Catania

La Sicilia è sempre più strategica per Alitalia, che nei tre mesi estivi ha fatto volare circa un milione di passeggeri sulle rotte da e per la più grande isola italiana. Lo rende noto la Compagnia aerea, sottolineando in una nota che ai tradizionali voli che collegano Catania e Palermo con Roma e Milano Linate, si sono aggiunte quest’estate le linee nazionali per Bologna, Verona e Venezia, internazionali per Mosca e San Pietroburgo e l’ampliamento del network con i collegamenti domestici verso gli aeroporti siciliani di Comiso, Trapani, Lampedusa e Pantelleria. “A conferma del ruolo rilevante che la SICILIA ricopre nel disegno delle rotte – prosegue la nota -, attualmente Alitalia garantisce una mobilita’ per la comunità siciliana verso gli aeroporti di Roma, con connessioni verso destinazioni nazionali e internazionali di tutto il network della Compagnia, e Milano. Ben 256 sono i voli settimanali Alitalia da e per Catania e 196 quelli da e per Palermo. Nelle quattro direzioni – Catania-Roma, Catania-Milano, Palermo-Roma, Palermo-Milano – i biglietti sono in vendita a partire da 39 euro a tratta, tasse incluse”. “Storicamente – conclude la nota – Alitalia ha sempre puntato sui voli da e per la Sicilia, fin dalla sua fondazione. Il primo volo della compagnia, il 5 maggio 1947, fu proprio un Torino – Roma – Catania, operato con aereo Fiat G-12, con diciotto passeggeri a bordo”.

Il governo della Regione siciliana ha approvato una serie di interventi sulla viabilità delle aree della provincia etnea colpite dall’alluvione nell’ottobre scorso. Si tratta di azioni riprogrammate con risorse finanziarie del Patto per il Sud, come proposto dall’assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone, che ha recepito le priorità riscontrate dalla Città metropolitana di Catania.

L’elenco degli interventi

Gli interventi, nella fattispecie, riguardano: la strada statale 417 di Caltagirone (km 39+120 – Cavalcavia strada provinciale 25/I) per 350mila euro; la sistemazione delle frane lungo la provinciale 28/I al km 2+700 (dalla rotatoria con la provinciale 99, nel Comune di Scordia) e dei muri crollati lungo il tracciato della provinciale 28/I) per 500mila euro; strada provinciale 25/1 (tratto dalla statale 417 a Ramacca); la sistemazione e l’adeguamento di un tombino esistente al km 0+750 dall’innesto con la statale 417 e per la sistemazione dei tratti danneggiati, per l’importo di 500mila euro. I progetti avranno una copertura finanziaria, per l’importo complessivo di 1,350 milioni di euro, relativo ai lavori di manutenzione straordinaria per l’eliminazione delle frane lungo la provinciale 109/1 e la ripresa del piano viabile, già previsto nel Patto per il Sud per 3,1 milioni di euro. Una modifica che avviene a saldo zero rispetto allo stanziamento previsto per le strade provinciali del Patto per il Sud di competenza della Città metropolitana di Catania.
“L’amministrazione regionale – ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – interviene ancora una volta sulla viabilità provinciale del territorio siciliano, per sopperire al ruolo di manutenzione straordinaria un tempo svolto dalle Province, e lo facciamo ottimizzando le risorse e gli interventi disponibili, nel rispetto dei criteri di priorità e urgenza, per una maggiore sicurezza dei collegamenti viari”.

Una vera e propria celebrazione del cibo di strada e della cultura gastronomica: si è conclusa la 4 giorni catanese dedicata alle migliori espressioni dello street food. A fare da cornice al format, ideato e organizzato dalla palermitana Admeridiem srl, il centro storico di Catania. Catanesi e turisti hanno partecipato alla manifestazione per degustare i 31 cibi di strada provenienti dalla Sicilia, dall’Italia e dal mondo e intervenire ai tanti momenti di approfondimento culturale e intrattenimento. Tanti i piatti che hanno registrato successo: dagli arrosticini abbruzzesi al kai Sate Thailandese per arrivare al panino con la milza di Nino U’ Ballerino. ”Una prima edizione catanese – dichiara Piergiorgio Martorana, amministratore unico di AdMeridiem srl, società ideatrice e organizzatrice della manifestazione – che ha voluto consolidare un format di successo già molto amato a Palermo. Un evento che punta alla valorizzazione della cultura gastronomica del territorio, ma vuole al tempo stesso far conoscere le diverse espressioni del cibo straniero, promuovendo il rispetto per la diversità fuori e dentro il piatto: questo è il vero senso della manifestazione. La Sicilia è da sempre terra di contaminazioni culturali, architettoniche ma anche e sopratutto gastronomiche”. Ma a Street Food Fest si è tenuta anche una vera e propria maratona di momenti di approfondimento culturale e gastronomico con spazi dedicati a giovani chef emergenti, degustazioni di proposte gastronomiche innovative o nel segno della tradizione, appuntamenti dedicati ai più piccoli. Un fitto calendario coordinato dalla direzione tecnica di Admeridiem e da due volti noti della gastronomia: lo chef Francesco Lelio e il ristoratore catanese Andrea Graziano, che hanno animato lo spazio gourmet. Tanti anche i momenti formativi dove protagoniste sono state le Università di Palermo e Catania con la direzione del docente Biagio Pecorino, e il dipartimento regionale della Pesca, che ha svolto un’azione di promozione e informazione sul prodotto ittico siciliano e ha contribuito a diffondere le buone pratiche alimentari e la valorizzazione del pesce dei nostri mari. “I numeri dell’edizione catanese parlano di un successo superiore ad ogni aspettativa – dichiara Davide Alamia, coordinatore dell’evento – con oltre 150 persone addette alla somministrazione di cibi e bevande, per distribuire oltre 20.000 kg di cibo e 15.000 litri di bevande. Un ringraziamento particolare va proprio a tutto il personale impiegato della manifestazione, dagli addetti al montaggio al personale delle pulizie e ai tanti street fooder presenti che instancabilmente hanno prodotto sotto gli occhi dei tanti visitatori senza mai venire meno alla qualità prodotti eccellenti”. “Un ringraziamento particolare – aggiunge – va agli alunni dei diversi istituti alberghieri che hanno collaborato con noi, che grazie a un progetto di alternanza scuola-lavoro hanno avuto la possibilità di vedere da vicino come si lavora in un grande festival gastronomico. Doveroso ringraziare l’amministrazione comunale per averci concesso una delle vie più prestigiose del capoluogo etneo, le forze dell’ordine e la polizia municipale perché senza di loro non sarebbe stato possibile vivere questa manifestazione in un clima sereno. Un ringraziamento speciale – aggiunge Piergiorgio Martorana – va a Ferrovia CircumEtnea Fce, una sinergia positiva per incentivare l’uso dei mezzi pubblici e la mobilità sostenibile”.

L’ex presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e’ stato rinviato a giudizio per diffamazione nei confronti del giornalista Gregorio Arena, che faceva parte dell’ufficio stampa dell’Ente e l’ex governatore aveva accusato di ‘assenteismo’. La decisione, resa nota dal legale del giornalista, l’avvocato Giuseppe Lipera, e’ arrivata dal gup di Catania dopo l’udienza preliminare. Il giornalista Gregorio Arena si e’ costituito parte civile. Il legale di Crocetta, l’avvocato Floriana Cucuzza, aveva sollevato un’eccezione di incompetenza territoriale, rigettata dal gup del Tribunale etneo. La prima udienza del processo si terra’ il prossimo 18 ottobre, davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Catania. Al centro del processo le dichiarazioni dell’ex presidente, Rosario Crocetta, durante la sua partecipazione alla trasmissione l”Arena’, su RaiUno, il 18 novembre 2012. In Tv l’ex governatore, cosi’ come emerge dagli atti dell’inchiesta, avrebbe detto: “Facevo l’europarlamentare e ogni mese andavo a controllare gli uffici di Bruxelles della Regione Sicilia… e di questo giornalista, di cui intendevo avvalermi qualche volta non c’e’ mai stata traccia. Qualche volta telefonavo, per cui questo gli veniva pagato il doppio salario… per non andare un solo giorno a Bruxelles”. Ed ancora l’ex presidente della Regione Siciliana, scrive la Procura, avrebbe aggiunto: “Il contratto sindacale di uno che non va mai a Bruxelles e riceve 12.000 euro di stipendio? Sarebbe ai limiti della truffa. Ringrazi il Signore che non vado in Procura”. L’inchiesta e’ stata avviata dopo una denuncia querela presentata il 12 gennaio del 2013 da Gregorio Arena ai carabinieri. La richiesta di rinvio a giudizio della Procura, diretta da Carmelo Zuccaro, e’ stata firmata dall’aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Angelo Brugaletta.

E’ morto ieri sera a Catania il magistrato Giovanni Tinebra, aveva 75 anni. Era ricoverato all’ospedale Cannizzaro – come scrive La Sicilia – e stava male da tempo. Dal ’92 al 2001 era stato procuratore a Caltanissetta, da dove sono passate le inchieste sulle stragi di Capaci e via D’Amelio. Lasciato l’incarico, diresse il Dap fino al 2006, prima di essere nominato procuratore generale a Catania, ruolo che mantenne fino alla pensione, nel 2014.

“Nel complimentarci con la Squadra Mobile di Catania per la cattura del boss dei ‘Carateddi’ Concetto Bonaccorsi, non possiamo non rilevare come nella lotta alla mafia siamo di fronte alla ennesima dimostrazione dell’inadeguatezza dell’attuale sistema normativo”. Lo afferma in una nota Addiopizzo Catania. “Riteniamo, infatti – aggiunge la nota dell’associazione – che la pretesa rieducazione dei mafiosi sia solo il frutto di una visione miope e ipocrita di una classe politica pronta a complimentarsi con i successi delle forze dell’ordine ma che nulla fa per evitare che i mafiosi continuino a godere di sconti e benefici. E’ da un anno che abbiamo depositato alla Camera e al Senato una proposta di modifica normativa per evitare che cio’ accada senza che nessuno degli esponenti politici locali, accogliendo il nostro invito, abbia trovato anche solo il tempo per voler discutere seriamente del problema della certezza della pena, un problema che – si legge ancora nella nota – evidentemente, riguarda solo la gente comune e non chi ha responsabilita’ politiche. Ai cittadini chiediamo semplicemente di far sentire la loro voce e firmare la petizione sulla certezza della pena per sostenere la proposta depositata alla Camera e al Senato”.

Dal 19 marzo al 17 settembre oltre 140 opere di Maurits Cornelius Escher, amatissimo dal grande pubblico, sono in mostra a Palazzo della Cultura di Catania, per la prima volta in Sicilia. Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939) e Giorno e notte (1938) sono solo alcune delle opere iconiche del grande genio olandese Maurits Cornelis Escher (1898-1972) presentate a Catania, città in cui l’artista olandese giunse – l’ultima volta – nel maggio del 1936 nel suo ideale Grand Tour nella penisola. Per l’occasione, alle opere emblematiche e ormai presenti nell’immaginario collettivo, è affiancata un’inedita selezione di opere prodotte da Escher durante i vari soggiorni in Sicilia avvenuti tra il 1928 e il 1936. Proprio nel Sud Italia e nell’isola in particolare, l’artista maturò buona parte di quelle idee e suggestioni che caratterizzano, nel segno della sintesi tra scienza e arte, la sua matura produzione e gli studi sulle forme che lo hanno reso celebre. Sull’isola Escher produsse numerose opere grafiche ritraendo città e paesi noti, ma ciò che fortemente lo appassionava era la ricerca di luoghi ‘eccentrici’, solitari e sperduti, scorci e suggestioni che, prima fissate nei disegni, poi si trasformavano in incisioni, soprattutto xilografie e litografie: così disegna le colonne e i prospetti degli antichi templi greci della Sicilia occidentale (Tempio di Segesta, Sicilia, 1932); “cartoline” di litorali come in Catania (1936) dove la città è vista dal porto con barche a vela appena ormeggiate in un pomeriggio al tramonto, col Duomo dedicato a Sant’Agata a fare da quinta e, sullo sfondo, fra la foschia di nuvole basse, si erge la grande mole dell’Etna fumante; i chiostri delle più ricche Basiliche (come nel vero e proprio virtuosismo incisorio del Chiostro di Monreale, Sicilia, 1932); vedute aeree (Cattedrale di Cefalù, 1938) e studia al contempo l’irrompere del disordine della natura realizzando una serie di litografi e che hanno per soggetto l’Etna (Colata di lava del 1928 dal monte Etna, 1933) che ritrae da diverse angolature e da visuali di paesi vicini che lo circondano come in Castel Mola (con monte Etna) del 1932.

Un’esplosione nel cuore della notte ha distrutto una palazzina di tre piani a Catania. Il bilancio è di una donna morta e di quattro feriti. Una bimba di dieci mesi e un uomo sono ricoverati in gravi condizioni. Le cause sono ancora da accertare, ma secondo i vigili del fuoco, con ogni probabilità lo scoppio è avvenuto per una fuga di gas, alle 2.20. La Procura di Catania ha aperto un fascicolo per disastro colposo. I vigili del fuoco, i carabinieri, la polizia e i tecnici del Comune al lavoro tra le macerie anche con una ruspa e con l’aiuto dei cani molecolari. Ma non risultano altre persone coinvolte. La vittima è una donna di 85 anni, Agata Strano, che viveva da sola in un appartamento al secondo piano dello stabile nel cuore della città etnea. Evacuati gli edifici nei dintorni. Alcuni hanno subito danni alle finestre. “Sicuramente è una bombola che ha fatto saltare tutto – ha detto il sindaco della città, Enzo Bianco, a Sky tg24 – Qualcuno parla di odore di gas già da prima, di questo se ne occuperà la magistratura. I soccorsi sono scattati immediatamente e devo per questo ringraziare i vigili del fuoco e non solo. Una persona è stata portata in elicottero e ricoverata all’ospedale Civico di Palermo con ustioni gravi, magari si trovava molto vicino. Sembra che non ci siano altre vittime”. (immagine webCorriere)

‘Mi impegno ad aprire Eataly anche in Sicilia: a Catania”. Parola di Oscar Farinetti, il fondatore delle catena di punti vendita della gastronomia di eccellenza, nata dieci anni fa. “Un terzo degli italiani – afferma al Corriere della Sera – un’eccellenza nel suo mestiere. E siamo il Paese piu’ biodiverso al mondo. Ma sa qual e’ la terra con la massima biodiversita’? La Sicilia”. Nei giorni scorsi un negozio Eataly e’ stato aperto a Trieste.

Torna a Catania Expo Food & Wine, la fiera internazionale del buon cibo e del buon vino Made in Italy. L’appuntamento con i grandi prodotti di qualità e richiamo turistico del Paese è dal 26 al 28 Novembre al Centro fieristico Le Ciminiere. Per tre giorni, la città etnea sarà ancora una volta la capitale del gusto e dell’eccellenza vitivinicola ed agroalimentare con il format ideato e creato da Sief Italia, e divenuto evento must per il connubio gusto – territorio e per la spinta promozionale che offre ai produttori, partner della manifestazione. L’edizione 2016 Expo Food and Wine vedrà ancora protagonisti aziende e produttori che si incontreranno attraverso il sistema ‘B2B’ che consentirà agli espositori e ai professionisti del settore di prendere contatto e concordare appuntamenti mirati. Incontri rigorosamente ‘one to one’ con buyer internazionali che rappresentano un’importante occasione di visibilità sul mercato estero e una concreta opportunità commerciale che guarda al futuro. Numerose le delegazioni presenti da tutto il mondo: Irlanda, Germania, Belgio, Portogallo, Lituania, Regno Unito, Cina, Argentina e Bulgaria. “Una delle nostre mission – spiega Alessandra Ambra, presidente Expo Food and Wine – è supportare le aziende nel processo di internazionalizzazione creando una fitta rete di contatti, dando loro la possibilità di usufruire di una serie di vantaggi tra cui l’abbattimento dei costi e la partecipazione ad attività promozionali all’estero”. La manifestazione si articolerà nella tre giorni di Catania anche attraverso degustazioni, conferenze, cooking show, dibattiti e momenti dedicati alla crescita della cultura dell’alimentazione sana. Tra gli eventi, il convegno “La strada del ficodindia dei sapori e saperi di sicilia, strumento inedito in Italia”, organizzato dal professore Carmelo Danzì, responsabile del progetto Sinergia, in programma domenica 27 novembre alle 18 con la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni. L’appuntamento enogastronomico più importante del Sud Italia, giunto alla sua terza edizione, nel 2015 ha ospitato 17 mila visitatori che hanno partecipato a 80 iniziative, tra eventi, convegni, laboratori e spettacoli.