centrodestra

Sulle unioni civili con il centrodestra al governo “non cambierebbe nulla” e le unioni tra persone dello stesso sesso che hanno consentito sono “assolutamente apprezzabili”. Lo ha detto Silvio Berlusconi, leader di Fi, alla trasmissione Agora’, su Rai 3. Ha precisato l’ex presidente del Consiglio: Coloro che hanno contratto le unioni civili “non possono pretendere, non avendo finalita’ di generare ed educare figli, di avere gli stessi supporti che noi daremo alla famiglia”, in considerazione che che “non si fanno piu’ figli” e “saremo di meno” nei prossimi anni .

Stefano Parisi, già candidato sindaco a Milano, annuncia su Facebook la decisione di accettare la proposta del centrodestra a candidarsi a presidente della Regione Lazio. “Oggi – scrive su Facebook – ho ricevuto l’invito dai leader del Centrodestra a candidarmi come Governatore della Regione Lazio. Come molti di voi sanno, su questa ipotesi già circolata nei giorni scorsi abbiamo avuto una lunga discussione all’interno della nostra segreteria e tra i Referenti Regionali. Si è trattato di una scelta difficile. Solo pochi giorni fa il Centrodestra, con una decisione incomprensibile, ci ha voluto escludere dall’apparentamento e oggi ci chiede di portare Energie PER l’Italia e me stesso a supporto della corsa per il Governo della Regione Lazio. Anche in Lombardia Energie PER l’Italia sarà una forza determinante per il Governo della Regione. E’ una scelta difficile perché tanti di voi hanno lavorato per costruire le liste e la nostra presenza alle elezioni per Camera e Senato, divenuta ora incompatibile con la mia candidatura alla guida della coalizione nella Regione della Capitale. Abbiamo tuttavia deciso di accettare – spiega Parisi – perché siamo un partito nuovo, costruito in solo un anno di lavoro e dobbiamo innanzitutto consolidare la nostra presenza in tutta Italia, nelle comunità, nei territori. Una sfida al di fuori dalla coalizione avrebbe proposto gli evidenti rischi connessi alla poca visibilità mediatica nel breve periodo della campagna elettorale”. “Noi – prosegue – abbiamo un progetto di lungo periodo. Costruire un grande partito popolare, protagonista nella società, capace di mettere in rete le comunità. Saremo ora presenti da protagonisti in queste importanti sfide elettorali con i nostri valori, i nostri programmi, la nostra energia liberale. Oggi siamo chiamati a competere nel Lazio e in Lombardia e tra pochi mesi dovremo partecipare alle sfide elettorali in Molise, in Friuli, per il rinnovo di molte municipalità. E poi verranno le Regioni da rieleggere in autunno e le europee del 2019, fino alla conclusione di questo ciclo con il prossimo voto per il Parlamento. Per affrontare al meglio questo percorso dobbiamo, subito dopo le elezioni, convocare il nostro primo congresso nazionale già per la prossima primavera. Per parte mia, continuerò comunque a guidare la crescita di Energie PER l’Italia. Ora concentriamo quindi tutte le nostre capacità in Lombardia e nel Lazio per la vittoria della coalizione e per uno straordinario risultato del nostro partito. Devo ringraziare tutti per lo straordinario impegno e la generosa partecipazione a questa fase tanto faticosa di avvio del nostro movimento. Sono certo che conseguiremo presto risultati tali da compensare la comprensibile delusione per la mancata presentazione di liste autonome. La scelta di oggi ci farà essere grandi e forti domani!”

“Tajani e’ il candidato premier di Forza Italia, non della coalizione di centrodestra. Io sono la candidata premier di Fratelli d’Italia e non partecipo per fare testimonianza ma per vincere. Speriamo di consegnare all’Italia per la prima volta un presidente del Consiglio donna”. Cosi’ la leader di Fdi, Giorgia Meloni, risponde a chi le chiede dell’annuncio di Silvio Berlusconi che vorrebbe l’attuale presidente del Parlamento europeo a Palazzo Chigi.

“Definita l’intesa per unire le forze e dar vita a una lista liberale e popolare. Nel 2018 nascerà un movimento politico e si terrà il primo congresso. Noi con l’Italia e l’Udc rafforzano in modo decisivo il percorso di aggregazione di movimenti, storie, culture e personalità. Le componenti liberali e popolari, con pari dignità e forza, intendono offrire un contributo fondamentale per vincere, collegio per collegio, regione per regione. E soprattutto un contributo determinante per rivolgersi a milioni di italiani astenuti, delusi, indecisi, che non hanno ancora scelto. La decisione è dunque di convergere con il centrodestra, e di partecipare in sede locale e nazionale, ad ogni livello, all’alleanza”. E’ quanto si legge in una nota congiunta di Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc e Raffaele Fitto presidente di Noi con l’Italia. “Costruendo – prosegue il comunicato – una forza per rappresentare il ceto medio, le famiglie, il risparmio, la proprietà, le piccole e piccolissime imprese, gli artigiani, i commercianti, le partite Iva, i professionisti. Nei prossimi giorni proporremo alcuni obiettivi programmatici come fondamento della nostra azione e della nostra alleanza con il centrodestra. E’ un errore cercare la polemica e lo scontro con noi, con una formazione politica che sarà decisiva per la vittoria del centrodestra. Noi giochiamo per vincere e siamo convinti che tutte le componenti del Centrodestra abbiano lo stesso obiettivo sia per le elezioni politiche che per le elezioni regionali in Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Molise. Le risposte concrete ai problemi del Paese saranno le nostre priorità. Lo scontro sulle candidature è l’ultima cosa alla quale gli elettori vogliono assistere. Noi attaccheremo i nostri avversari, non gli alleati. C’è un elettorato più liberale e moderato che va rispettato e convinto ed al quale noi vogliamo dare una rappresentanza. Cesa e Fitto avranno il compito di coordinare il nuovo soggetto politico e di avviare una fase di consultazione con tutte le forze politiche ed i movimenti interessati al nostro progetto”

“Il ritorno all’agitazione della simbologia nazista da parte di gruppi assai aggressivi anche se minoritari è il segno di una cancellazione della memoria rispetto alla quale va condotta un’aperta battaglia politica e culturale più che altri provvedimenti legislativi. La Rai, Mediaset e Sky dovrebbero svolgere un ruolo sul terreno della ricostruzione storica. La Meloni e Salvini stanno giocando una partita assai ambigua, ma fortunatamente Bossi ha detto su questo tema cose assai importanti”. Lo afferma in una nota il deputato di Ap, Fabrizio Cicchitto.

“Noi vogliamo dare un contributo per rimettere in movimento il centrodestra che fu, quello che, partito con un grande programma, poi si e’ perso”. Lo ha detto il deputato dell’Udc, Rocco Buttiglione, parlando oggi a Bari con i giornalisti in occasione del primo congresso regionale del nuovo Cdu (Cristiani democratici uniti). “Il centrodestra che fu – ha aggiunto – e’ partito con un programma di rinnovamento del Paese, di solidarieta’ ed efficienza, per portare l’Italia in Europa, per rendere il paese moderno e capace di rende la competizione. Poi si e’ perso – ha sostenuto Buttiglione – tra conflitti con i magistrati e conflitti interni, tra quelli che se la prendono con l’Europa e non capiscono che e’ l’Italia a non saper stare in Europa perche’ non e’ stata creata una classe dirigente all’altezza. Noi vogliamo dare un contributo – ha concluso Buttiglione – per rimettere in movimento il centrodestra e farlo richiamando l’impegno dei cristiani nella politica, sotto la grande dimensione ideale di Papa Francesco”.

Nella media di tutti i sondaggi nazionali il centrodestra è tra il 35 e il 37%, in crescita costante. Già oggi siamo la coalizione che dopo le elezioni avrà potenzialmente la maggioranza relativa in Parlamento. E con questi numeri noi avremo l’incarico di governo dopo la prossima tornata elettorale. Sarebbe premier incaricato il leader del partito più votato all’interno del centrodestra. Sempre guardando i sondaggi, il Partito democratico è in caduta libera e il Movimento 5 Stelle è al palo”. Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, durante una conferenza stampa a margine dell’Assemblea politica organizzativa di Forza Italia Veneto, a Padova. “In Veneto Forza Italia è tra il 15 e il 20%, la Lega è sempre forte, e quindi abbiamo la possibilità di fare cappotto nei collegi e di conquistare oltre il 50% dei seggi nella parte proporzionale. Siamo tra le regioni leader nel nostro Paese e il centrodestra in questa regione è fortissimo – sottolinea Brunetta -. Forza Italia è in salute, oggi abbiamo riunito qui a Padova i nostri dirigenti locali e siamo molto fiduciosi per il futuro. Abbiamo un patrimonio straordinario nei territori che non ha nessuno, abbiamo la storia alle nostre spalle e un grande entusiasmo per tornare a vincere in Italia. Pari dignità con la Lega, grande intelligenza da parte nostra e da parte dei nostri alleati. Vogliamo ottenere il massimo. Con gli amici leghisti c’è un ottimo rapporto e siamo pronti a tornare insieme a loro al governo del Paese”.

“Le Politiche saranno le nostre primarie: chi prende un voto in piu’ esprime il leader. Se lo prendiamo noi io sono pronto”. Matteo Salvini, che sabato prossimo sara’ a Cagliari, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano locale L’Unione Sarda nella quale tocca diversi punti sia di politica regionale che nazionale. Il leader della Lega si dice anche pronto per un confronto tv con Matteo Renzi (“Lo chiedo da anni senza risposta”) , torna sull’Agenzia del farmaco negata a Milano (“Chi ha governato non si e’ fatto valere”) e dice la sua anche sul ‘caso Tavecchio’ (“Spero solo che la politica non ci metta il becco. Sento i nomi di Veltroni, Carraro… Ci manca solo che Renzi scelga il ct della nazionale). Sul versante sardo, in caso di vittoria del centrodestra alle prossime regionali del 2019, Salvini promette la zona franca integrale e si dice “pienamente d’accordo” sul riconoscimento nella Costituzione del principio di insularita’ come svantaggio strutturale della Sardegna con conseguenti interventi di riequilibrio. “Sono disposto ad affrontare tutti i temi che stanno a cuore ai sardi, anche quelli scomodi”, taglia corto il leader della Lega.

“Le elezioni in Sicilia sono emblematiche per due motivi: innanzitutto certificano in modo definitivo quanto l’alleanza FI, FdI e Lega funzioni e sia l’unica in grado di competere con l’arroganza e il qualunquismo mascherati da antipolitica; in secondo luogo dimostrano quanti danni abbiano fatto anni di malgoverno di centrosinistra e quanto la gente si sia allontanata dalla politica: noi vogliamo che i siciliani e gli italiani tornino a credere che le cose possono davvero cambiare”. Lo afferma in una nota Lucio Malan, senatore di Forza Italia

“Le ultime tornate amministrative ci dimostrano che il centrodestra deve prendere consapevolezza dei propri mezzi”. E’ il commento di Giovanni Toti, governatore della Liguria, ai microfoni di Rai Radio 1 nello speciale dedicato alle elezioni siciliane. “Nessuno da solo e’ competitivo – continuato il presidente ligure – Il sogno renziano di un partito indipendente non e’ verosimile. Centrodestra e M5s saranno i competitor per i mesi a venire”.