“Il sequestro preventivo dei beni avvia il Paese verso una direttrice del sospetto”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, concludendo a Caserta l’assemblea territoriale dell’associazione. “E un imprenditore, e’ bene chiarirlo alla politica e al Parlamento, vive di reputazione: se fai un errore sul sequestro preventivo lo rovini, non e’ che quando gli ridai l’azienda non e’ successo nulla. Noi – ha lamentato Boccia – abbiamo posto solo questa questione di merito” sul Codice antimafia, “non su tutto, e le risposte sono state, non sul merito ma sulle persone, sul fatto che ‘non abbiamo letto bene’, per essere generosi, ma noi vogliamo ritornare al merito del confronto e non ai titoli. Abbiamo imparato che delegittimare l’altro significa delegittimare se stessi. Saper distinguere i concetti dai preconcetti, superare i pregiudizi e non seguire le mode del momento: tutto questo siamo noi”, ha concluso Boccia.