Pier Ferdinando Casini

“Non so se la proposta del M5S di eliminare Vespa e Fazio dai programmi della campagna elettorale faccia piu’ ridere o piangere”. Lo Ha detto Pier Ferdinando Casini (CpE – Civica popolare), presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario. Ha aggiunto Casini: “Se questa e’ la nuova politica tra un po’ la nostalgia si moltiplichera’”.

La commissione d’inchiesta parlamentare sulle banche continua i lavori e domani si occuperà di Mps. “E’ ovvio che fare luce comporta chiarimenti spiacevoli, ma non possiamo nemmeno recitare la parte di Alice nel paese delle meraviglie”. Così il presidente Pier Ferdinando Casini, in un’intervista su ‘La Stampa’ di oggi.
“Abbiamo indagato sui due istituti veneti, domani inizieremo con Montepaschi di Siena, cioè il caso più rilevante sul piano sistemico”, dichiara Casini per il quale “Il nostro sistema bancario non può diventare terreno di conquista per la finanza internazionale”. Il presidente della commissione aggiunge che occorre “evitare che l’accertamento dei fatti diventi terreno di scontro da campagna elettorale, con tutta la strumentalità del caso” e in particolar modo “capire cosa non ha funzionato nella gestione degli istituti bancari coinvolti, se l’attività di vigilanza è stata idonea e tempestiva, fornire indicazioni per prevenire altri casi”.

“Il Movimento Cinquestelle e’ il nemico perche’ vuole portare l’Italia al populismo. La loro campagna sui vaccini dice piu’ di qualsiasi altra cosa: bene, se vogliamo fermare questo populismo e vogliamo che il Paese possa essere governato e che si salvi con l’Europa perche’ dell’Europa abbiamo bisogno, c’e’ la necessita’ di una convergenza tra moderati e progressisti”. Lo ha detto il leader dei Centristi per l’Europa e presidente della commissione di indagine sulle Banche Pierferdinando Casini. ”Oltretutto – ha aggiunto – vedo che D’Alema e Bersani stanno seguendo un loro destino diverso e credo che questo sia un’occasione perche’ vi sia un’alleanza che su un’impronta forte di governo europeo possa dare futuro al nostro Paese”.

“Viviamo in un paese che è regredito. Quindici anni fa dissi di essere favorevole allo ius soli e la cosa non fece alcuno scandalo. Ora invece siamo tornati all’età della pietra grazie a forze politiche che si alimentano con la paura, dello ius soli come dei vaccini”. Ex presidente della Camera oggi alla guida della Commissione d’inchiesta sulle banche, Pier Ferdinando Casini in un’intervista al Manifesto ricorda di essere sempre stato un sostenitore della cittadinanza per i ragazzi nati in Italia da genitori immigrati. Il premier Gentiloni aveva promesso la fiducia sullo ius soli in autunno, ma ancora non se ne vede traccia. La voterebbe? Glielo chiedo perché lei fa parte del gruppo di Ap del ministro Alfano, fortemente contrario al ddl. “Io la voterei con convinzione e penso che nel gruppo di Ap al Senato non sarei certamente l’unico. Mi vengono in mente i nomi di altri quattro o cinque senatori. Guardi il punto è questo – osserva Casini -: più rimaniamo subalterni alla propaganda leghista e grillina, più non riusciremo ad esprimere liberamente un’idea della politica. Più siamo intimoriti dalle loro sfuriate su questi temi e più ci facciamo del male. Questo vale soprattutto per i moderati. Sulla possibilità di approvare lo ius soli prima della fine della legislatura Casini ammette: “Non è facile, ma un margine c’è. Bisogna vedere se il governo riuscirà a superare gli scogli di cui abbiamo parlato oppure no. Se ce la fa, allora c’è anche la possibilità che l’approvazione dello ius soli diventi reale”.

“Pier Ferdinando Casini, il simbolo della vecchia politica legata a doppio filo con le banche, e’ stato appena eletto Presidente della commissione d’inchiesta sul sistema bancario”, attacca da Facebook Beppe Grillo che rilancia le fortissime perplessita’ avanzate dai 5 Stelle sul suo blog. “Proprio lui, amico – riprende Grillo – di lunga data di Cesare Geronzi e genero del banchiere Francesco Gaetano Caltagirone, indirizzera’ i lavori di una commissione fondamentale che dovrebbe rendere giustizia alle decine di migliaia di risparmiatori truffati in questi anni, dalle quattro banche popolari alle due venete, passando per il Monte dei Paschi di Siena”.

“La Germania non e’ sulla luna, ma in Europa. Ed e’ logico che risentisse delle spinte populiste. La differenza con l’Italia e’ che li’ la Merkel vince perche’ combatte i populismi e non si allea con loro”. Lo dice in una nota Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Affari esteri del Senato.

Si conclude oggi la missione parlamentare nella Repubblica popolare cinese guidata dal presidente della commissione Esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini, e composta dal vicepresidente Giuseppe De Cristofaro, e dal senatore Gian Carlo Sangalli. Ne da’ notizia un comunicato della Commissione. A Pechino Casini, assistito dall’ambasciatore italiano Ettore Sequi, ha incontrato i vicepresidenti dell’Assemblea nazionale del popolo, Zhao Baige, e della Conferenza consultiva politica del popolo cinese, Cai Wu. Al centro dei colloqui l’eccellente stato delle relazioni bilaterali e le opportunita’ di collaborazione economica tra Italia e Cina nella strategia cinese ‘One Belt One Road’. Contrasto alla minaccia terroristica, rapporti Ue-Cina, lotta globale alla poverta’ e crisi nordcoreana, tra i principali argomenti degli incontri che il presidente della Commissione del Senato ha avuto con il viceministro del Partito comunista cinese per gli Affari internazionali, Guo Yezhou, e con il presidente dell’Istituto del popolo per gli Affari esteri del popolo cinese, Wu Hailong.

“La vittoria di Rohani dimostra che l’Iran non vuole cambiare rotta, intende aprirsi all’Occidente e non ripiombare nell’oscurantismo politico dei tempi di Ahmadinejad”. Lo dice il presidente della Commissione Affari esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini. “Adesso e’ importante che l’accordo sul nucleare sia applicato e implementato per rendere effettiva la possibilita’ di raggiungere accordi economici tra l’Occidente e il Paese persiano. Pur con tutte le contraddizioni che permangono e che non possono essere sottovalutate, ad esempio per quanto riguarda il rispetto dei diritti civili, l’esito elettorale di ieri e la sconfitta dei conservatori richiedono una seria valutazione da parte dell’Europa” aggiunge Casini.

“Le parole del consigliere M5s del Comune di Mirandola (Mo), Nunzio Tinchelli, che avrebbe detto di voler ‘lubrificare la doppietta’ contro Pier Ferdinando Casini per il suo SI’ al referendum, sono gravissime e inaccettabili”. A dirlo e’ Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, che conclude: “Gli esponenti del M5s utilizzano espressioni pericolosissime che li avvicinano, per contenuti e modi, a movimenti violenti e facinorosi e li allontanano dal dibattito democratico. Tutto questo e’ preoccupante, inaccettabile e contrario alla cultura politica del nostro Paese. A Pier Ferdinando Casini giunga la nostra solidarieta’”.

 

Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Senato, non ha dubbi e in una intervista al Messaggero ammette ‘I moderati senza alternative, non possono che schierarsi con Renzi a sostegno del sì al referendum che sarà lo spartiacque della politica italiana: finalmente avremo un momento di verità. Da un lato chi tenta di riformare le istituzioni dopo decenni di insuccessi, dall’altro una variegata convergenza di persone che cercano di bocciare il governo e il premier Renzi. Oggi i moderati italiani non possono avere il loro futuro nel centrodestra. La sfida é tra populismo e riformismo’