Vaticano

Il “crescente influsso esercitato dai mercati sul benessere materiale di buona parte dell’umanità” “reclama, da una parte, un’adeguata regolazione delle loro dinamiche, e dall’altra, una chiara fondazione etica, che assicuri al benessere raggiunto quella qualità umana delle relazioni che i meccanismi economici, da soli, non sono in grado di produrre”. E’ quanto si afferma in apertura del documento vaticano “‘Oeconomicae et pecuniariae quaestiones’. Considerazioni per un discernimento etico circa alcuni aspetti dell’attuale sistema economico-finanziario”, pubblicato oggi dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Contro “l’arbitrio e l’abuso del più forte” – si legge nel testo di 32 pagine, firmato dai rispettivi capi dicastero mons. Luis Ladaria e card. Peter Turkson, e segretari mons. Giacomo Morandi e mons. Bruno Marie Duffè -, la Santa Sede invoca “un’etica fondata sulla libertà, sulla verità, sulla giustizia e sulla solidarietà”: e “questo vale anche per quegli ambiti in cui vigono le leggi della politica e dell’economia”.

Sara’ un anno che, oltre al completamento della riforma della Curia, comprendera’ focus particolari come quelli sulle famiglie e sui giovani, e ancora importanti viaggi all’estero e in Italia. Il 2018 di Francesco si preannuncia con un calendario sempre denso di eventi mentre, nonostante le resistenze da piu’ parti e qualche inciampo di troppo, prosegue il cammino ‘riformatore’ dell’attuale pontificato, verso una Chiesa – come vuole Bergoglio – ancor piu’ proiettata verso una dimensione universale e decentrata e dallo spiccato accento pastorale, ‘accogliente’ e missionario. Mentre si attende per lunedi’ 8 gennaio, appena concluso il ciclo natalizio, il discorso del Papa al Corpo diplomatico, gia’ uno dei piu’ significativi dell’anno, per tracciare la linea dell’azione e della visione internazionale della Chiesa, Francesco gia’ una settimana dopo, lunedi’ 15 gennaio, partira’ per l’importante trasferta in Cile e Peru’ (fino al 22), ancora nella ‘sua’ America Latina per la quale continua ad auspicare la soluzione delle gravi discrepanze sociali e il riscatto della corruzione. Per ora, per l’anno appena cominciato, non ci sono altre visite all’estero ufficialmente confermate, ma il Papa dovrebbe andare anche all’Incontro Mondiale delle Famiglie che si svolgera’ a Dublino dal 21 al 26 agosto: un’occasione che, oltre a tirare le fila della ricezione della Amoris Laetitia, avrebbe anche una rilevante valenza politica per la possibilita’ che Bergoglio si rechi pure in Irlanda del Nord giungendoci dalla Repubblica dell’Eire, fatto mai accaduto prima. Restano al momento in ballo altri viaggi di cui si e’ fatta voce (Paesi baltici? Si puo’ riparlare del Sud Sudan, dopo il viaggio ‘saltato’ l’anno scorso? A quando l’attesissima visita in Uruguay e nella natia Argentina?), ma mancano indicazioni di alcun tipo mentre gli unici indizi possono essere i ‘vuoti’ nel calendario della Casa pontificia, come quelli nella prima settimana di giugno (annullata l’udienza generale di mercoledì 6, per cui il Papa dovrebbe essere fuori) o alla fine di settembre (annullato l’Angelus di domenica 23). Visite papali avranno comunque luogo anche in Italia: sabato 17 marzo nelle Pietrelcina e San Giovanni Rotondo di Padre Pio, mentre non e’ ancora ufficializzata la data della trasferta a Venezia per l’incontro con le Chiese del Nordest. Quanto ai temi al centro dell’agenda papale, oltre alla definizione degli ultimi aspetti della riforma della ‘Pastor bonus’ per l’organizzazione della Curia romana (prossimo appuntamento del ‘C9′ dal 26 al 28 febbraio) e ai sempre piu’ delineati accorpamenti nel sistema dei media vaticani, a quello della famiglia si aggiungera’ quello dei giovani, su cui va avanti il lavoro preparatorio – compresa anche la valutazione dei questionari compilati online entro il 31 dicembre appena trascorso – del Sinodo in programma dal 3 al 28 ottobre prossimi. E sempre in ottobre, almeno dalle ipotesi che si fanno in sede di postulazione e presso la diocesi di Brescia, potrebbe svolgersi un altro grande evento: la canonizzazione di papa Paolo VI, Pontefice particolarmente caro a Bergoglio e per il quale e’ stato individuato il secondo miracolo, utile alla proclamazione della santita’. Non e’ affatto escluso che nell’anno possa anche arrivare la canonizzazione di mons. Oscar Romero e che Francesco possa andare ad officiala in Salvador. Possibile, infine, un nuovo Concistoro per la creazione di cardinali, mentre in campo internazionale sono sempre attivi i canali di negoziato con la Cina per il possibile accordo sulla nomina dei vescovi. (Ansa)

“E’ stato un momento molto emozionante, non solo per me ma per tutta la Commissione. Ci siamo sentiti accolti dal Santo Padre e ci siamo sentiti anche fortemente responsabilizzati, perche’ le sue parole sono un vero programma di lotta alla mafia, non solo per la Commissione Antimafia ma per la Repubblica, per ciascun cittadino, per ciascun partito politico, per ciascuna istituzione”. Lo ha detto la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, commentando l’udienza di stamane concessa alla Commissione da papa Francesco in Vaticano. “E ancora una volta – prosegue – abbiamo ascoltato parole chiare contro la corruzione: ci ha invitato a combatterla con le stesse armi con le quali abbiamo combattuto la mafia, che ha riconosciuto essere efficaci nel nostro Paese, e questo per noi e’ molto importanti”. “Cosi’ come credo – aggiunge Bindi – non possa non essere sottolineato il richiamo al fatto che se non combattiamo le disuguaglianze, se non combattiamo la poverta’, se non assicuriamo a tutti i diritti fondamentali, non giustifichiamo mai le mafie che sono la causa prima anche delle disuguaglianze, della cattiva economia, del cattivo lavoro e della mancanza della tutela dei diritti, ma spesso finiscono per essere la spiegazione del perche’ soprattutto in alcune parti del Paese e del mondo permane questo loro dominio sulla coscienza delle persone”. E quindi “lotta alla mafia non e’ solo repressione: e’ lotta alla corruzione e buone regole del mercato finanziario ed e’ lotta a ogni forma di poverta’ e ogni forma di disuguaglianza”. A proposito, poi, dell’accento posto dal Papa sui testimoni di giustizia e sui beni confiscati alle mafie, Rosy Bindi sottolinea che sono “due disegni di legge che sono uno all’approvazione definitiva al Senato, quello dei testimoni di giustizia, e l’altro all’approvazione definitiva alla Camera. quello sui beni confiscati. Io non usero’ le parole del Papa, tutti le hanno sentite – osserva – e credo che queste due leggi che sono il frutto del lavoro di tutto il Parlamento ma su impulso del lavoro della Commissione parlamentare Antimafia potranno vedere la luce nelle prossime settimane e sara’ un grande regalo al Paese”.

Un gruppo di parlamentari cattolici da tutto il mondo domani sarà ricevuto in Vaticano da papa Francesco. Accadrà al termine del consueto Angelus in piazza San Pietro. Si tratta dei partecipanti alla Conferenza dell’International Catholic Legislators Network, rete di parlamentari cattolici di tutto il mondo nata nel 2010 con il patrocinio dell’arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schonborn, e di David Alton, membro cattolico della Camera dei Lord. “Si tratta – spiega Schonborn a Radio Vaticana – di un gruppo informale di uomini e donne che molto consapevolmente vogliono stare in politica da credenti. Hanno spesso un’altra cosa in comune: nei loro parlamenti sono in minoranza. Ma si fanno portatori di argomenti e valori importanti e intendono svolgere il loro servizio da cattolici”. Questi incontri, sottolinea ancora il porporato, “sono sempre un’ottima occasione per confronti e scambi di idee. Il fatto che si trovino insieme persone che vengono da tutti i continenti fa chiaramente bene a tutti, anche perché nascono contatti, nascono amicizie”. Scopo di questi incontri annuali – spiega il cardinale Schonborn – è il rafforzamento nella fede: ci sono momenti fortemente religiosi, come la messa, la recita comune del Rosario, l’adorazione eucaristica, la possibilità di confessarsi … c’è quindi sicuramente anche un sostegno spirituale. Gli argomenti che si trattano in questi incontri sono quelli che maggiormente impegnano i parlamentari e si approfondiscono con l’aiuto di esperti che guidano dei seminari che hanno la funzione di aiutare nella riflessione politica. Posso dire che questa Rete informale è un successo, una bella iniziativa e direi che è una benedizione”.

Si è definito “inadeguato”, “non all’altezza” dell’incarico che Papa Francesco gli ha affidato e ha chiesto l’aiuto di tutti, monsignor Mario Delpini, nuovo Arcivescovo di Milano. Il successore del cardinale Angelo Scola ha parlato davanti ai giornalisti e alla Curia nella sede dell’Arcivescovado di Milano, subito dopo l’annuncio del Vaticano: “La mia attenzione si concentra sulla mia inadeguatezza al compito assegnato, ringrazio il Santo Padre e il cardinale Scola, tutti voi che siete qui, io sento soprattutto la mia inadeguatezza e già si vede dal nome” ha detto passando al tono scherzoso. “Io vorrei che tutti avessero la speranza di vita eterna e una certezza che Dio è padre, ci ama, ci vuole felici e su questa fiducia si possa impostare una convivenza fraterna che non contrapponga le religioni come se fossero dei nemici che si sfidano ma come dei cammini che portano a ritrovare le radici di umanesimo, dignità della persona e speranza che anima la persona”, è quanto si è augurato, aggiungendo che “Ci vorrebbe un Arcivescovo santo, io sono un uomo credo mediocre – ha continuato Delpini – se penso alle sfide che la città metropolitana e la regione devono affrontare, quanta intelligenza, cultura e innovazione c’è a Milano ci vorrebbe un vescovo che sia un genio”.

Dopo il successo di “Stanotte a Firenze”, Alberto Angela accompagna il pubblico di Rai1 in un secondo straordinario viaggio notturno nel suo programma “Stanotte a San Pietro. Viaggio tra le meraviglie del Vaticano” in onda domani alle 21.25. Al telespettatore si schiudera’ uno scrigno di tesori d’arte, un percorso intimo e maestoso, tra monumenti famosi come la Cupola di San Pietro, la Pieta’, la Cappella Sistina e i giardini immersi nel silenzio della notte. Una grande produzione, interamente girata in 4K HDR, arricchita da ospiti d’eccezione come Giancarlo Giannini e Carlo Verdone, realizzata da Rai con Centro Televisivo Vaticano e Officina della Comunicazione.

“A volte qualcuno mi chiede: ‘Ma Lei, Padre, parla sempre dei poveri e della misericordia’. Sì – dico – ma non è una malattia. E’ semplicemente il modo con cui Dio si è rivelato”. Lo ha detto Papa Francesco in un video messaggio rivolto ai partecipanti al concerto di beneficenza ‘Avrai’  tenutosi nell’Aula Paolo VI. “Infatti il Natale – ha detto il Pontefice – ormai alle porte ci ricorda il modo con cui Dio è entrato nel mondo: nasce da Maria Vergine come tutti i bambini, viene avvolto in fasce, preso in braccio, allattato. Non solo: lui, la sua mamma e Giuseppe hanno dovuto fare i conti con il fatto che per loro non c’era posto nell’albergo”. Il concerto si è svolto in occasione del Bicentenario della Gendarmeria Vaticana, ospite l’artista Claudio Baglioni. Il ricavato della serata è destinato a sostenere due importanti progetti: l’ospedale pediatrico a Bangui, nella Repubblica Centrafricana, e le vittime del terremoto in Centro Italia.

Claudio Baglioni terrà un concerto in Vaticano per aiutare le popolazioni sfollate colpite dal terremoto del centro Italia e la realizzazione di un ospedale pediatrico a Bangui. Il concerto di beneficenza ‘Avrai’ si terrà sabato prossimo, alle 20.30, nell’Aula Nervi. L’evento sarà trasmesso in diretta su Rai Uno. “L’idea nasce da una proposta di papa Francesco, e casualmente corrisponde anche al giorno del suo ottantesimo compleanno”, ha spiegato Baglioni a Radio Vaticana.

Grande attenzione del Vaticano alle questioni politiche italiane, come da tradizione. In questa fase delicata del Paese occorrono “un grande senso di responsabilita’” e “la ricerca dell’unita’ pur nelle diversita’ per costruire il bene comune”. Cosi’ il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, parla con Radio Vaticana della nuova situazione politica dopo il referendum costituzionale che si è tenuto il 4 dicembre.

Il denaro governa il mondo. E lo fa “con la frusta della paura, della disuguaglianza, della violenza economica, sociale, culturale e militare che genera sempre più violenza in una spirale discendente che sembra non finire mai. Quanto dolore, quanta paura!” Così Papa Francesco parlando ai movimenti popolari. “Cosa succede al mondo di oggi che, quando avviene la bancarotta di una banca, immediatamente appaiono somme scandalose per salvarla, ma quando avviene questa bancarotta dell’umanità (con le morti dei migranti ndr) non c’è quasi una millesima parte per salvare quei fratelli che soffrono tanto? E così il Mediterraneo è diventato un cimitero, e non solo il Mediterraneo… molti cimiteri vicino ai muri, muri macchiati di sangue innocente”.