivi di qui a poco, un record negativo contro il quale non si intravedono soluzioni immediate, non fosse altro che per le divisioni che caratterizzano gli Stati e per il ritardo con cui Bruxelles ha percepito il pericolo.Ed ecco l’SOS dell’Unione europea, che supera migliaia di chilometri sino a giungere in Giappone, sede del G7 ‘quella dei migranti é una crisi globale, servono piu’ risorse finanziarie e piu’ accoglienza’. Queste le parole del presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, rivolte ai potenti riuniti a Ise-Shima. Viene riconosciuto il ruolo umanitario dell’Italia e la sua azione umanitaria di soccorso. Ora servono le risposte. Immediate.