manovra

“Siamo di fronte a un atto di negazione della democrazia costituzionale senza precedenti. Non era mai accaduto che neanche una Camera potesse entrare nel merito di un provvedimento”. Lo ha detto il deputato di Leu Stefano Fassina intervenendo in commissione Bilancio a Montecitorio. “In prima lettura qui a Montecitorio – ricorda – abbiamo avuto un testo di ‘intrattenimento’, utilizzato da Governo e maggioranza per impegnare Deputati, media, interessi organizzati e opinione pubblica mentre era in corso il negoziato con la Commissione europea. Al Senato, è arrivato in zona Cesarini, con un maxi-emendamento, l’esito del confronto con Bruxelles: un testo non soltanto ridimensionato negli importi per i principali capitoli di spesa, ma inzeppato di misure aggiuntive, estremamente rilevanti per impatto economico, insieme a una valanga di misure ordinamentali, ‘marchette’ le avrebbero definite dall’opposizione i campioni del M5S”. “Un’alternativa c’era. Ovviamente, onerosa in termini di reputazione politica, ma c’era: un mese di esercizio provvisorio per consentire almeno a un ramo del Parlamento di svolgere le funzioni previste dalla Costituzione. I principi costituzionali della democrazia parlamentare sono stati, invece, ancora una volta, sacrificati ai principi di finanza pubblica, certo presenti nella Costituzione della Repubblica, ma subordinati ai primi”, conclude.

“Le misure per noi più negative? Il taglio degli investimenti, e la conferma assolutamente politica del reddito di cittadinanza e di quota 100 per le pensioni. Che per noi sono operazioni elettorali e puramente assistenzialistiche, che non guardano allo sviluppo”. Lo dice Alberto Dal Poz, industriale dell’automotive e presidente di Federmeccanica, in un’intervista a ‘La stampa’. “Sapevamo che certo non c’era la possibilità di varare delle manovre di choc fiscale come quella realizzata negli Stati Uniti da Trump dopo pochi mesi dalla sua elezione. Saremmo stati però pronti a discutere insieme un piano di tagli alla spesa – aggiunge – Quando ci sono poche risorse, vanno mobilitate perché siano volano di crescita e di sviluppo. L’unico volano efficace da questo punto di vista è la creazione di lavoro da parte delle imprese: è un fatto che sostenendo le imprese, anche nelle fase di maggior difficoltà e recessione, si generano effetti moltiplicatori benefici per l’intera economia. Si vuole creare lavoro? È sulle imprese che bisogna puntare, perché creano ricadute virtuose che restano sul territorio. Nel Movimento Cinque Stelle qualcuno aveva balenato l’ipotesi che il reddito di cittadinanza potesse passare attraverso le imprese, nel processo di creazione di lavoro, ma non se n’è fatto nulla. E adesso si avvicina una fase economica non buona”.

“Il professor Di Maio non sa quel che dice: ne ha combinate e dette talmente tante, in questi 7-8 mesi, che ormai ha perso qualsiasi credibilità. Non conosce nulla di contabilità dello Stato, di diritto parlamentare, e persino dei contenuti della Legge di Bilancio. Si discute tanto di reddito di cittadinanza e di quota 100, e nessuna riga è stata scritta su entrambi i provvedimenti. Solo chiacchiere. L’unica cosa corretta che dice, forse, il professor Di Maio, è che il reddito di cittadinanza entrerà in vigore tra marzo e aprile, semplicemente perché deve essere ancora scritto”, “allo stesso tempo, non si conosce ancora come sarà congegnata la quota 100 per le pensioni. Quello che si sa, invece, è che si prendono 2,5 miliardi di euro in tre anni dai pensionati, dalla mancata indicizzazione delle pensioni oltre i 1.500 euro lordi. Si stanno portando via, di fatto, a milioni di pensionati con pensioni assolutamente limitate, beni e servizi (viene tolto loro il potere d’acquisto): l’inflazione non più adeguata e la pensione bloccata portano i pensionati, ad acquistare meno beni e servizi”. Lo ha Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia, ai microfoni di Radio Cusano. “Altra faccenda è quella del volontariato. Con questa manovra viene raddoppiata la tassazione Ires, dal 12 al 24%, sul non-profit. Siccome tutti noi, in qualche maniera, siamo stati vicini a questa o a quella associazione di volontariato, riteniamo che questa sia una norma assolutamente demenziale, poiché il volontariato interviene di norma, attraverso la buona volontà e il sacrificio della gente, sulle falle, sulle carenze e sulla miopia dello Stato, o sulla sua incapacità di intervento in determinati settori. Alla base di tutto questo esiste, soprattutto nella filosofia del Movimento 5 Stelle, una sorta di ossessione nei confronti dello statalismo, del ‘deve fare tutto lo Stato’. Devono essere colpite la società civile, le comunità, laiche o religiose che siano, che abbiano la voglia e la forza di dire ‘non guardo solo a me stesso e do una mano agli altri’. Come colpiti devono essere i piccoli giornali, la piccola stampa, le voci libere”.

“Renzi si conferma bugiardo seriale e traditore delle famiglie italiane, il Pd cancella il bonus bebe’ mentre per la stepchild adoption e l’utero in affitto stavano facendo carte false pur di assecondare le lobby Lgbt. Non solo.. Lo scorso maggio durante l’assemblea Dem in cui e’ stato proclamato segretario, Renzi, dopo anni al governo in cui non ha fatto nulla, disse che la ‘mamma’ sarebbe stata una delle tre priorita’ del nuovo corso del suo partito. Falso e ipocrita. Questa legislatura a guida Pd sara’ ricordata invece come una delle pagine piu’ oscurantiste per i valori della famiglia, della natalita’ e della maternita’. Il record storico negativo di culle vuote e il record di giovani che scappano all’estero sono l’emblema del fallimento del renzismo. Serve una nuova pagina in cui la famiglia torni ad essere protagonista.. I siciliani hanno gia’ un’occasione votando Musumeci e Noi con Salvini il prossimo 5 novembre. La nostra presenza e’ una garanzia di attenzione alle mamme. Con la riforma del settore delle politiche sociali e familiari, interverremo sull’Isee e sull’addizionale regionale Irpef per introdurre anche in Sicilia meccanismi di progressivita’ in base al numero dei componenti il nucleo familiare. Verranno potenziati servizi di conciliazione, politiche abitative e di contrasto alla poverta’ per le famiglie con piu’ figli. In attesa poi della vittoria della Lega e del centrodestra alle politiche nazionali, grazie alla quale invertiremo il trend negativo degli ultimi anni”. Cosi’ il deputato Alessandro Pagano della Lega-Noi con Salvini.

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla legge di bilancio. La manovra contiene misure per sostenere la crescita e il lavoro giovanile. In particolare, si prevede per le assunzioni di giovani una decontribuzione fino al 50% per tre anni, che sale al 100% al Sud.
“Si tratta di una manovra snella, utile per la nostra economia”, ha detto il premier Paolo Gentiloni, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
“Sarà un bilancio utile per sostenere il percorso della crescita e proseguire nel percorso di stabilizzazione finanziaria del nostro Paese”, ha aggiunto il premier.

“Non ho dato alcuna cifra, non darò alcuna cifra: andremo a discutere sulla base della nuova legge di bilancio dell’Italia e anche degli impegni presi e dei risultati ottenuti recentemente. Le discussioni sono costruttive, ma c’è questo ‘sentiero stretto’ che dobbiamo attraversare”. Così il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio, citando la metafora del “sentiero stretto” del ministro dell’Economia italiano, Pier Carlo Padoan, a proposito dei colloqui tra Roma e Bruxelles sui conti pubblici. “L’Italia – ricorda il commissario – è il Paese dell’eurozona che ha beneficiato della magiore flessibilità concessa dalle regole della Commissione, ed è stato giusto perché se lo è meritato per le riforme strutturali e per la situazione politica, o per esempio per gestire l’emergenza terremoto”. “Tutto questo – prosegue Moscovici – è all’interno delle discussioni con il governo italiano, che sono positive e costruttuve. Questa è la reale situazione dell’Italia, ne ho discusso a lungo con il mio amico Pier Carlo Padoan e procediamo in questa direzione”.

La manovra “non sara’ lacrime e sangue” perché dall’orientamento della commissione Ue sull’Italia ci sono piu’ margini, e “magari” si potrà aggiungere anche “un intervento strutturale a favore del cuneo sui giovani”. A fare il punto sulla prossima legge di bilancio e’ stato ieri il viceministro dell’Economia, Enrico Morando dal palco del convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria. Morando ha aggiunto che il Paese, rispetto al passato, mostra un contesto “un po’ migliorato” e il Pil “sta andando un po’ meglio”.

“La ‘manovrina’ non puo’ trovare il consenso del Gruppo di Forza Italia, che quindi esprimera’ il suo voto contrario”. Lo ha annunciato Stefania Prestigiacomo, deputata di Forza Italia, intervenendo in aula in dichiarazione di voto finale sul decreto disposizioni urgenti in materia finanziaria. “I motivi sono diversi, iniziando dal fatto che questa manovra partita come il tentativo del Governo di sistemare le cose mediante un mix di riduzione della spesa pubblica e un aumento della pressione fiscale, si e’ trasformata in un provvedimento ‘omnibus’ in cui si e’ fatto entrare di tutto”, ha spiegato. “La maggioranza ha sottolineato piu’ volte la presenza di misure di ‘correzione’ e di ‘sviluppo’: in realta’, la parte dello ‘sviluppo’ e’ troppo debole. Abbiamo cercato, con alcuni nostri emendamenti e con spirito costruttivo di offrire la prospettiva di una strada diversa da percorrere, ad esempio con la proposta della flat tax. E se apprezziamo che vi siano gli interventi per le aree terremotate e l’occasione colta per mettere una toppa alla vicenda dei voucher, non capiamo proprio invece il diniego ricevuto alla richiesta di riportare il Fondo per le politiche sociali e quello per le non autosufficienze alla dotazione iniziale, andando a reinserire quanto tolto nell’intesa decisa dalla Conferenza Stato-Regioni. Forza Italia votera’ no con la speranza di poter avviare al piu’ presto un nuovo dibattito politico, mettendo sul banco una visione diversa, ricette di politica economica concrete, in grado di rimettere finalmente in pista il nostro Paese, sulla strada della crescita”, ha detto ancora.

‘Il recente esame positivo da parte della Commissione Europea dei contenuti della cosiddetta manovrina”, e la “raccomandazione a consolidare l’azione di risanamento finanziario e di sostegno alla crescita” e’ ulteriore motivo “per continuare nel sostegno leale verso l’azione del Governo Gentiloni”. Si legge su un documento sottoscritto da 31 senatori orlandiani e presentato durante una conferenza stampa in Senato. Il governo Gentiloni, sottolineano i parlamentari, “da qui a fine legislatura, deve procedere senza indugi sulla via delle riforme e garantire quella stabilita’ necessaria per poter affrontare anche i prossimi appuntamenti di bilancio”. “Legge elettorale, – spiegano – elezioni amministrative, risanamento di bilancio, impulso alla crescita e contrasto alle poverta’ e disuguaglianze, freno alle campagne populistiche contro istituzioni e politica, sostegno al Governo Gentiloni. Si tratta di prove decisive per disegnare l’Italia che verra’ nei prossimi anni e la stessa funzione riformista del Pd.

La manovra e’ “resa opportuna da un quadro di fattori convergenti che accentuano la percezione di un rischio Italia testimoniato peraltro da alcune valutazioni peggiorative delle Agenzie di rating, dall’avvicinamento del termine della politica monetaria espansiva della Bce, l’approssimarsi della fine della legislatura e il debito elevato”. Lo dice il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, nel corso di una audizione davanti alle commissioni Bilancio riunite alla Camera sulla manovra correttiva. Il ministro ricorda che “la correzione e’ molto contenuta” e rappresenta “un passaggio organico della politica economica del governo in continuita’ con il precedente”.