“La nostra è una legislazione che ha quasi 90 anni, che è stata modificata anche con le esperienze tragiche dei tempi del terrorismo ed è una delle più stringenti d’Europa ma un’arma è sempre un’arma. Bisogna essere sani soprattuto di mente, saperla usare e non avere precedenti. Riteniamo che i capisaldi della nostra legislazione siano corretti”. Lo dice all’Adnkronos il presidente dell’Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni Sportive e Civili Stefano Fiocchi, all’indomani dell’approvazione della riforma della legittima difesa e della presentazione da parte di 70 senatori della Lega di una proposta di legge per facilitare l’acquisto di armi per la difesa personale. Quanto alla proposta di legge, si tratta di “un’iniziativa di cui non so i contenuti”, chiarisce. “In ogni caso, chiunque non abbia precedenti, abbia l’idoneità al titolo e l’idoneità psicofisica può comprare una pistola e tenersela in casa”, continua. “La nostra è sicuramente una delle legislazioni più restrittive tant’è che quando c’è stato il recepimento delle direttive europee la legislazione italiana non ha subito grandi alterazioni – aggiunge – riteniamo per questo che i tre requisisti per l’acquisto di un’arma non potranno essere modificati”, aggiunge. Anche perché il recepimento da parte dell’Italia della normativa europea, spiega, non consente di andare oltre i tre capisaldi. Quanto alla riforma sulla legittima difesa, Fiocchi sottolinea: “Ha due grossi cardini: la difesa è sempre legittima e ha corretto un’altra stortura, il risarcimento del danno”. “Per quanto riguarda la vendita di armi e munizioni non cambia nulla”, aggiunge. “Non abbiamo registrato alcun aumento delle vendite ma questo lo avevo sempre detto, anche perché la legge sulla legittima difesa non modifica la modalità di acquisto delle armi”, conclude.