Un accordo dopo il voto per governare con Grillo? “Intanto sgombriamo il campo da un equivoco. Noi speriamo che ci sia una legge elettorale che non imponga scelte di questo tipo, ovvero delle alleanze forzate che portino a delle maggioranze artificiali. Vogliamo una riforma che preveda un premio di governabilità, per non trovarci di fronte a situazioni di questo tipo. Col proporzionale, in un sistema tripolare, ti potresti trovare dopo il voto a governare al fianco di gente del fronte opposto”. Lo afferma Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, in un’intervista a Repubblica. I voti degli elettori di destra alla Raggi? “Ma quello era un ballottaggio, uno contro uno, e l’elettore di destra non voterebbe mai per il candidato di sinistra – spiega Meloni -. Per noi sarebbe difficile un’intesa politica con loro, soprattutto se le posizioni rimanessero quelle di oggi”. “Nel vero scontro aperto in Occidente tra chi sta col popolo e chi con le oligarchie, loro stanno di là – sottolinea -. Sull’immigrazione hanno sempre votato col Pd, perfino nelle alleanze tentate a Bruxelles coi liberali di Alde, cioè con gli amici di Monti, loro sono con l’establishment”. Alleanza difficile con M5S ma non impossibile? “Posso dire che a queste condizioni oggi non la farei – ribadisce la Meloni -. Sono le guardie bianche del Palazzo, il bluff non durerà. Poi, per carità, tutti si possono ricredere, le condizioni possono mutare. Cercano di pescare consensi sul nostro terreno, ma gli italiani non si faranno ingannare”. Forza Italia? Alla manifestazione di sabato “ha un’occasione in più per dire che vuole stare in questa metà campo e che gli inciuci non si fanno. Chi aderisce deve garantire coerenza” conclude la leader di Fdi.