Mark Zuckerberg

“Riusciremo a risolvere i problemi di Facebook, ma ci vorranno un po’ di anni”. Lo dice il fondatore Mark Zuckerberg, in una intervista rilasciata a Vox e ripresa dai media dove replica anche alle critiche di Tim Cook di Apple dopo lo scandalo dei dati personali raccolti dal colosso dei social media.
Zuckerberg ha definito non vera l’accusa mossa da Cook, secondo cui i guai di Facebook nascerebbero dalla pratica seguita dal gruppo di Menlo Park di fare soldi sui dati personali degli utenti. Poi ha spiegato il lavoro che si sta svolgendo per proteggere le informazioni personali e per limitare al massimo le attività di raccolta dati da parte di terzi.
“Mi piacerebbe poter risolvere la questione in tre o sei mesi, ma la realtà è che alcuni di questi problemi richiederanno un periodo di tempo più lungo”, ha detto Zuckerberg riferendosi ai problemi legati alle fake news che invadono la piattaforma di Facebook e all’intrusione di chi vuole influenzare i processi elettorali democratici. “Se si tratterà di un processo di tre anni, siamo già nel primo anno – ha spiegato – e, si spera, entro la fine del 2018, avremo iniziato a voltare pagina su alcuni di questi problemi”.

“Non siamo nati per odiarci l’un l’altro”. Lo scrive il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, come riposta l’Ansa, a poche ore di distanza dal tweet record di Barack Obama, in cui l’ex presidente Usa ha citato Nelson Mandela (“Nessuno è nato odiando un’altra persona per il colore della sua pelle, le sue origini o la sua religione”). L’imprenditore in un post sul suo social network condanna i fatti di Charlottesville.
“E’ una vergogna dover ancora dire che i neo-nazisti e i suprematisti bianchi sbagliano, come se in qualche modo non fosse ovvio”, scrive Zuckerberg sottolineando che su Facebook “non c’è posto per l’odio”.
Facebook nei giorni scorsi ha scelto di rimuovere un post in cui si attaccava una vittima di Charlottersville. Il link a un articolo del sito Daily Stormer, condiviso 65mila volte sul social, è stato fatto sparire perché “viola gli standard della community”, ha spiegato la compagnia. Il testo, riferisce l’agenzia, continuerà a essere rimosso in automatico, a meno che non sia accompagnato da parole di condanna verso quell’articolo o quella pubblicazione, che è vicina a posizioni neonaziste.
   

Facebook contrasterà sul social network le fake news, notizie ‘bufala’, come ha fatto in passato con il fenomeno del click baiting, l’uso di titoli ‘acchiappaclick’ per portare gli utenti su un sito web in modo da far crescere le entrate pubblicitarie. Lo ha detto il fondatore e Ad della compagnia, Mark Zuckerberg, in una intervista a Fast Company che riporta l’Ansa. “Alcuni anni fa ricevevamo molte lamentele per il click bait; i nostri algoritmi non erano in grado di riconoscerlo, così la chiave è stata costruire strumenti che consentissero alla community di di indicarci cos’era il click bait – spiega Zuckerberg – Adesso il fenomeno non è sparito al 100% ma è molto più piccolo” e si tratta di distinguere tra “diversità d’informazione, disinformazione, costruzione di un terreno comune. Queste sono le prossime cose su cui abbiamo bisogno di lavorare”. Il Ceo del social network, ha smentito le “critiche secondo cui Facebook consente la disinformazione perché fa fare più soldi. E’ totalmente falso. Sappiamo che persone nella community vogliono informazioni vere”.

“Ho scritto a Mark Zuckerberg per chiedergli perche’ su Facebook non vengono chiuse le centinaia di pagine che inneggiano al fascismo. Lo ha detto a Radio Radicale il presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini. “Da che parte sta Zuckerberg? – ha continuato – Facebook come altri social media hanno oggi un enorme e straordinario potere, senza frontiere. Sono loro a condizionare l’opinione pubblica e a determinare, dicono gli esperti, possibilmente anche gli esiti elettorali”.
Ha osservato Boldrini: “Io non ho strumenti per poterlo dire, ma se questo e’ vero e’ chiaro che allora i social devono essere sempre piu’ soggetti responsabili. Non basta che dica a parole che non c’e’ spazio per l’odio su Facebook, che la societa’ e’ contro le discriminazioni e che crede in questo strumento per connecting people. Deve anche mettere in atto poi misure che contrastino i fenomeni di odio che invece sono dilaganti, specialmente verso alcune categorie, le donne in primis. Allora io non credo che noi donne possiamo accettare di essere massacrate sul web, umiliate costantemente e trattate in un modo sprezzante, dopo aver fatto decenni di battaglie per i nostri diritti, e io non voglio neanche che noi donne o le nostre figlie ci troviamo ad essere poi costrette o ad accettare questo trattamento o a uscire dalla rete”.

Mark Zuckerberg lancia un appello su Facebook per “costruire una comunità globale” unita contro l’isolazionismo. In una lunga lettera il Ceo del social network sottolinea il ruolo della piattaforma da lui creata come “infrastruttura sociale ” e oggi fondamentale per fermare una fase di crescente isolazionismo e rifiuto della globalizzazione. Zuckerberg, anche se non cita la Brexit di Theresa May e il programma del presidente degli Usa Trump, evidenzia la necessità che l’umanità si unisca in una comunità globale che sia “solidale, sicura, informata, inclusiva e civicamente partecipe”.

“Ho scritto a Mark Zuckerberg, perché ho paura che questo tema dell’odio sia un tema che riguarda tutti i cittadini. Ricevo molte sollecitazioni a occuparmene”. Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, a margine della visita al carcere di Bollate, tornando sulla lettera scritta ieri al fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, sul quotidiano ‘la Repubblica’ per cercare di fermare l’odio che dilaga sui social. “È nell’interesse della collettività che il discorso di odio venga circoscritto – ha continuato – Oggi, purtroppo, è dilagante ad ogni livello. Quindi, scrivere a lui è stato un modo per attirare l’attenzione sul tema. Io ritengo di avere la responsabilità di sollevarlo”.

Negli anni passati, i suoi propositi erano stati di imparare il cinese, correre per almeno un miglio al giorno e costruire un assistente virtuale di nome Jarvis per controllare la sua casa. Quest’anno, Mark Zuckerberg, fondatore e amministratore delegato di Facebook, si è posto un obiettivo ancor più complesso: visitare ogni Stato degli Stati Uniti in cui non è mai stato e incontrarne i residenti; al momento, è stato in circa 20 Stati, il che significa che gliene mancano circa trenta. Zuckerberg ha espresso il proprio proposito, naturalmente, attraverso un post su Facebook, in cui ha scritto che “dopo un ultimo anno tumultuoso, la mia speranza per questa sfida è di uscire fuori e parlare con più persone possibili di come vivono, lavorano e di cosa pensano del futuro”. “Per decenni, la tecnologia e la globalizzazione ci hanno resi più produttivi e connessi. Questo ha creato molti benefici, ma per molte persone ha reso anche la vita più difficile. Questo ha contribuito a un maggior senso di divisione […] Dobbiamo trovare il modo per cambiare le regole del gioco, in modo che funzionino per tutti”. Zuckerberg ha aggiunto che questa sfida comprenderà viaggi con sua moglie Priscilla Chan, visite agli uffici di Facebook, incontri con insegnanti e scienziati e fermate in piccoli paesi e università.

Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, è stato a Roma con la moglie Priscilla. Durante la sua visita ha incontrato il premier Matteo Renzi, è stato ricevuto in Vaticano da Papa Francesco e ha tenuto una lezione sul mondo digitale agli studenti dell’Università Luiss. “Siamo una società di tecnologia, non una media company. Non produciamo e non modifichiamo contenuti. Mettiamo a disposizione gli strumenti per connettervi”, ha dichiarato il ceo del social network più famoso del mondo. Per Zuckerberg i modi per informarsi nell’era digitale coesistono e non si sovrappongono. E agli studenti in particolare ha consigliato: per avere successo bisogna trovare le “persone giuste di cui circondarsi” e non farsi condizionare dai fallimenti. “Verremo ricordati per le cose che facciamo, non per i nostri errori”, ha dichiarato citando Einstein e gli errori dimenticati per le sue scoperte, ed Enea per la perseveranza. “Abbiamo cominciato a lavorare con la Croce rossa italiana e abbiamo donato 500mila euro”, ha annunciato nell’incontro con gli studenti il padre di Facebook, riferendosi al terremoto che ha colpito l’Italia centrale il 24 agosto.
Al Pontefice Zuckerberg ha donato un modello di Aquila, l’aereo a energia solare di Facebook. “Priscilla ed io – ha scritto sul social – abbiamo avuto l’onore di incontrare Papa Francesco in Vaticano. Gli abbiamo detto quanto ammiriamo il suo messaggio di misericordia e tenerezza, e di come ha trovato nuovi modi per comunicare con la gente di ogni fede in tutto il mondo”.
E a Renzi a Palazzo Chigi: Sempre più italiani usano Facebook per collegare fra di loro piccole e medie imprese e il 90% degli utenti usa questa connessione per far crescere la propria realtà. Cifre importanti che sono destinate a crescere”. Al premier il fondatore di Facebook ha annunciato un regalo di all’università di Modena e Reggio Emilia che consiste in server potenziato per progredire nelle ricerche sull’intelligenza artificiale.

Mark Zuckerberg ha annunciato il suo arrivo in Italia. Il fondatore di Facebook lunedì incontrerà gli studenti dell’Universita’ Luiss di Roma, anche se poco si sa della sua agenda. Lunedì 29 agosto la Rai raccontera’ l’incontro del ceo di Facebook con gli studenti della Luiss. Dalle ore 16.00, Rainews24 trasmettera’ in live streaming la lecture di Zuckerberg e, alle 16.30, proporra’ lo speciale “Lezione di Facebook”. Ospiti dello speciale, condotto dal direttore Antonio Di Bella, Riccardo Luna, digital champion ed advisor per l’economia digitale del Governo italiano; Massimo Russo, direttore divisione digitale gruppo Espresso; e Antonella Di Lazzaro, responsabile social e marketing direzione digital Rai. Il racconto proseguira’ anche sui social dei canali Rai. Ha detto il Direttore Generale della Rai Antonio Campo dall’Orto: “La Rai ha deciso di dedicare ampio spazio a questo evento in sintonia con la propria missione di media company attenta all’innovazione e alle nuove prospettive della societa’ digitale”.