In un mondo sempre più virtuale, il valore della coerenza assume una importanza maggiore. Questo giornale online vede la luce all’indomani di un anniversario, quello della morte di Giovanni Falcone, un eroe che ha fatto di tutto per non sembrarlo, in vita, e che non ha potuto evitare di diventarlo, per il modo in cui è morto e per l’intelligenza profusa nel contrastare la criminalità organizzata. Chi era Giovanni Falcone? Una persona autentica e coerente. Un uomo onesto che credeva nel rispetto delle leggi, un magistrato servitore dello Stato. Io lo ricordo in una sua immagine precisa: il suo sorriso sornione, con cui sottolineava le ipocrisie delle tante maschere che lo attorniavano per rubargli un po’ di luce. Falcone per me era uno che lottava contro le maschere della mafia e dell’antimafia fasulla. Una persona coerente: in lui non vi era alcuno scarto tra il pensiero e l’azione. E, quando ciò accade, la forza di un uomo diviene incontenibile. Il vero nemico delle maschere e’ la coerenza, l’apparire ciò che si é, il dire ciò che si pensa, il comportarsi secondo i propri valori. Tutto il resto é miseria.