“Il caso Cassimatis smentisce, se mai ve ne fosse bisogno, le millanterie di Di Maio. Anche quando i cittadini decidono una cosa, nella segrete stanze della Casaleggio se ne fa un’altra. Nessuna democrazia ma solo un controllo assoluto sui parlamentari per lucrosi click. Come spiegano i 5 stelle il fatto che la piattaforma gestita da un privato usi i soldi pubblici dei parlamentari? Vi e’ una commistione tra politica e interessi commerciali sempre piu’ evidente. Gli iscritti politici vengono usati per fini commerciali? Servono come massa contrattuale per avere pubblicita’? E i ricavi a chi vanno? Al movimento? All’azienda milanese? Un intreccio laocoontico poco chiaro e che fa molto male alla democrazia”. Cosi’, in una nota, Stefano Esposito, senatore Pd.