“E’ in atto una evidente e benefica rivoluzione culturale” nell’affrontare il fenomeno della corruzione, ha detto il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, traendo le fila nella sua relazione annuale: “Siamo consapevoli che gli effetti positivi” si potranno vedere “solo nel medio lungo periodo, sempre che la strada intrapresa venga perseguita con ancora maggiore impegno da tutti gli attori istituzionali”. A tale proposito ha ricordato “la netta e reiterata posizione del Papa che ha anche reso noto di avere allo studio la possibilita’ di scomunica dei corrotti”. Nella Sala della Regina, alla Camera, dove l’Anac ha presentato la relazione, erano presenti anche monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, e l’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, segretario delegato del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il “ministero” della Santa Sede che ha organizzato in Vaticano nei giorni scorsi il dibattito internazionale sulla corruzione, dove si e’ ipotizzato di scomunicare i corrotti.