Il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha firmato l’ordinanza che disciplina i primi interventi urgenti a seguito degli eventi meteorologici eccezionali che hanno colpito da ottobre le regioni Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Sardegna, Sicilia, Veneto e le Province autonome di Trento e Bolzano.
Il Testo integrale
Il provvedimento, che segue la dichiarazione dello stato di emergenza deliberata dal Consiglio dei Ministri, nomina commissari delegati, ciascuno per il proprio territorio, i presidenti delle regioni Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana e Veneto, i direttori della protezione civile delle regioni Lazio, Lombardia, Sardegna e il dirigente generale del Dipartimento della protezione civile della Regione siciliana. Le Province autonome di Trento e Bolzano si occuperanno direttamente di svolgere le attività previste dall’ordinanza. I Commissari delegati dovranno predisporre un piano di interventi urgenti che includa “le attività di soccorso e assistenza alla popolazione, di rimozione delle situazioni di pericolo, di ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, di gestione dei rifiuti e delle macerie, dell’attuazione di misure volte a garantire la continuità amministrativa nei territori interessati”, si legge nel comunicato stampa della Protezione Civile. Per la viabilità, i commissari delegati possono avvalersi di Anas come soggetto attuatore.
“Tra le misure di immediato sostegno al tessuto economico e sociale nei confronti della popolazione e delle attività produttive colpite dal maltempo l’ordinanza prevede, per la prima volta nella storia degli interventi emergenziali, un contributo una tantum nel limite massimo di 5.000 euro per i nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa, risulti compromessa nella sua funzionalità dal maltempo e, nel limite di 20.000 euro, per l’immediata ripresa delle attività economiche e produttive, sulla base di apposita ricognizione svolta dai commissari.” Entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza i commissari delegati definiscono per ciascun comune la stima delle risorse necessarie. Per quanto riguarda gli alberi abbattuti e i materiali vegetali, “il legname rimosso potrà essere stoccato in apposite aree di deposito. Entro 5 giorni dall’adozione dell’ordinanza, i Commissari delegati determinano gli ambiti territoriali di intervento per l’affidamento dei servizi di rimozione del legname, provvedendo inoltre all’individuazione dei soggetti attuatori, che abbiano una specifica conoscenza del territorio, quali i sindaci dei comuni colpiti. I commissari possono affidare i relativi servizi con procedure d’urgenza”.