Fbi indagò nel 2016 su rapporti tra consulente Trump e Russia

L’Fbi nel 2016 ha indagato sui rapporti tra l’allora consulente di politica estera di Trump, Carter Page, per verificare eventuali rapporti con la Russia che avrebbero potuto influenzare la campagna elettorale. E’ il Washington Post a rivelarlo. Per il Post, il Federal Bureau of Investigation ha ottenuto un mandato, il Fisa (Foreign Intelligence Surveillance Act). Dalla Corte di Sorveglianza per l’Intelligence straniera, mandato che di prassi non viene rivelato. L’autorizzazione sarebbe stata data perchè l’Fbi sosteneva che c’erano motivi per sospettare che Carter, consulente finanziario in Russia, stava lavorando per Mosca con obiettivi elettorali negli Usa. L’Fbi ha indagato anche su possibili interferenze russe nell’elezione presidenziale dello scorso novembre, interferenze poi confermate dall’intelligence Usa anche se non è stato stabilito che queste possano aver determinato l’esito delle elezioni. Page era stato nominato da Trump membro del suo team di consiglieri di politica estera a marzo 2016 e dopo poco tempo gli fu tolto l’incarico. Page ha dichiarato al Post di non avere “alcunchè da nascondere”.

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