Raffaele Fitto

“Il problema migranti si risolve su due fronti: con un governo forte e credibile in Europa. Occorre infatti il coinvolgimento di tutti i Paesi europei, non è solo un problema italiano. E instaurando rapporti politici con quei Paesi africani dai quali gli immigrati partono”. Così Raffaele Fitto capo politico di Noi con l’Italia-Udc, intervenendo a “Uno Mattina” su Rai Uno. “E’ indubbio che i governi di centrosinistra hanno fallito sia sul piano della sicurezza nazionale sia nei rapporti con l’Unione europea. Esiste un problema immigrazione che, quindi, va risolto. Alzare i toni non serve, occorrono soluzioni”, conclude Fitto.

Proseguono i lavori di organizzazione di Noi con l’Italia-Udc in vista delle prossime elezioni politiche e regionali. Il presidente del partito sara’ Lorenzo Cesa e Raffaele Fitto sara’ il capo della forza politica. Cosi’ una nota dell’ufficio stampa del partito Noi con l’Italia-Udc.

“Definita l’intesa per unire le forze e dar vita a una lista liberale e popolare. Nel 2018 nascerà un movimento politico e si terrà il primo congresso. Noi con l’Italia e l’Udc rafforzano in modo decisivo il percorso di aggregazione di movimenti, storie, culture e personalità. Le componenti liberali e popolari, con pari dignità e forza, intendono offrire un contributo fondamentale per vincere, collegio per collegio, regione per regione. E soprattutto un contributo determinante per rivolgersi a milioni di italiani astenuti, delusi, indecisi, che non hanno ancora scelto. La decisione è dunque di convergere con il centrodestra, e di partecipare in sede locale e nazionale, ad ogni livello, all’alleanza”. E’ quanto si legge in una nota congiunta di Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc e Raffaele Fitto presidente di Noi con l’Italia. “Costruendo – prosegue il comunicato – una forza per rappresentare il ceto medio, le famiglie, il risparmio, la proprietà, le piccole e piccolissime imprese, gli artigiani, i commercianti, le partite Iva, i professionisti. Nei prossimi giorni proporremo alcuni obiettivi programmatici come fondamento della nostra azione e della nostra alleanza con il centrodestra. E’ un errore cercare la polemica e lo scontro con noi, con una formazione politica che sarà decisiva per la vittoria del centrodestra. Noi giochiamo per vincere e siamo convinti che tutte le componenti del Centrodestra abbiano lo stesso obiettivo sia per le elezioni politiche che per le elezioni regionali in Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Molise. Le risposte concrete ai problemi del Paese saranno le nostre priorità. Lo scontro sulle candidature è l’ultima cosa alla quale gli elettori vogliono assistere. Noi attaccheremo i nostri avversari, non gli alleati. C’è un elettorato più liberale e moderato che va rispettato e convinto ed al quale noi vogliamo dare una rappresentanza. Cesa e Fitto avranno il compito di coordinare il nuovo soggetto politico e di avviare una fase di consultazione con tutte le forze politiche ed i movimenti interessati al nostro progetto”

“Ieri Direzione Italia e’ stato l’unico movimento politico di centrodestra a dire ciò che dicevano – ciascuno a proprio modo – i principali leader del centrodestra occidentale: un sostegno agli Stati Uniti chiaro, unito ovviamente all’auspicio di un negoziato”. Così Raffaele Fitto leader di Direzione Italia. “Ho invece letto dichiarazioni, nell’ambito del centrodestra -aggiunge- che forse per la prima volta nella storia, da settant’anni, lo collocherebbero in una posizione non chiara rispetto al perimetro occidentale. Un conto e’ auspicare che pure il governo di Mosca, pragmaticamente, prenda atto della realtà, non difenda il dittatore Assad, e contribuisca al negoziato”. “Altro conto -prosegue- e’ rilasciare dichiarazioni che sembrano quelle del Pci degli anni Cinquanta per aderire alle tesi sovietiche. Le primarie nel centrodestra servirebbero anche a questo: per discutere seriamente anche di politica internazionale e del ruolo dell’Italia nel mondo”.

“Sul Ceta – (Comprehensive Economic and Trade Agreement, ovvero accordo globale per l’economia e il commercio) come su altri temi di fondo e’ bene aprire una discussione seria, culturale e politica, nel centrodestra, senza che nessuno abbia paura delle opinioni diverse dalle proprie”. Cosi’ Raffaele Fitto, leader di Direzione Italia. “Noi abbiamo votato a favore, perche’ il centrodestra non puo’ essere contro il mercato e contro il commercio internazionale. Sarebbe un boomerang per le nostre stesse imprese – aggiunge -. Un conto e’ chiedere (e il Ceta fa alcuni passi nella direzione giusta, anche se ovviamente si poteva e si puo’ sempre fare di piu’) che sia rispettata e riconosciuta la specificita’ dei prodotti tipici agroalimentari e non, altro conto sarebbe chiudere porte e finestre e precluderci opportunita’ commerciali

“Dai Conservatori e riformisti verrà una opposizione netta, com’è avvenuto nei confronti del Governo Renzi, sempre basata su limpide controproposte di merito, dall’economia ad ogni altro tema”. Cosi Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e riformisti, commenta in una nota l’esito delle consultazioni della delegazione Cor con il presidente del Consiglio incaricato Paolo Gentiloni. “Abbiamo ribadito in privato ciò che diciamo in pubblico: un Governo che fosse e apparisse la continuazione di quello precedente battuto il 4 dicembre scorso sarebbe in contraddizione piena con la volontà espressa dagli elettori – prosegue Fitto – Quanto alla legge elettorale, abbiamo ribadito la nostra propensione a un sistema ‘decidente’, tutt’altro che proporzionale, che consenta in modo chiaro ad uno schieramento di avere una maggioranza e di governare, senza intese post-elettorali alle spalle del voto popolare”.

“Il centrodestra che abbiamo conosciuto e’ ormai concluso”. Non ha dubbi il leader dei Conservatori e Riformisti, Raffaele Fitto, che alla chiusura della campagna referendaria dopo aver assicurato che “stiamo producendo l’ultimo sforzo per la vittoria del no” ha annunciato la sua volonta’ di “mettere in campo un percorso di coinvolgimento degli elettori, come e’ accaduto in Francia”. Fitto ne ha parlato oggi a Bari con i giornalisti in occasione del presidio del Comitato ‘Questa volta No’ in via Sparano. “Dopo questa campagna referendaria e ad un anno dalle nuove elezioni politiche, e’ paradossale – secondo Fitto – immaginare di risedersi attorno a un tavolo con la sinistra. Quando lo sento dire lo trovo allucinante”. “La strada e’ obbligata e sara’ quella della chiarezza. Ora bisogna scrivere e condividere – ha aggiunto Fitto – nuove regole. Spettera’ agli elettori scegliere, con le primarie, un programma e una leadership per dare al Paese una svolta vera”. “Chi siede al tavolo con il centrosinistra per nuovi futuri governi credo – ha sottolineato Fitto – scelga una strada diversa dalla ricomposizione del centrodestra, mentre noi siamo in sintonia con tutti coloro i quali vogliono costruire una alternativa al centrosinistra”. “Insomma niente inciuci, niente incontri – ha concluso Fitto – con la sinistra, governi da sostenere e niente paludi. Il centrodestra costruisca la sua prospettiva politica”.

“Da alcuni anni, il centrodestra italiano si e’ abituato a giocare in uno stadio vuoto. Noi vogliamo invece uno stadio pieno. E oggi qui c’e’ uno stadio pieno, di spettatori appassionati, di spettatori che vogliono prendere in mano il loro futuro”. Cosi’ Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti, aprendo i lavori della Convenzione Blu, la due giorni organizzata dai Cor a Roma, presso l’Hotel The Church Village. “Da qualche tempo, nello stadio del centrodestra – sottolinea- la regola era che l’applauso era obbligatorio e il voto era facoltativo. Noi vogliamo rovesciare questa regola: qui l’applauso e’ facoltativo, mentre il voto e’ obbligatorio. Perche’ gli spettatori sono giocatori. Vi sembrera’ incredibile, rispetto alle abitudini della politica italiana di questi anni, ma noi oggi in sei tavoli tematici discuteremo, tutti, delle nostre proposte (sull’Europa, sull’immigrazione, sulle tasse, sulle pensioni, sulla burocrazia), ognuno potra’ dire la sua, domattina ne riparleremo in plenaria, e poi si votera’. Avete capito bene: si votera’. Ognuno di voi ha il suo telefonino, da qui a domattina potrete scaricare una ‘app’, e voteremo. Avete presente quella cosa che non si fa quasi piu’? Discutere, partecipare, votare? Ecco, noi vogliamo farla. Mai piu’ decisioni in stanze chiuse, alle spalle dei cittadini. Questa e’ la Convenzione Blu”.

Domani Giovedi’ 3 novembre alle ore 17.30, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, Raffaele Fitto leader dei Conservatori e Riformisti presenta alla stampa la “Convenzione Blu”, iniziativa che si terra’ sabato 5 e domenica 6 novembre a Roma all’Hotel The Church Village, via di Torre Rossa, 94 . “L’obiettivo de “La Convenzione Blu” e’ quello di gettare le basi per il futuro di un centrodestra che sia – spiega Fitto – aperto al confronto sulla base di regole nuove, come per esempio le primarie per scegliere leader e programmi, e che sia realmente alternativo a Renzi a cominciare dal No al Referendum”.

Le elezioni amministrative dicono che Renzi è davvero in difficoltà. Non a caso da giorni metteva le mani avanti. Ovunque, il Pd e i suoi candidati sono indietro rispetto alle attese. E questa è la buona notizia per il centrodestra. Ma la cattiva notizia è che, con l’eccezione di di Parisi a Milano, il nuovo bipolarismo nazionale rischia di essere quello tra M5s e Pd. Per questo, comunque finisca il ballottaggio di Milano, serve un centrodestra davvero nuovo. Serve una volontà seria di mettere tutto in discussione. Oggi, nonostante esista una maggioranza potenziale di elettori di centrodestra nel Paese, il centrodestra “ufficiale” rischia ,e sceglie,di essere fuori partita. Noi Conservatori e Riformisti proponiamo un profondo cambiamento nel metodo con le primarie , e nel programma con scelte serie e credibili . Al centrodestra non basterà “appiccicare” in qualche modo quello che c’è . Manca una componente innovativa, liberale, riformatrice. Ci candidiamo a organizzarla. Nei prossimi giorni lanceremo i primi appuntamenti per iniziare a costruirla”. Così Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti.