Un tribunale austriaco ha stabilito che Facebook deve rimuovere i post d’odio non solo in Austria, ma su tutta la piattaforma, a livello mondiale. Lo riporta l’Ansa, che cita la decisione sul caso della leader dei Verdi Eva Glawischnig, che si era rivolta al tribunale in seguito a commenti sul proprio conto pubblicati sul social network da un profilo falso. “In base alla decisione della corte – scrive l’agenzia – Facebook dovra’ cancellare tutti i post che contengono le frasi bollate come linguaggio d’odio, sia dal profilo che per primo le ha pubblicate, sia dai profili e dalle pagine di chi le condivide, siano essi austriaci o di altri Paesi”. La societa’ non sara’ invece tenuta a individuare e rimuovere post simili, e cioe’ contenenti frasi dai contenuti analoghi ma scritte con parole diverse. La Germania, di recente, è intervenuta contro l’incitamento all’odio e alla violenza online, approvando un disegno di legge che prevede multe fino a 50 milioni di euro se le internet company non cancellano in modo tempestivo post violenti o palesemente falsi. Facebook ha annunciato intanto maggiori controlli a contrasto delle notizie false e dell’incitamento all’odio e alla violenza.