euroscetticismo

Migliore spot per gli euroscettici non poteva essere organizzato e soprattutto gratis. Si, perché l’assegnazione alla città di Amsterdan dell’Ema, l’agenzia europea per il farmaco costretta a lasciare Londra per effetto della Brexit, oltre ad avere il sapore della beffa per la città di Milano -molto più titolata e con requisiti appositi per ospitarla – a causa della modalità di assegnazione, ossia per sorteggio, la dice tutta sul grado di efficienza e di meritocrazia che sovrintende le scelte di Bruxelles. Appare ridicolo che una scelta cosi importante per le ricadute che ha, sia stata presa dalla sorte e non da chi é pagato per assumersene la responsabilità. Gli euroscettici segnano un punto a loro favore: la credibilità di Bruxelles e dell’Unione europea é ai minimi. Con l’affaire Ema é scesa ancora di più.

Rispetto al “consenso che in questi ultimi anni in Europa abbiamo visto venir meno, con rischi di instabilita’ politica”, la “migliore risposta possibile e’ dimostrare che l’Ue e’ in grado e vuole essere la soluzione e non il problema per i cittadini europei”. Cosi’ il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, nel suo intervento al foro italo-spagnolo. L’Unione europea si trova in una congiuntura a dir poco problematica, alle prese con il dramma epocale delle migrazioni, con il consolidarsi dei populismi e con un euroscetticismo che non accenna a placarsi.