Udc

Proseguono i lavori di organizzazione di Noi con l’Italia-Udc in vista delle prossime elezioni politiche e regionali. Il presidente del partito sara’ Lorenzo Cesa e Raffaele Fitto sara’ il capo della forza politica. Cosi’ una nota dell’ufficio stampa del partito Noi con l’Italia-Udc.

“Definita l’intesa per unire le forze e dar vita a una lista liberale e popolare. Nel 2018 nascerà un movimento politico e si terrà il primo congresso. Noi con l’Italia e l’Udc rafforzano in modo decisivo il percorso di aggregazione di movimenti, storie, culture e personalità. Le componenti liberali e popolari, con pari dignità e forza, intendono offrire un contributo fondamentale per vincere, collegio per collegio, regione per regione. E soprattutto un contributo determinante per rivolgersi a milioni di italiani astenuti, delusi, indecisi, che non hanno ancora scelto. La decisione è dunque di convergere con il centrodestra, e di partecipare in sede locale e nazionale, ad ogni livello, all’alleanza”. E’ quanto si legge in una nota congiunta di Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc e Raffaele Fitto presidente di Noi con l’Italia. “Costruendo – prosegue il comunicato – una forza per rappresentare il ceto medio, le famiglie, il risparmio, la proprietà, le piccole e piccolissime imprese, gli artigiani, i commercianti, le partite Iva, i professionisti. Nei prossimi giorni proporremo alcuni obiettivi programmatici come fondamento della nostra azione e della nostra alleanza con il centrodestra. E’ un errore cercare la polemica e lo scontro con noi, con una formazione politica che sarà decisiva per la vittoria del centrodestra. Noi giochiamo per vincere e siamo convinti che tutte le componenti del Centrodestra abbiano lo stesso obiettivo sia per le elezioni politiche che per le elezioni regionali in Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Molise. Le risposte concrete ai problemi del Paese saranno le nostre priorità. Lo scontro sulle candidature è l’ultima cosa alla quale gli elettori vogliono assistere. Noi attaccheremo i nostri avversari, non gli alleati. C’è un elettorato più liberale e moderato che va rispettato e convinto ed al quale noi vogliamo dare una rappresentanza. Cesa e Fitto avranno il compito di coordinare il nuovo soggetto politico e di avviare una fase di consultazione con tutte le forze politiche ed i movimenti interessati al nostro progetto”

“Noi vogliamo dare un contributo per rimettere in movimento il centrodestra che fu, quello che, partito con un grande programma, poi si e’ perso”. Lo ha detto il deputato dell’Udc, Rocco Buttiglione, parlando oggi a Bari con i giornalisti in occasione del primo congresso regionale del nuovo Cdu (Cristiani democratici uniti). “Il centrodestra che fu – ha aggiunto – e’ partito con un programma di rinnovamento del Paese, di solidarieta’ ed efficienza, per portare l’Italia in Europa, per rendere il paese moderno e capace di rende la competizione. Poi si e’ perso – ha sostenuto Buttiglione – tra conflitti con i magistrati e conflitti interni, tra quelli che se la prendono con l’Europa e non capiscono che e’ l’Italia a non saper stare in Europa perche’ non e’ stata creata una classe dirigente all’altezza. Noi vogliamo dare un contributo – ha concluso Buttiglione – per rimettere in movimento il centrodestra e farlo richiamando l’impegno dei cristiani nella politica, sotto la grande dimensione ideale di Papa Francesco”.

“Sapevo già che mi avrebbero arrestato…Perché già certi ambienti mi avevano avvertito! Ed oggi più di ieri vi dico che anche questo procedimento finirà come gli altri quattordici: archiviati o con sentenza di assoluzione”. Così a caldo Cateno De Luca, neo eletto in Sicilia nell’Udc, nonostante sia ai domiciliari, commenta il suo arresto per evasione fiscale. “Mi dispiace per questo ulteriore clamore – dice in un video – Io sono sereno perché già venerdì sera sono stato avvicinato a piazza Cairoli da un noto personaggio della politica siciliana e della massoneria e parente molto stretto di magistrati che mi ha fatto i complimenti per la campagna elettorale e mi ha detto: ‘Lo sai che è tutto inutile quello che hai fatto?’. Questa persona lunedì ha chiamato un suo amico nonché suo collaboratore e gli ha detto che il mio operato era inutile perché sarei stato arrestato e sarebbe subentrato il primo dei non eletti, Danilo Lo Giudice. Per questo ho insistito molto affinché venisse eletto Lo Giudice perché sapevo di scontrarmi definitivamente con i poteri forti di Messina, massoneria e vari ambienti che non vogliono che io faccia il sindaco di Messina”. E ancora: “La vicenda che riguarda questo arresto fa ridere perché vengo accusato di stato essere il regista di un’evasione fiscale di un ente collettivo, il Caf Fenapi, cioè un ente che non è mio”. “Il primo che mi ha convocato nel suo salotto a Messina – continua De Luca – è sempre questo personaggio. Io ho avuto più richieste di aderire alla massoneria e ho sempre detto no, ma non perché non la condivida ma perché sono un uomo libero. Il marcio c’è in politica, c’è nella massoneria, c’è nella magistratura, c’è nella chiesa. Non bisogna generalizzare”.”Questa battaglia – sottolinea il neodeputato siciliano – io la porto avanti fino in fondo, ho fatto due denunce contro una parte della magistratura e gli organi inquirenti. E io lo dico chiaramente: mi possono solo ammazzare, ma continuerò a testa alta a difendere la mia dignità e soprattutto tutti coloro che non hanno la forza e i mezzi per potersi difendere e che si sono ammazzati per la malagiustizia, rimasti in carcere per anni. Non è pensabile che in uno Stato libero, quando tu dici ai magistrati che sbagliano ti sei sostanzialmente scritto la sentenza di morte. Non mi sta bene. Continuerò fino in fondo a difendere i miei diritti contro tutte le forme di mafia”. “Diffondetelo questo video, in modo tale che anche i cosiddetti giustizialisti improvvisati ne prendano atto: Cateno De Luca non si farà macinare dal fango, fino a quando avrà l’ultimo respiro si difenderà in tutti i luoghi”, conclude De Luca.”Preservate il nostro meritatissimo ed onestissimo successo elettorale dagli attacchi dei medesimi ambienti che già sapevano del mio arresto. Tale richiesta risale al 10 gennaio 2017 ed il Gip per motivi a noi non troppo ignoti ha firmato l’ordinanza di arresto il 3 novembre 2017″. Lo scrive su facebook il neodeputato dell’Ars Cateno De Luca, agli arresti domiciliari, rivolgendosi ai suoi elettori.”Io avevo annunciato la mia candidatura a sindaco di Messina nel comizio del 1 gennaio 2017 in piazza municipio a santa Teresa di Riva – racconta -. A dicembre 2016 avevamo depositato l’ennesima denunzia nei confronti di una parte della magistratura di Messina ed alcuni organi inquirenti che avevano commesso troppi ‘errori’ nei procedimenti penali aperti a carico di cateno De Luca: ben 15 procedimenti penali di cui già chiusi 14 con sentenze di assoluzione perché il fatto non sussiste e varie archiviazioni per l’inconsistenza delle accuse”.

‘In seguito al mancato rispetto, e non da parte nostra, degli accordi iniziali presi a livello nazionale con l’Udc per il perseguimento di un unico progetto dell’area moderata popolare di centrodestra, il Nuovo PSi si ritiene libero da ogni vincolo con il partito dell’Udc. Ciononostante il nostro partito, rispettoso degli impegni presi con Musumeci Presidente per le prossime elezioni regionali del 5 novembre, correrà con i propri candidati nella lista Idea Sicilia- Popolari e Autonomisti. Nelle liste delle province dove non sono previsti propri candidati, il Nuovo Psi darà indicazione di voto e appoggerà incondizionatamente la lista Idea Sicilia Popolari e Autonomisti. Cosi il segretario regionale del Nuovo Psi Enzo Antonuccio

“In Sicilia, nel rispetto dell’autonomia territoriale che e’ un valore per noi importante, da sempre c”e’ un’area di grande maggioranza di Centro Centro- Destra che e’ formata da noi dell’Udc, da Forza Italia e da altre forze politiche presenti in Sicilia”. Lo dichiara il presidente nazionale dell’Udc Antonio De Poli, che aggiunge: “Quest’area politica, al di la’ delle bandiere partitiche, da sempre si riconosce negli stessi valori e nel simbolo unico della bandiera del Ppe. Questa e’ la premessa di un ragionamento che naturalmente verra’ vagliato dagli organi di partito che, come sempre, verranno convocati per i percorsi politici programmati da definirsi”. Continua De Poli: “A meta’ settembre verra’ convocato il Consiglio nazionale del partito. Nessuna incertezza, dunque, sulla propria identita’. L’Udc e’ ben consapevole dei propri punti di forza che stanno nello Scudo crociato e nell’appartenenza, in Europa, alla famiglia del Partito popolare europeo”.

“Poco piu’ che adolescenti, come bambini totalmente assorbiti dal grande gioco della guerra. A Barcellona i killer-adolescenti non hanno fatto una strage solo per un errore banale, perche’ qualcosa non ha funzionato nel protocollo che stavano seguendo per confezionare in casa le bombe che avrebbero provocato centinaia di morti”. Lo afferma l’onorevole Paola Binetti dell’UDC. “Come se si trattasse di un video gioco, in cui se si sbaglia si puo’ sempre ricominciare e i morti sono soltanto virtuali – prosegue -. Sembra tutto assurdo, ai limiti dell’irrealta’, se non fosse per quelle morti tremendamente reali, che ci lasciano senza fiato. La paura di nuovi attentati in altri capitali europee mina la nostra sicurezza, perche’ non e’ facile prevederle ne’ prevenirle. E’ l’Europa stessa, con i suoi simboli, al centro dell’odio distruttivo di persone che appaiono fuori dalla norma”

Una Pasqua complicata quella di quest’anno per molte famiglie italiane; l’annuncio sempre piu’ concreto della manovra, nell’alternativa tra tagli e tasse non riempie certo di speranza le famiglie. Per questo non stupiscono i toni accorati dell’omelia di Papa Francesco questa notte”. Lo dice la parlamentare Udc Paola Binetti. ” La famiglia che vogliamo porre ogni giorno al centro del nostro impegno, umano e politico, ha spesso i toni dolenti con cui l’ha descritta il Papa durante l’omelia della veglia pasquale. Le sue parole sono state piu’ o meno queste: il volto delle donne, di madri che piangono vedendo che la vita dei loro figli resta sepolta sotto il peso della corruzione che sottrae diritti e infrange tante aspirazioni; sotto l’egoismo quotidiano che crocifigge e seppellisce la speranza di molti; sotto la burocrazia paralizzante e sterile che non permette che le cose cambino. Le donne hanno spesso il volto di coloro che, camminando per la citta’, vedono crocifissa la dignita’. Se la via Crucis del venerdi’ santo e’ stata la via crucis delle donne, la veglia pasquale non lo e’ stato di meno. Corruzione, egoismo e una sterile burocrazia sono le tre piaghe della vita di molte famiglie che non ce la fanno a reagire alla crisi economica in cui sono piombate ormai da oltre 10 anni. Ma questo esige dalla politica una risposta forte, che non puo’ piu’ essere rimandata. E’ in gioco la dignita’ umana e il rischio che continui ad essere crocifissa in mille modi diversi.”

“Cio’ che sta emergendo in queste ore dalla kermesse del Lingotto restituisce agli italiani la solita, sbiadita foto del Pd: inconsistente, appesa alla cantilena del suo ex segretario, che vuol mostrarsi agli elettori con un’immagine rinnovata, ma continua a ripetere gli effimeri slogan di sempre”, dice l’europarlamentare Lorenzo Cesa (Udc), che conclude: “Mentre il centrosinistra continua la ricerca di un’identita’ che appare sempre piu’ lontana, e il centrodestra rincorre le follie di Salvini, l’Udc ha trovato la sua strada, ripartendo dai propri valori, quelli dell’area democratico cristiana, e seguendo una traccia limpida e chiara, che porta ai bisogni dei giovani, delle famiglie e del Mezzogiorno, a un’idea diversa d’Europa”.

Continua a far discutere la giravolta di Grillo e del suo movimento sulla Unione Europea. Da una critica netta a Bruxelles al passaggio al gruppo convintanente europeista dell’Alde. “Parafrasando la celebre opera di Pirandello, Grillo e i 5 Stelle sono in cerca d’autore in Europa e provano cosi’ a ripulire un’immagine che negli scorsi giorni si e’ mostrata agli italiani con lineamenti ben chiari, quelli cioe’ della censura. Nella svolta europeista di Grillo non c’e’ nulla di autentico se non il tentativo di provare a non soccombere”. E’ quanto afferma Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc.