Dante De Bellis, protagonista del libro di Ennio Tinaglia (‘Avvocato Sanspapiers’ edizioni Torri del Vento), non é un avvocato come ce lo immaginiamo noi, avido e senza scrupoli, ammanigliato con la politica dei salotti buoni e con i suoi intrallazzi, ma un avvocato idealista, onesto e preparato e, anche per questo, senza soldi, senza carte, senza cause, sanspapiers appunto. Come ha potuto ridursi cosi? Non era vero il detto che, prima o poi, la strada di un bravo legale i clienti la trovano? E’ da ragazzo che Dante impara che ‘conviene rigar dritto’. Ma sarà proprio cosi? Nell’Italia di oggi é forse conveniente rigare dritto? La vera ricchezza di Dante però, non é tanto la sua moralità e il suo rispetto per la legge e per il diritto, no. Il suo asso nella manica é la moglie Gloria, bella, elegante, innamorata, ‘un approdo esistenziale irrinunciabile’. E’ lei la sua ancora di salvezza, il suo rifugio e la sua ricompensa, nel momento in cui la vita sembra chiudergli tutte le porte. L’amore per Gloria, in modo discreto e intimo, attraversa le pagine del libro: é una presenza costante, affettuosa, un porto sicuro. E poi c’é l’amore per la giustizia e per la verità che anche un avvocato può coltivare, sì. Cosa manca allora a Dante? L’occasione giusta per risalire la china, per ritrovare la fiducia in se stesso, per chiudere la carriera da vincente e non da fallito. E l’occasione arriva: una causa difficilissima in Cassazione. Un giovane immigrato clandestino, accusato e condannato per violenza sessuale su un ragazzo disabile. Dante studia le carte per trovare delle incongruenze in un castello accusatorio apparentemente solido. Ma prima si convince della sua innocenza. E’ fatta. Assoluzione, vittoria. Dante ora potrà rivedere la sua vita e i progetti: uscirne da vincitore o ritornare alla carica. Questo non ci é dato sapere. Ennio Tinaglia, avvocato nella vita, non ce lo dice: ma dalla lettura, godibilissima, di questa storia si esce con la fiducia in quelle persone che credono in se stesse e nel lavoro che fanno tra mille difficoltà, e che hanno la fortuna di amare e di essere amate.