Gli accordi bilaterali tra i Paesi europei e gli Stati africani sui flussi migratori hanno “l’obiettivo della politica cinica dell’esternalizzazione delle frontiere”. Lo ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, nel corso della presentazione del libro “Padre Mose'” di Mussie Zerai e Giuseppe Carrisi a Roma. “Con l’alibi della cooperazione otteniamo due risultati: diritti umani dimenticati e aiuteremo i Paesi pagandoli a riprendersi le persone e a violare diritti umani”. Quello che Amnesty chiede all’Unione europea e’ “assumersi un onere solidale: ripartirsi un fenomeno che numericamente e’ irrilevante. Parliamo di arrivi marittimi di 170mila persone l’anno, nulla in proporzione alla popolazione europea”. All’Italia invece “chiediamo di superare il sistema hotspot” perche’ “mettersi di fronte a persone che decidono della tua vita dopo quel viaggio e’ inumano”, ma il quadro sul futuro “non e’ ottimista”.