Un parere critico su alcuni punti, soprattutto la riforma della prescrizione e la previsione del daspo a vita per i corrotti, e che arriva dopo l’approvazione definitiva della legge anticorruzione. Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha approvato a maggioranza, con 17 voti a favore, 3 contrari e 3 astensioni, il parere della sesta commissione. Il voto è stato preceduto da una lunga discussione nel corso della quale è stata anche ventilata, dal laico M5S Fulvio Gigliotti, la possibilità che il testo non venisse votato proprio per il fatto di avere perso la sua prevista ‘funzione consultiva’ essendo stato licenziato dal Consiglio dopo la definitiva conversione in legge del ddl ieri alla Camera. A favore del parere hanno votato i togati, tranne i due esponenti di Autonomia e indipendenza, Piercamillo Davigo e Sebastiano Ardita, e tre laici, Alessio Lanzi e Michele Cerabona di Forza Italia, e Emanuele Basile della Lega. Contrario, oltre ai due consiglieri di A&I, il laico M5S Fulvio Gigliotti. Astenuti gli altri due laici dei 5 Stelle Alberto Maria Benedetti e Filippo Donati e il laico della Lega Stefano Cavanna.