Antonio Razzi

Antonio Razzi contro Luigi Di Maio sull’uso corretto della grammatica. Alla domanda durante un’intervista a Radio Padova se la mancata ricandidatura dell’esponente di Forza Italia sia dovuta anche alla fatica a coniugare correttamente i verbi, Razzi controbatte: «Non sono l’ultimo della classe – spiega – sa quante ne sento io di fregnacce, da certi professori, ed anche dai Cinque stelle che ce ne sono parecchi qui al Senato, che poi si mettono a ridere tutti. Almeno io sono andato a lavorare da bambino perché avevo altre sorelle a cui dare da mangiare, anche se a me mi piaceva studiare. Ma in compenso conosco tre o quattro lingue». «Mi vergognerei – rincara riferendosi a Di Maio del Movimento 5 stelle – a voler fare il leader del Paese, quando sa l’italiano peggio di me. Almeno io ho fatto 41 anni di lavoro in Svizzera, quello quando cazzo ha lavorato?». Sulla sua esclusione dalle liste il senatore non nasconde la delusione. «Nella vita io ho imparato l’educazione, anzi i miei genitori che non ci sono più mi hanno imparato sempre il rispetto. Io quando non voglio dire una cosa a uno, gli vado personalmente e gli dico: guarda mi dispiace questo non si può fare – sottolinea -. Mi piacerebbe sapere il motivo, come mi hanno chiesto il voto nel 2010 potevano dire guarda che adesso non ti possiamo ricandidare per tanti motivi». Alla domanda se abbia parlato con Silvio Berlusconi o con Niccolò Ghedini, Razzi aggiunge: «ho il telefono, lo chiamo, ma non te lo passano e quindi è inutile che lo chiamo. Ho lavorato così bene che mi sentivo orgoglioso di fare ancora una legislatura».
(corriere.it)

Perche’ Antonio Razzi e’ andato in Siria ad incontrare Bashar al-Assad? Ospite di “Un Giorno da Pecora”, su Rai Radio1, il senatore di Fi ha spiegato per la prima volta i motivi della sua scelta. “Fabrizio Bertot, un ex europarlamentare, e un suo collega, Alberto Cirio, hanno ricevuto l’invito per andare in Siria dal presidente della Commissione Esteri della Duma e dal vicepresidente della Duma. Mi hanno girato l’invito e sono andato, ma il biglietto l’ho pagato da solo”. Ma lei – hanno chiesto i conduttori Geppi Cucciari e Giorgio Lauro – era l’unico parlamentare italiano. Come mai? “Non so, me lo sono chiesto anche io. Pero’ c’erano anche altri parlamentari europei, spagnoli, belgi, cechi, serbi, una trentina in tutto. Anche russi”. Qual e’ stato il motivo dell’invito? “Loro stanno facendo la nuova Costituzione. E io gli ho detto: e’ giusto che la facciate voi, voi coi vostri ‘saggi’. E gli ho detto che se avessero voluto, avrebbero potuto anche guardare alla nostra, che e’ la piu’ bella del mondo”. Ma lei non gli ha chiesto spiegazioni sui diritti civili e la situazione del popolo siriano? “Si – ha risposto – infatti stanno facendo la nuova Costituzione dove vengono sottolineati i diritti e i doveri di tutti. Spero porti pace e la fine della guerra”. Dopo aver visto il selfie incriminato, Berlusconi l’ha chiamata? “No – ha detto – mica ho ammazzato qualcuno, perche’ avrebbe dovuto?”. Qualche altro politico gli ha detto qualcosa? “Si, anche uno del Pd, di cui non faccio il nome. Mi ha detto: complimenti, tutti parlano di te”. Prima di partire ha avvisato il Ministero degli Esteri? “Si. Mi hanno detto: non abbiamo supporto da darti, e’ a tuo rischio. Ma io per la pace faccio tutto, anche se m’ammazzano fa niente”. Ha visitato anche della basi in Siria? “Si, una base russa, all’interno della quale visto tante armi sequestrate ai ribelli. Tutte armi europee e di contrabbando”. Di quale nazioni europee? “Le ho viste ma non dico quali, non devo essere io a dirlo. Italiane non ce n’erano”. Lei dove ha dormito in Siria? “In hotel, in centro, ad Aleppo. Certo, in periferia e’ tutto distrutto, peccato perche’ doveva essere bellissima”. La sua famiglia si e’ preoccupata? “Mia moglie mi ha detto: sei pazzo ad andare li’ a rischiare la vita! Ma e’ piu’ forte di me: io devo provare a portare pace, quando posso”. E il capogruppo FI al Senato l’ha avvertito? “Certo – ha concluso – e mi ha detto: stai attento che non ti facciano barba e capelli…”