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“Di Maio, che idiozia! Ma come puo’ la terza carica dello Stato, un esponente di spicco del M5S lasciarsi andare a idiozie del genere sul conto di un intero popolo, quello rumeno, che tanto ha dato in termini umani, sociali ed economici all’Italia. Non si tratta di razzismo ma ahime’ di becera ignoranza. Torna a studiare Di Maio. Risparmiaci il tuo quotidiano festival delle idiozie”. Lo dichiara Gianni Pittella, presidente del Gruppo Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, dopo che alcuni giorni fa l’esponente M5s aveva pubblicato su Facebook un post in cui si affermava: “L’Italia ha importato dalla Romania il 40% dei loro criminali. Mentre la Romania sta importando dall’Italia le nostre imprese e i nostri capitali. Che affare questa UE!”. “Siccome in Italia la politica non ha mai voluto far funzionare la giustizia, anzi molto spesso l’ha sabotata volutamente – proseguiva Di Maio -, noi stiamo attraendo delinquenti, mentre le nostre imprese scappano dove i sistemi giudiziari sono piu’ efficienti: come in Romania! Vi chiedo di ascoltare questi due minuti del Procuratore aggiunto di Messina Sebastiano Ardita per capire cosa hanno creato in Italia 20 anni di partitocrazia degli amici degli amici. Basta non votarli piu’ per far cambiare le cose”.

“Ho scritto a Mark Zuckerberg per chiedergli perche’ su Facebook non vengono chiuse le centinaia di pagine che inneggiano al fascismo. Lo ha detto a Radio Radicale il presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini. “Da che parte sta Zuckerberg? – ha continuato – Facebook come altri social media hanno oggi un enorme e straordinario potere, senza frontiere. Sono loro a condizionare l’opinione pubblica e a determinare, dicono gli esperti, possibilmente anche gli esiti elettorali”.
Ha osservato Boldrini: “Io non ho strumenti per poterlo dire, ma se questo e’ vero e’ chiaro che allora i social devono essere sempre piu’ soggetti responsabili. Non basta che dica a parole che non c’e’ spazio per l’odio su Facebook, che la societa’ e’ contro le discriminazioni e che crede in questo strumento per connecting people. Deve anche mettere in atto poi misure che contrastino i fenomeni di odio che invece sono dilaganti, specialmente verso alcune categorie, le donne in primis. Allora io non credo che noi donne possiamo accettare di essere massacrate sul web, umiliate costantemente e trattate in un modo sprezzante, dopo aver fatto decenni di battaglie per i nostri diritti, e io non voglio neanche che noi donne o le nostre figlie ci troviamo ad essere poi costrette o ad accettare questo trattamento o a uscire dalla rete”.

“Ho scritto a Mark Zuckerberg, perché ho paura che questo tema dell’odio sia un tema che riguarda tutti i cittadini. Ricevo molte sollecitazioni a occuparmene”. Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, a margine della visita al carcere di Bollate, tornando sulla lettera scritta ieri al fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, sul quotidiano ‘la Repubblica’ per cercare di fermare l’odio che dilaga sui social. “È nell’interesse della collettività che il discorso di odio venga circoscritto – ha continuato – Oggi, purtroppo, è dilagante ad ogni livello. Quindi, scrivere a lui è stato un modo per attirare l’attenzione sul tema. Io ritengo di avere la responsabilità di sollevarlo”.

Facebook accresce l’impegno nel contrasto alle ‘bufale’ online e aggiorna la sezione ‘Trending topics’, che in Usa mostra gli argomenti popolari, dando sempre più rilievo alle scelte delle testate giornalistiche. La piattaforma sta cambiando l’algoritmo in modo che nella sezione finiscano gli argomenti a cui gli editori dedicano più attenzione e non quelli più condivisi o commentati. Lo scopo è mostrare argomenti che “riflettano il mondo reale così come trattato da più media”. Nella sezione ‘Trending topics’ non ci sarà più la personalizzazione delle notizie in base agli interessi degli utenti. Questa iniziativa è contenuta in un pacchetto di azioni che la società di Mark Zuckerberg sta mettendo in campo dopo le polemiche sulle ‘fake news’ scoppiate durante la campagna presidenziale americana.

La Commissione europea ha inviato una comunicazione a Facebook per aver fornito informazioni inesatte o fuorvianti nel corso del 2014, nel corso dell’indagine della stessa Commissione sull’acquisizione di WhatsApp, in merito al regolamento Ue sulle concentrazioni. La Commissione ritiene in via preliminare che, contrariamente alle affermazioni di Facebook, la possibilità tecnica di corrispondenza automatica tra utenti WhatsApp e utenti Facebook ci fosse già nel 2014. Facebook ha ora ora fino al 31 gennaio 2017 per rispondere alla comunicazione degli addebiti. Il commissario Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: “Le aziende hanno l’obbligo di fornire informazioni precise alla commissione nel corso indagini sulle concentrazioni, e devono prendere sul serio tale obbligo. In questo caso specifico, Facebook ci ha dato informazioni errate o fuorvianti durante le indagini l’acquisizione di WhatsApp. Facebook ha ora la possibilità di rispondere”.

“Il 5 dicembre dovremmo ripartire tutti insieme. Vedremo con quali responsabilita’ e dovremo partire mettendo al centro l’Italia che soffre di piu'”. Lo ha detto ieri Matteo Renzi, nel corso di ‘Matteo risponde’, la diretta che tiene su Facebook rispondendo alle domande che arrivano dal web. “Non siamo mai stati cosi’ vicino a un’impresa straordinaria. Ce la faremo”, ha dichiarato il presidente del Consiglio. E riguardo alle lettere inviate agli italiani all’estero per il referendum costituzionale ha chiarito: “Le lettere le hanno mandate il comitato del Si’ e il Pd. Non il governo”. E infatti in fondo alla lettera c’è l’indirizzo e mail del partito democratico. Il premier è intervenuto anche sul Senato, oggetto della riforma. “I cittadini eleggeranno i propri senatori. I cittadini voteranno in modo esplicito su una scheda per scegliere i senatori che vogliono mandare a Roma”. Renzi ha mostrato il facsimile della scheda elettorale. Sui comuni dell’Italia centrale colpiti dal terremoto ha detto il presidente del Cinsiglio: “In queste ore si stanno costruendo le casette ad Amatrice. Le prime 20 saranno pronte prima di Natale”.

Il Safety Check, strumento di Facebook che in caso di terremoti o disastri naturali si può usare per far sapere ai propri amici e contatti che si sta bene, sarà attivato direttamente dagli utenti e non dal social network. Ad annunciarlo è stata la società di Mark Zuckerberg al Social Good Forum a New York. “Quando molte persone pubblicano dalla zona interessata post relativi ad una crisi o a un disastro, potrebbe essere chiesto loro se stanno bene – spiega una nota – Dopo essersi registrate al sicuro, le persone potranno invitare gli amici a fare lo stesso”. Facebook ha anche lanciato il ‘Community Help’, una nuova funzionalità che consente di chiedere o offrire aiuto, tra cui alloggi, cibo e rifornimenti dopo un disastro naturale. Il servizio sarà disponibile dal 2017.

Mark Zuckerberg ha annunciato il suo arrivo in Italia. Il fondatore di Facebook lunedì incontrerà gli studenti dell’Universita’ Luiss di Roma, anche se poco si sa della sua agenda. Lunedì 29 agosto la Rai raccontera’ l’incontro del ceo di Facebook con gli studenti della Luiss. Dalle ore 16.00, Rainews24 trasmettera’ in live streaming la lecture di Zuckerberg e, alle 16.30, proporra’ lo speciale “Lezione di Facebook”. Ospiti dello speciale, condotto dal direttore Antonio Di Bella, Riccardo Luna, digital champion ed advisor per l’economia digitale del Governo italiano; Massimo Russo, direttore divisione digitale gruppo Espresso; e Antonella Di Lazzaro, responsabile social e marketing direzione digital Rai. Il racconto proseguira’ anche sui social dei canali Rai. Ha detto il Direttore Generale della Rai Antonio Campo dall’Orto: “La Rai ha deciso di dedicare ampio spazio a questo evento in sintonia con la propria missione di media company attenta all’innovazione e alle nuove prospettive della societa’ digitale”.

Facebook ha lanciato negli Stati Uniti ‘Lifestage’, un’applicazione per iPhone vietata a chi ha più di 21 anni. E’ pensata per mettere in contatto gli studenti di una stessa scuola o di istituti vicini, così come alle origini nacque il social network oggi più famoso del mondo. Nei profili le informazioni sono sostituite da video.

L’Agenzia delle Entrate inaugura la sua pagina Facebook ed entra in contatto con i cittadini per offrire una prima informazione su un tema di stretta attualità: il canone tv nella bolletta elettrica. Il servizio, realizzato dalle Entrate a costo zero e fornito sulla piattaforma Messenger, è un’innovazione destinata a cambiare radicalmente il rapporto con i contribuenti, che potranno dialogare con il Fisco in tempo reale e in maniera semplice, anche dal proprio smartphone, attraverso il social network più popolare in Italia, con 23 milioni di utenti che si collegano almeno una volta al giorno. La pagina Facebook dell’Agenzia, che amplia la presenza delle Entrate sui social media, è raggiungibile tramite il link https://www.facebook.com/agenziadelleentrate/. Attraverso il servizio, comunica l’Agenzia delle Entrate, sarà possibile aprire una conversazione privata attraverso l’applicazione Facebook Messenger e scrivere la propria domanda. La risposta arriverà entro 24 ore o, nei casi in cui il quesito richieda un approfondimento, entro 5 giorni dalla richiesta. Inizialmente l’assistenza sarà dedicata al canone tv, per poi estendersi gradualmente ai dubbi fiscali più comuni. Non solo, quindi, un nuovo canale social delle Entrate, che si affianca a quelli già esistenti, ma una nuova forma di dialogo in cui l’Agenzia dà del tu al cittadino e svecchia le procedure della Pubblica Amministrazione grazie alla tecnologia. L’Agenzia non richiederà alcun dato personale, ma si limiterà a rispondere a dubbi e aiutare i contribuenti ad adempiere correttamente agli obblighi fiscali. Il trattamento dei dati personali degli utenti risponderà, comunque, alle policy in uso sulla piattaforma Facebook, mentre i dati sensibili postati in commenti o post pubblici verranno rimossi. Le informazioni scambiate non saranno utilizzate per altri scopi, ma serviranno solo per aiutare e indirizzare i contribuenti nella soluzione dei loro quesiti. Con l’approdo su Facebook, conclude la nota, l’Agenzia triplica la sua presenza nel mondo dei social media, dopo YouTube e Twitter. Con questo passaggio, però, l’account non diventa solo un modo per informare il cittadino sulle novità fiscali, ma un inedito canale a due direzioni con cui Fisco e contribuente possono interagire direttamente attraverso la tastiera del pc o lo schermo dello smartphone.