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13 novembre: La Francia oggi ricorda le vittime degli attacchi terroristici

Oggi la Francia ricorda le vittime degli attentati terroristici di Parigi e Saint Denis, che la sera del 13 novembre del 2015 provocarono 130 morti e 350 feriti. Delle vittime, 90 furono uccise  da un commando che irruppe al Bataclan, durante il concerto degli Eagles of death metal. Nell’attacco morì anche l’italiana Valeria Solesin.

Le celebrazioni

La commemorazione è presieduta dal presidente francese, Emmanuel Macron. Partecipano anche l’ex presidente François Hollande, capo di Stato in carica al tempo degli attentati, e il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo.
Prima tappa di Macron, lo Stade de France a Saint Denis, dove cominciarono gli attacchi; poi nella capitale, nelle terrazze dei bar e ristoranti Petit Cambodge, Carillon e La Belle Equipe, per terminare al Bataclan.

Tatuaggi e spettacoli per non dimenticare

Decine di persone sopravvissute agli attentati di Parigi ricordano le vittime con un tatuaggio. La decisione di imprimersi un simbolo di quella terribile sera, come riferito da alcuni di loro ai media, è stata presa anche per esorcizzare la paura e ricominciare a vivere.
Nell’attentato al Bataclan perse la vita anche Hélène, moglie del giornalista francese Antoine Leiris, che, sopo la tragedia, scrisse il romanzo Non avrete il mio odio.
Dal libro, per ricordare le vittime, quest’anno è stato tratto uno spettacolo teatrale. A metterlo in scena è il Teatro Liberté di Tolone.
Il ministro dell’Interno, Gerard Collomb, intanto, in un’intervista al settimanale Le Journal du Dimanche (Jdd) ha affermato che continua a essere “molto elevata” la minaccia del terrorismo nel Paese, ma “i nostri servizi sono meglio equipaggiati di allora per individuare le minacce”.

E’ salito a oltre 200 morti e 2mila feriti il bilancio provvisorio del terremoto di magnitudo 7.2 della scala Richter che ha colpito ieri pomeriggio l’Iraq, vicino al confine con l’Iran. L’epicentro e’ stato localizzato a 32 chilometri da Halabjah, nel Kurdistan iracheno.
La cittadina più colpita è quella di Sarpol-e Zahab. La Guida suprema iraniana Seyyed Ali Khamenei, citato dall’Irna, ha detto in un messaggio al Paese: “L’obiettivo ora è quello di accelerare gli aiuti e di soccorrere le persone rimaste intrappolate sotto le macerie”.

Le bandiere sono a mezz’asta nelle città europee, a seguito degli attentati terroristici in Catalogna dove sono state uccise 14 persone. Sventolano a mezz’asta tra le altre la bandiera spagnola, quella europea e quella italiana a Palazzo Chigi a Roma, così come le bandiere dell’Unione europea davanti al palazzo della Commissione europea a Bruxelles, e quelle spagnola ed europea sulla facciata dell’ambasciata spagnola a Londra.

Un gruppo sempre piu’ numeroso di cittadini sta protestando di fronte al municipio di Kensington e Chelsea, a Londra, dopo il rogo alla Grenfell tower. “Vogliamo risposte, vogliamo giustizia”, dicono in coro. Alcuni manifestanti hanno fatto irruzione nel municipio. Intanto sono terminate le operazioni per spegnere l’incendio che due giorni fa fa ha devastato il grattacielo di 27 piani. Lo hanno annunciato fonti di polizia. L’ultimo bilancio diffuso oggi, fissa a 30 il numero delle vittime del rogo della Grenfell tower, ma il numero di morti e’ destinato ad aumentare. Lo ha detto il comandante della Metropolitan Police di Londra, Stuart Cundy, aggiungendo che 24 persone sono ancora ricoverate in ospedale, 12 delle quali in condizioni “critiche”.

Ci sono 20 bambini tra le vittime dell’attacco di ieri su Khan Sheikhoun, che sarebbe stato condotto con armi chimiche. Lo comunica l’Osservatorio siriano dei diritti umani, che ha aggiornato il bilancio delle vittime. Secondo gli attivisti, i morti sono almeno 72, fra cui 20 bambini e 17 donne. L’Osservatorio, citando fonti mediche del luogo, ha ribadito che la cittadina è stata “bombardata con materiale ritenuto gas”.
Per il ministero della Difesa russo, la contaminazione con sostanze chimiche è stata la conseguenza di un raid aereo delle forze governative su un deposito di armi chimiche dei ribelli. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero di Mosca, Igor Konoshenkov, su YouTube, come riporta l’agenzia LaPresse che cita la Reuters.”Ieri, dalle 11.30 alle 12.30 ora locale, l’aviazione siriana ha condotto un attacco su un grande deposito di munizioni dei terroristi e una concentrazione di materiale militare alla periferia orientale di Khan Sheikhoun”, ha dichiarato Konoshenkov.
Per i medici di Save the Children che si trovano in Siria e che hanno curato i bambini coinvolti nel presunto attacco con armi chimiche a Khan Sheikhoun, i sintomi sono coerenti con quelli causati da gas nervini. “I medici di una delle cliniche gestite dal nostro partner Syrian Relief ci hanno raccontato di aver ricevuto tre bambini sotto i sei anni, appena coscienti, che faticavano a respirare, con il naso che colava e le pupille contratte. I medici dicono che questi sintomi sono coerenti con l’uso di agenti nervini, come il sarin”, scrive l’organizzazione in una nota. Ha dichiarato Sonia Khush, direttrice di Save the Children in Siria: “Se fosse confermato l’utilizzo di questa sostanza vietata, saremmo di fronte ad un palese violazione del diritto internazionale e ad una preoccupante indicazione che ci dice che non tutte le armi chimiche sono state distrutte, come chiesto dalla risoluzione 2118 del Consiglio delle Nazioni Unite del settembre 2013”. (Immagine: @laStampa.it)

“E’ un’offesa al dolore delle vittime e uno schiaffo a chi ogni giorno si impegna per sradicare la cultura mafiosa, un cancro che va estirpato. Già l’incipit mi fa venire i brividi, il mondo della mafia non è ‘affascinante’ ma mostruoso”. Così Maria Falcone, sorella del giudice antimafia ucciso nella strage di Capaci, commenta con l’AdnKronos il ‘mafia tour’ proposto da Easy Trapani tra le proposte di escursione ai suoi clienti. “Immergetevi nel mondo affascinante della mafia siciliana in questo tour speciale guidato – si legge nel sito -. Visitate alcuni dei luoghi più interessanti e famosi legati alla storia della mafia siciliana in Sicilia occidentale e conoscerete gli eventi passati e recenti sulla scena politica dell’isola”. E per promuovere il pacchetto turistico ecco anche un video con tanto di finta sparatoria, fucile e coppola. “E’ la proposta di vecchi stereotipi, una cartolina della Sicilia inaccettabile – aggiunge la presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone – Il rischio è di mitizzare e rendere affascinante Cosa nostra, permettere a luoghi comuni di esercitare un fascino pericoloso”. E Gianni Grillo, il titolare di Easy Trapani per il quale il tour è “un’attività culturale” per “spiegare il fenomeno mafioso” Maria Falcone replica: “L’attività culturale è far capire alla gente quanto la mafia sia tremenda, quanto orrore abbia prodotto e quanto abbia danneggiato la Sicilia, imbrattandone il nome. Non è certo un’operazione culturale proporre un tour nei luoghi della mafia”.

“I vari livelli politici-amministrativi devono essere fedeli ai propri doveri e, impermeabili alle infiltrazioni e alle pressioni mafiose”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Locri, nel suo intervento in occasione dell’incontro con i familiari delle vittime delle mafie. Il Presidente ha sottolineato come sia necessario prosciugare anche l’humus che favorisce la crescita delle mafie, tra i quali la corruzione, favoritismi, la mancanza di lavoro.

“Tutta l’Italia vi deve solidarieta’ per il vostro dolore, rispetto per la vostra dignita’, riconoscenza per la vostra compostezza, sostegno per la vostra richiesta di verita’ e giustizia”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai familiari delle vittime innocenti di mafia che ha incontrato a Locri per la giornata della Memoria di Libera. “Per questo – ha continuato – desidero dirvi che le vostre ferite sono inferte al corpo di tutta la nostra societa’, di tutta l’Italia”. Ed ha aggiunto: “Il ricordo dei vostri morti, martiri della mafia rappresenta la base sulla quale costruiamo, giorno dopo giorno, una societa’ piu’ giusta, solidale, integra, pacifica. Partecipando, oggi qui a Locri o altrove, in altre manifestazioni per la legalita’ e contro la mafia, date una testimonianza morale e civile di come la violenza, la sofferenza, la morte e la paura non possono piegare il desiderio di giustizia e di riscatto”. Il capo dello Stato ha citato Giovanni Falcone, magistrato ucciso dalla mafia. “Come diceva Giovanni Falcone, ha detto, “la lotta alla mafia non puo’ fermarsi a una sola stanza, la lotta alla mafia deve coinvolgere l’intero palazzo. All’opera del muratore deve affiancarsi quella dell’ingegnere'”. Ed ha aggiunto: “La repressione dell’illegalita’ – e’ inseparabile dalla resistenza civile. La lotta al fenomeno mafioso non avrebbe potuto raggiungere livelli cosi’ alti senza una profonda consapevolezza dei nostri concittadini, senza un forte cambio di mentalita’, senza la promozione di una nuova cultura della legalita’”.

Per il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, la legge sul caporalato approvata nell’ottobre scorso “è una legge giusta, che aiuta a tutelare concretamente i diritti dei lavoratori”. Cosi’ il ministro in una intervista a ‘La Repubblica’ dopo l’operazione di ieri in Puglia contro il caporalato, a seguito della morte di una bracciante, Paola Clemente deceduta per la fatica. “La sua tragedia e’ ancora viva in tutti noi – ha aggiunto Martina – Abbiamo reagito uniti, dicendo forte che il caporalato va contrastato senza esitazioni. Il lavoro fatto dal governo con le parti sociali, con le organizzazioni agricole e con il consenso quasi unanime del Parlamento e’ stato un segnale importante”. Secondo il responsabile dell’Agricoltura: “Strumenti come la confisca dei beni, l’arresto in flagranza e l’innalzamento delle pene sono stati necessari per cambiare passo. Bisogna andare avanti soprattutto sull’accoglienza e il trasporto dei lavoratori stagionali”. Quanto alla condizione di chi denuncia lo sfruttamento: “Non li lasciamo da soli come ho detto al marito di Paola, Stefano Arcuri. Per non lasciare solo chi denuncia e chi ha subito lo sfruttamento, con la legge per la prima volta abbiamo previsto l’indennizzo delle vittime. Si utilizza il fondo antitratta nel quale confluiranno anche i proventi delle confische dei beni tolti ai caporali”, ha dichiarato il ministro.

“Sono 980 i vigili del fuoco al lavoro nelle zone colpite dal sisma, con 450 mezzi e 4 elicotteri che da un’ora sono in volo per una ricognizione dei danni”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano al programma Le voci del mattino su Radio 1 Rai. “Ci sono stati – ha spiegato- danni nelle province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno, crolli a Visso con un ferito grave, ad Acquasanta ci sono cinque persone isolate. Il sistema dei soccorsi – ha sottolineato- ha funzionato anche questa volta in modo efficientissimo consentendo di portare unita’ sul posto. In base alla intensità della scossa il bilancio in termini di assenza di vittime è miracoloso. Abbiamo effettuato diversi soccorsi anche a Camerino, si stanno organizzando gli attendamenti”. Lo ha detto a Le voci del mattino su Radio1 Rai il ministro dell’Interno Angelino Alfano.