Mario Orfeo

“E’ una grandissima soddisfazione: gli ascolti della prima serata del Festival, i migliori dal 2005 in termini di share, premiano uno straordinario lavoro di squadra coordinato dal Direttore Artistico Claudio Baglioni e impreziosito da due artisti come Pierfrancesco Favino e Michelle Hunziker. A loro, a Fiorello che ha portato sul palco dell’Ariston il suo talento unico e la sua carica inesauribile, va il mio ringraziamento, che estendo alla squadra di Rai1 e a tutti coloro che hanno contribuito ad offrire a milioni di italiani una trasmissione di grande qualità musicale e televisiva”. Così il Direttore Generale della Rai, Mario Orfeo, commenta il dato di ascolto della prima serata del 68esimo Festival di Sanremo.

“L’anno prossimo potrei tornare in Rai”: Lo ha detto Fiorello a Radio Deejay durante la trasmissione ‘Deejay chiama Italia’, chiacchierando con Linus e Nicola Savino. Alla domanda di Linus “Cosa stai facendo in questo periodo?” lo showman ha risposto di avere avuto dei contatti con il direttore generale Mario Orfeo. “Mi piacerebbe tornare il seconda serata, dalle 22:30 alle 23:30”, ha aggiunto.

“L’abbraccio di Andrea Camilleri alla famiglia Regeni e l’intervista ai genitori di Giulio nel corso di ‘Che Tempo Che Fa’ sono stati una pagina esemplare e straordinaria di Servizio Pubblico. Grazie a Fazio, il messaggio della famiglia Regeni e la loro ricerca di verità hanno raggiunto quasi 5 milioni di italiani”, dichiara il Direttore Generale della Rai Mario Orfeo. “Siamo orgogliosi di aver partecipato alla scorta mediatica per Giulio e sosterremo la proposta del presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana Giuseppe Giulietti di trasmettere la lezione di dignità e coraggio della famiglia Regeni nelle scuole”, conclude Orfeo. Per questo – fa sapere l’azienda – sorprendono ancora di più le fake news sugli ascolti di ‘Che Tempo Che Fa’. Con il programma di Fabio Fazio Rai1 guadagna rispetto al 2016 oltre 4 punti di share la domenica sera confermandosi il canale leader negli ascolti: nelle quattro prime serate di ‘Che Tempo Che Fa’, Rai1 realizza infatti il 18.6 di share, segnando un aumento di 4.1 punti rispetto alle domeniche corrispondenti dell’anno scorso con programmazione standard. Un incremento che rimane (+0.5) anche includendo la partita della Nazionale italiana di calcio del 9 ottobre 2016.

“Nuovi canali e meno testate ma serve certezza sulle risorse”. E’ quanto afferma il direttore generale della Rai, Mario Orfeo, in una intervista a Repubblica nella quale spiega che “il principale obiettivo” della sua direzione è “siglare un nuovo patto di fiducuia con i telespettattori, che passi soprattutto attraverso un moderno modo di informare in coerenza con il servizio pubblico”. Continua il Dg Rai: “Per tutta l’estate abbiamo lavorato al nuovo Contratto di Servizio che manca ormai da ben cinque anni” e con “il Contratto di Servizio faremo un altro passo in avanti verso un nuovo assetto della tv pubblica, con un numero diverso di canali e un’identità più marcata per ciascuno di essi, in una logica di peculiarità e differenziazione più simile alle altre grandi tv pubbliche europee”. Orfeo spiega che il numero dei canali cambierà “in una logica di efficientamento. Ma ne avremo anche di nuovi. Ad esempio uno in lingua inglese che parlerà dell’Italia al mondo”. Riguardo ai conti del 2018 osserva il direttore geenrale: “Rispetto e comprendo la decisione del governo di ridurre il canone per i cittadini da 100 a 90 euro. Ma questa misura va ora associata a una programmazione strategica finanziaria che dia a viale Mazzini delle certezze. Il quadro delle nostre risorse dovrà essere assicurato su base pluriennale. Anche perché gli anni, per la Rai, non sono tutti uguali”. Orfeo annuncia anche il rinnovo del contratto a Bruno Vespa e, riguardo a Milena Gabanelli, dice: “Le ho proposto di sviluppare e rilanciare subito il portale web dove ora è collocato, ovvero su Rai-News.it, potenziato da nuove risorse e dalla struttura dedicata al data journalism che lei stessa ha costruito e che ha già prodotto alcune inchieste di pregio. Questo polo vuole avere anche l’obiettivo di contrastare il virus delle fake news”.

I ricavi da canone, fonte di finanziamento della Rai, “nel 2017 si riducono di circa 140 milioni sul 2016, mentre nel 2018 la diminuzione dovrebbe attestarsi a circa 170 milioni”. Tale calo di risorse, accompagnato da “un mercato pubblicitario ancora debole ed incerto, porta la gestione operativa in forte tensione con una previsione per il 2017 di sostanziale pareggio” e con “un 2018 – immaginato con canone a 90 euro – in perdita per 80/100 milioni di euro a seguito della presenza dei costi dei grandi eventi sportivi”. Lo ha detto il dg Rai Mario Orfeo in audizione in Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
“Tre sono stati gli aspetti che ho dovuto affrontare quando mi sono insediato – ha osservato Orfeo – Il rischio concreto che alcuni talenti della Rai potessero andare via dall’azienda, una situazione sui conti del 2018 difficile e la bocciatura avvenuta due settimane prima il 22 maggio del piano news comprensivo anche della parte web”. Orfeo ha aggiunto che “Il nuovo contratto di servizio rappresenta la prima applicazione della convenzione decennale che prefigura la costruzione di un servizio pubblico in grado di rapportarsi in modo ancor più chiaro e trasparente con i cittadini italiani”.

“Il nuovo direttore generale Mario Orfeo non capisce nulla di palinsesti e la tv di Stato e’ manipolata dall’ex premier Matteo Renzi”. Lo afferma al Fatto Quotidiano Carlo Freccero, consigliere di amministrazione Rai. “Dalla nomina di Campo Dall’Orto ad oggi, – dice Freccero – ci siamo dovuti misurare, noi consiglieri, con la natura ambigua della Rai divisa tra servizio pubblico e televisione commerciale. Io volevo che fosse salvata sia la dimensione culturale del servizio pubblico che la sua redditivita’ di grande azienda statale. Ora e’ emersa, pero’, una nuova dimensione della Rai che Renzi si era proposto di rimuovere: la dimensione politica, se non governativa. In breve, e’ la politica a dettare l’agenda al Cda, in base alla presenza di persone piu’ o meno gradite”. Sulla cancellazione dell’Arena di Giletti, Freccero afferma: “Certo, un contenitore dove potevano succedere ‘incidenti’. Meglio non avere nessun problema. Ho addirittura proposto Vespa per la domenica pomeriggio, ma niente. Questi palinsesti sono disorganici. Orfeo e’ un giornalista competente, ma non puo’ applicare le sue strategie dell’informazione alla programmazione, perche’ dimostra di non capire nulla di palinsesti. Il suo modello e’ il ‘panino’ dell’informazione unica, sadico con le opposizioni che disturbano la maggioranza”.

Il cda della Rai ha nominato Mario Orfeo alla direzione generale, dopo l’intesa in assemblea con gli azionisti (Mef e Siae) . Sette i voti favorevoli, compreso quello della presidente Monica Maggioni, contrario solo il consigliere Carlo Freccero. Il nuovo dg prende il posto del dimissionario Antonio Campo Dall’Orto.

‘Il Tg1 ha bisogno di un cambio, Orfeo non è imparziale. E’ sbilanciato a favore del governo sul referendum. Nel direttore Mario Orfeo “non trovo quella imparzialità: penso che il Tg1 abbia bisogno di un cambio. E lasciamo perdere il suo teatrino ignobile a Porta a Porta contro la senatrice M5S Barbara Lezzi”. Lo afferma il presidente della commissione parlamentare di Vigilanza Rai Roberto Fico (M5s), intervistato dalla Stampa. Alla domanda se non sia anche questo suo giudizio ingerenza della politica in Rai, l’esponente 5 stelle risponde: “Infatti non sta a me intervenire per cambiare i direttori. Ma da cittadino e deputato posso dire che il Tg1, per lo spazio dato alla maggioranza e alle ragioni del sì nel referendum, è sbilanciato a favore del governo”.