aiuti

Il Parlamento europeo ha dato il via libera allo stanziamento di 1,2 miliardi del Fondo europeo di solidarieta’ a favore delle zone terremotate del Centro Italia. La commissione Bilanci ha approvato il testo firmato dal Giovanni La Via (Ap-Ppe). ra toccherà all’Assemblea, che sara’ chiamata a votare la proposta durante la Plenaria che si svolgera’ a Strasburgo dall’11 al 14 settembre.

I reponsabili delle tre Agenzie delle Nazioni Unite – UNICEF, WFP e OMS – hanno realizzato una missione congiunta in Yemen per verificare la portata della crisi umanitaria e pianificare un impegno congiunto per aiutare le persone dello Yemen. “Questa è la peggiore epidemia di colera al mondo nella più grande crisi umanitaria al mondo”, si legge nella dichiarazione congiunta di Anthony Lake, Direttore Esecutivo UNICEF, David Beasley, Direttore Esecutivo WFP e Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale OMS. “Solo negli ultimi tre mesi sono stati registrati 400.000 casi sospetti di colera e circa 1.900 morti associati alla malattia. I servizi vitali per la salute, l’acqua e l’igiene sono paralizzati a causa di oltre due anni di conflitto, creando in questo modo le condizioni ideali per la diffusione di malattie”. “Il paese è sull’orlo della carestia, oltre il 60% della popolazione non sa dove reperire il prossimo pasto. Circa 2 milioni di bambini dello Yemen sono colpiti da malnutrizione acuta. La malnutrizione rende questi bambini ancora più vulnerabili al colera, mentre le malattie creano più malnutrizione. Si tratta di una combinazione terribile”

Sono oltre 1.500 i vigili del fuoco che stanno lavorando in Portogallo per spegnere l’incendio che ha causato 62 morti. Oggi sono attesi aiuti dall’Italia e dalla Francia. Il paese sta osservando tre giorni di lutto nazionale. Ad alimentare le fiamme che hanno colpito la zona boschiva di Pedrogao Grande a 150 km a nord di Lisbona, le alte temperature e i forti venti.

Aiuti alle tribu’ in Libia, se serve anche con l’invio di un piccolo contingente militare con il compito di controllare che i patti tra tribu’ vengano rispettati. Questo l’impegno del ministro dell’Interno, Marco Minniti, come spiegato in un colloquio con Eugenio Scalfari su Repubblica. Minniti racconta dei suoi incontri con i capitribu’: “Persone degne della massima considerazione”, ma con “uno scarso potere rappresentativo”, per questo “ho suggerito a ciascuno di loro e a tutti insieme di mettersi d’accordo, costituire una vera e propria confraternita politico-sociale” per parlare “con le autorita’ politiche dello Stato in cui vivono e in quelli limitrofi perche’ queste tribu’ sono piuttosto estese. Hanno molto gradito questo suggerimento e dovrebbero ora effettuarlo”. “La contropartita da parte nostra, cioe’ dell’Italia e dell’Europa, – spiega il ministro – sara’ quella di aiutarli con capitali adeguati e imprese adeguate ad avviare uno sviluppo notevole dell’economia di quei territori. Abbiamo anche fatto delle cifre e abbiamo anche previsto, se necessario, che l’Italia mandi un contingente militare di qualche centinaio di giovani i quali abbiano il solo compito di controllare che i patti tra le tribu’ e i governi vengano rispettati e le persone piu’ disagiate, quelle pronte a trasformarsi in fuggitivi con tutti i malanni che questa situazione comporta, si siano adeguatamente forniti di lavoro e del relativo benessere che da quel lavoro puo’ scaturire”. “Vedremo – conclude – il seguito e l’applicazione concreta, ma le basi fondamentali ormai ci sono”.

Sono terminate le operazioni di soccorso all’Hotel Rigopiano, sepolto da una valanga. Il bilancio è di 29 vittime. Undici le persone sopravvissute. Prosegue intanto sul luogo il lavoro degli operatori. A comunicarlo è la Protezione Civile.
“Da parte di tutti gli operatori del soccorso c’è stata grande professionalità tecnica e operativa, resa ancora più preziosa dal senso di umanità, coraggio e sensibilità che ogni operatore ha saputo manifestare”, ha detto il viceministro dell’Interno – Filippo Bubbico – incontrando la stampa al Centro Operativo Comunale di Penne insieme al capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e ai rappresentanti delle strutture operative intervenute dal 18 gennaio nelle attività di ricerca e soccorso sul sito dell’hotel Rigopiano”, si legge nel comunicato della Protezione Civile.
“Si è concluso un momento importante dal punto di vista tecnico di ricerca, ma non l’attività del Sistema di Protezione civile che sta garantendo dallo scorso 24 agosto , giorno del primo forte terremoto in queste zone, la propria costante presenza e azione nelle quattro Regioni del Centro Italia” ha dichiarato il Capo Dipartimento Curcio.
“Lo scenario sul quale si sono svolte le operazioni è stato particolarmente difficile sul piano tecnico ma anche sul fronte delle forti emozioni che ha prodotto: “abbiamo gioito quando sono state tratte in salvo 11 persone e ci siamo rattristati nel computo delle 29 vittime” ha proseguito Curcio.
Alla conferenza stampa hanno preso parte i rappresentanti delle diverse componenti del Sistema di protezione civile a sottolineare che “i veri obiettivi nell’interesse del Paese si possono raggiungere se tutte queste eccellenze del Paese lavorano in modo coeso” ha continuato il Capo Dipartimento. “Protezione civile è un sistema in cui ognuno contribuisce per la propria parte: dal volontariato ai Vigili del Fuoco, dalle Forze di Polizia a quelle Armate, dal Soccorso Alpino al alla comunità scientifica – che come sempre ha saputo mettere a disposizione della sicurezza degli operatori le proprie conoscenze, professionalità e strumenti – fino ai Comuni e agli Enti locali per arrivare al singolo cittadino”.
Continua la nota: “Da mesi il sistema è stato sotto pressione ma ha saputo dare risposte ai massimi livelli, sempre”. Ha sottolineato Curcio: “Oggi siamo qui per ringraziare e sostenere questo sistema, ma bisogna supportarlo tutti i giorni, perché l’emergenza è il momento in cui si raccoglie il frutto di un percorso in cui ogni forza pianifica e si struttura per il tempo dell’emergenza”.
Il Capo Dipartimento ha concluso esprimendo vicinanza alle famiglie delle vittime e dei colleghi che hanno perso la vita nell’incidente che ha coinvolto un velivolo del 118 lo scorso 23 gennaio, proprio durante un’operazione di soccorso, ricordando che “chi lavora in emergenza si espone sempre a dei rischi, fino a sacrifici estremi”.

“Faremo tutto il possibile per accelerare l’erogazione del Fondo di solidarieta’” all’Italia. Così il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker. “Faremo tutto il possibile – ha detto Tajani, ricevendo il sostegno dall’Europarlamento – per accelerare l’erogazione del fondo di solidarieta’”.
Il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, nell’esprimere la solidarietà all’Italia e ai centri colpiti dal sisma e dal maltempo ha dichiarato: “L’Ue non lascera’ sola l’Italia a fronteggiare questa tragedia ed e’ pronta a mobilitare tutti gli strumenti a sua disposizione”.
Intanto Il Centro di Emergenza dell’Ue fornirà “mappe satellitari per le aree colpite dal terremoto dopo richiesta italiana”. Lo ha scritto su Twitter il Commissario Ue per gli Aiuti umanitari e la gestione delle emergenza, Christos Stylianides.