politica italiana

Enrico Vanzina farà un film sullo “sfascio della politica italiana.” Lo ha annunciato lo stesso regista parlando ai cronisti a Firenze, a margine di un evento della Figc. “Voglio fare un film sulla situazione politica – ha detto – Si continua a dire spessissimo in Italia ‘’sembra un film dei Vanzina’. Con mio fratello abbiamo raccontato molto l’Italia. Ecco, adesso i Vanzina fanno un film su quelli che ci dicono ‘sembra un film di Vanzina’. Ed ha aggiunto: “Deve uscire presto, penso sarà entro novembre”.
Si tratterà “una commedia”, ha continuato il regista, spiegando che “in questo caso vogliamo fare una specie di divertente riassunto sullo sfascio totale, non solo di questi politici più giovani, ma in generale, per mostrare come è comica la politica italiana. Sarà anche un film un po’ farsesco”.
Sul cinema italiano il regista ha detto che “è un disastro. La colpa è di tutti, anche nostra. Il cinema italiano vive una situazione aberrante: la gente non va a vedere i film, ma si producono 220 film all’anno. Non capisco davvero cosa stia succedendo”.

Mancano solo due mesi al voto delle Politiche e il quadro che ne emerge non é dei migliori. La sfiducia dei cittadini-elettori nei confronti del Parlamento é più alta che nel passato, unitamente alla convinzione che la politica, oggi, decida poco o niente e che non non incida realmente nelle scelte e nella realtà del Paese. Le spinte populiste e demagogiche sembrano prevalere sui tatticismi e sulle strategie delle formazioni politiche. I partiti, o ciò che di essi rimane, non riescono più ad entusiasmare e a coinvolgere, e si limitano a dialogare in modo più o meno felice sui social media e molto male in tv, dove l’agonia dei talk show politici ne ha sancito la sconfitta mediatica. Da cosa si potrebbe ripartire? Dalla concretezza, dalla vita reale, dai nodi reali del Paese, dalle difficoltà che i cittadini hanno nell’usufruire dei servizi sul territorio, dai diritti negati, dalla pubblica amministrazione autoreferenziale e sorda. L’Italia e la politica ripartano dalla realtà della vita di ogni giorno. E’ l’unico modo per recuperare credibilità e autorevolezza.