Ghedini

Antonio Razzi contro Luigi Di Maio sull’uso corretto della grammatica. Alla domanda durante un’intervista a Radio Padova se la mancata ricandidatura dell’esponente di Forza Italia sia dovuta anche alla fatica a coniugare correttamente i verbi, Razzi controbatte: «Non sono l’ultimo della classe – spiega – sa quante ne sento io di fregnacce, da certi professori, ed anche dai Cinque stelle che ce ne sono parecchi qui al Senato, che poi si mettono a ridere tutti. Almeno io sono andato a lavorare da bambino perché avevo altre sorelle a cui dare da mangiare, anche se a me mi piaceva studiare. Ma in compenso conosco tre o quattro lingue». «Mi vergognerei – rincara riferendosi a Di Maio del Movimento 5 stelle – a voler fare il leader del Paese, quando sa l’italiano peggio di me. Almeno io ho fatto 41 anni di lavoro in Svizzera, quello quando cazzo ha lavorato?». Sulla sua esclusione dalle liste il senatore non nasconde la delusione. «Nella vita io ho imparato l’educazione, anzi i miei genitori che non ci sono più mi hanno imparato sempre il rispetto. Io quando non voglio dire una cosa a uno, gli vado personalmente e gli dico: guarda mi dispiace questo non si può fare – sottolinea -. Mi piacerebbe sapere il motivo, come mi hanno chiesto il voto nel 2010 potevano dire guarda che adesso non ti possiamo ricandidare per tanti motivi». Alla domanda se abbia parlato con Silvio Berlusconi o con Niccolò Ghedini, Razzi aggiunge: «ho il telefono, lo chiamo, ma non te lo passano e quindi è inutile che lo chiamo. Ho lavorato così bene che mi sentivo orgoglioso di fare ancora una legislatura».
(corriere.it)

“Siamo cautamente ottimisti sulla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo perché la questione è stata ritenuta rilevante e seria. In ogni caso l’8 marzo 2018 sarà possibile presentare un’istanza di riabilitazione in Italia per Silvio Berlusconi. Questo estinguerebbe gli effetti della legge Severino. E’ tecnicamente possibile anche una candidatura con riserva. La decisione la prendera’ lo stesso Berlusconi”. Lo ha detto, intervistato a Radio anch’io su Rai Radio 1, l’avvocato dell’ex premier e parlamentare di Forza Italia Niccolò Ghedini.

“Renzi e il suo governo sono stati negativi per l’Italia, però dell’inchiesta sul padre viene fatto un utilizzo barbaro”. così, Niccolò Ghedini, avvocato storico di Silvio Berlusconi in un’intervista a La Stampa. A proposito del reato contestato a Tiziano Renzi, padre dell’ex pemier, nell’ambito dell’inchiesta Consip, il traffico di influenza illecita, introdotto nel 2012, Ghedini si dice “graniticamente contrario” perchè “concede ai giudici troppa discrezionalità”. E aggiunge: “Contesto da parte di certi avversari politici, sinistra compresa, l’uso strumentale delle indagini per finalità politiche, come vediamo anche nel caso di Lotti”. Per Ghedini “chiedere le dimissioni del ministro sulla base di uno stillicidio non verificabile è del tutto sbagliato”.

Niccolò Ghedini, il legale di fiducia di Berlusconi, non ci sta e chiarisce una volta per tutte. ‘Anche quest’oggi, come nei giorni scorsi, su alcuni quotidiani si prospetta la sussistenza di un incarico apicale in Forza Italia conferitomi dal presidente Berlusconi. La notizia è totalmente inventata e destituita di ogni fondamento. Forza Italia ha già un eccellente gruppo dirigente”, dichiara Ghedini di Fi. “Il presidente Berlusconi – aggiunge- è impegnato in prima persona nella riorganizzazione del movimento e nel rilancio del centro destra. Il mio apporto politico a Forza Italia è quello di sempre, ovvero collaborare come militante e parlamentare nella quotidianità del lavoro politico di Forza Italia e soprattutto seguire le vicende riguardanti la giustizia, devastata dalle improvvide iniziative dell’attuale governo Renzi, ed avere il privilegio di difendere come avvocato il presidente Berlusconi, a cui sono grato per la fiducia, che è stato perseguitato, innocente, da anni di ingiusti processi, limitato nella sua attività imprenditoriale e politica e che attende finalmente di essere completamente scagionato da ogni infondata e assurda accusa”.