Onu

Lotta all’inquinamento da plastica nei mari. E’ l’impegno delle Nazioni Unite, ricordato nella Giornata mondiale degli oceani, a cui quest’anno è stata dedicata la ricorrenza. Gli oceani coprono tre quarti della superficie terrestre e generano 3 mila miliardi di dollari all’anno in termini di risorse e industrie. L’inquinamento da plastica ha un impatto notevole sulla salute degli animali marini e nell’uomo. Ogni anno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei mari. Si scompongono fino a diventare microplastiche che poi diventano cibo per i pesci. Nelle acque del pianeta finiscono circa 8 milioni di tonnellate di plastica. Rifiuti che si scompongono in pezzi sempre più piccoli fino a diventare microplastiche. Ha detto il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon: “C’è bisogno di azioni urgenti su scala globale per alleviare gli oceani dalle molte pressioni che devono affrontare e per proteggerli da pericoli futuri”.

L’inquinamento uccide ogni anno nel mondo un numero di persone che è 234 volte quello delle vittime dei conflitti. Lo rivela un rapporto dell’agenzia dell’Onu per l’Ambiente (UNEP) e dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), presentato oggi a Nairobi, in Kenya, alla seconda Assemblea delle Nazioni unite per l’Ambiente (UNEA2), alla presenza di2 300 delegati da 170 paesi. Secondo il rapporto nel 2012, ben 12,6 milioni di morti premature nel mondo (23%) sono da attribuirsi a condizioni ambientali alterate.La maggior percentuale di morti attribuibili all’inquinamento è nell’Asia sud-orientale (28%) e nel Pacifico occidentale (27%). Nell’Africa subsahariana la percentuale è del 23%, in Medio Oriente del 22%. In America, la percentuale dei morti per inquinamento è dell’11% nei paesi Ocse (Usa, Canada, Messico, Cile) e del 15% nei paesi non Ocse. In Europa la percentuale si attesta al 15%.
Secondo questo studio, l’inquinamento atmosferico uccide 7 milioni di persone all’anno in tutto il mondo. Altre 842.000 persone muoiono ogni anno per mancanza di acqua potabile, che porta malattie che causano dissenteria. L’esposizione all’amianto uccide 107.000 persone all’anno e quella al piombo 654.000. I disastri naturali dal 1995 hanno fatto 606.000 vittime e hanno colpito 4,1 miliardi di persone.Il rapporto UNEP-OMS mette in luce anche i progressi conseguiti a livello globale nella lotta all’inquinamento. L’eliminazione di un centinaio di sostanze responsabili del buco nell’ozono farà si che dal 2030 ci saranno ogni anno 2 milioni di casi in meno di cancro alla pelle e molti milioni in meno di cataratta. L’eliminazione del piombo dalla benzina ha evitato 1 milione di morti all’anno e ha portato a un risparmio di 2,45 trilioni di dollari all’anno, il 4% del Pil mondiale.