“La rabbia è una grande arma. Ecco perché Grillo è stato brillante”. Steve Bannon, ex stratega della Casa Bianca, tesse le lodi di Beppe Grillo e del M5S. L’occasione per l’analisi è offerta da un’intervista a The Spectator dopo le elezioni dello scorso 4 marzo, caratterizzate dall’exploit del Movimento. “Sono partiti come un semplice voto di protesta: ‘vogliamo fermare il capitalismo clientelare'”, dice Bannon, accendendo i riflettori sulla “combinazione tra una classe politica a braccetto con le banche e con le corporations che ha praticamente distrutto il popolo italiano”. I grillini, secondo Bannon, si sono presentati sulla scena politica dicendo, ‘vogliamo che questo finisca e la prima cosa che faremo è distruggere i politici”. La rabbia, dice l’ex guru dell’alt-right, “è una grande arma. Ecco perché Grillo è stato brillante. Sono passati dal nulla al 33% dei voti. E’ straordinario. E sono un soggetto che si basa su internet con pochissimi soldi”. Il successo del M5S ha scosso l’establishment, quello che Bannon identifica con ‘l’uomo di Davos’: “Quello che è successo in Italia ha scatenato il panico. La gente si è alzata e ha detto: ‘Sapete una cosa? Non faremo più così. E’ quello che” gli uomini di Davos “temono”.